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Utili consigli per risparmiare in banca

agosto 02, 2023

Mutuo a tasso variabile, come ridurre la rata

L’aumento dei tassi BCE ha forti ripercussioni sull’economia e sulla vita delle persone. Lo sanno benissimo coloro che hanno un mutuo a tasso variabile e si sono viste le rate anche raddoppiate. Del resto fino a poco tempo fa l’euribor a 1 mese, il classico indice di riferimento dei finanziamenti a tasso variabile, era persino sotto zero. Ora si aggira intorno al 3,4% che aggiunto allo spread, porta i tassi variabili ben oltre il 4%, vicini anche al 5%.

C’è da dire che la scelta del tasso variabile negli ultimi anni è stata fatta da una forte minoranza. Era ovviamente più conveniente del tasso fisso, però quest’ultimo offriva quotazione che, sapendo di poterlo mantenere per 20-30 anni, era al minimo storico. Ci sono molte persone che pagano oggi rate con tasso dell’1% e persino sotto.

Occorre dirlo perché non è che chi si trova ora in difficoltà non debba fare anche mea culpa accusando solo il sistema come ho letto in qualche articolo online. La scelta del mutuo a tasso variabile andava fatta solo per brevi durate o consapevoli del rischio e quindi sapendo di aver un tesoretto per l’emergenza, o creandoselo, come consigliavo appunto nella mia guida al Mutuo Casa. Consiglio la lettura proprio perché è bene capire dove si è sbagliato.

Quali soluzioni

Detto questo ormai il danno è fatto e occorre guardare avanti. C’è chi può sopportare la rata del variabile e aspetta futuri sviluppi. E’ difficile far previsioni sui tassi. E’ sicuro ci sarà un altro piccolo aumento a luglio, non è detto che l’euribor segua questo trend però qualora le aspettative siano per futuri cali. Poi il futuro è veramente incerto ma difficile che da qui a un anno si vedano cali. E impensabile tornare ai tassi di 2 anni fa.

Per chi è deciso a far qualcosa subito invece la soluzione più ovvia è cercar di rinegoziare il mutuo con la propria banca. Una strada può esser il passaggio al tasso fisso. Paradossalmente oggi chi fa un nuovo mutuo a tasso fisso paga meno del variabile già dalla prima rata. Non è detto però che questo succeda per chi rinegozia per cui ti potresti ritrovare con una rata più alta anche se fissa.

Altra strada è procedere a una sospensione consapevole che può durare massimo 12-18 mesi e matureranno comunque gli interessi che pagherai nel mentre o posticipatamente.

Infine c’è la via di cui si discute anche sui giornali: l’allungamento della durata. L’allungamento ha ovviamente il pregio di ridurre il peso della singola rata. D’altro canto comporta ovviamente un aumento notevole di quanto avrai pagato in toto a fine mutuo. Però può esser comunque una valida soluzione, ti permette ora di alleggerire la rata e a tassi ribassati potrai valutare nuove operazioni, in particolare risparmiare per estinguere anticipatamente quote del mutuo.

Se hai investimenti puo infine valutare di smobilizzarli per ridurre il debito residuo e quindi la rata. Nella valutazione economica considera che gli interessi sul mutuo sono detraibili. In ogni caso se l’investimento rende meno o anche poco di più, può valer la pena. Soprattutto se l’aumento dei tassi ti crea ansia.

Se la tua banca non intende rinegoziare puoi valutare la surroga con un’altra banca. L’operazione è totalmente gratuita ma devi aver conservato il merito creditizio, vale a dire che la tua rata deve esser sostenibile per i classici criteri creditizi delle banche (es. rapporto rata-reddito di circa il 33%).

Ricorda che è interesse della tua banca che tu paghi regolarmente le rate. Pertanto se sei in difficoltà discuti con la tua banca per una soluzione valutando pro e contro delle varie soluzioni. E a prescindere fai un giro in un paio di banche per valutare le loro proposte. Per altri consigli ti rimando a   guida al Mutuo Casa.

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