Dopo l'ultimo articolo sui certificati, un lettore e cliente di Banca Intesa S.Paolo mi ha contattato per dirmi che anche a lui era stato proposto inizialmente quel prodotto segnalato come esempio nell'articolo. E mi ha chiesto quindi informazioni in merito ad un altro prodotto che gli è stato proposto, questa volta un'obbligazione, Mediobanca Step Up 1/04/2028 (Isin IT0005436875).
Non conoscevo il prodotto ma caso vuole che ne parlassero anche su Altroconsumo Finanza. E letto le caratteristiche dell'obbligazione, non posso che confermare una delle regole guida per investire: mai seguire i consigli della tua banca. Purtroppo il conflitto di interesse li porterà sempre a consigliarti l'investimento che stanno promuovendo, investimento che ovviamente assicura alla banca laute commissioni, l'unica cosa certa.
Caratteristiche obbligazione Mediobanca
Il bond Mediobanca Step Up 1/04/2028 (Isin IT0005436875) è in dollari Usa, in collocamento allo sportello di Banca Intesa e di altre banche è in corso dal 15 marzo fino a oggi 26 marzo 2021. Sarà quindi emesso il 1 aprile e successivamente quotato su Borsa italiana. Il titolo paga cedole crescenti nel tempo, da qui il nome step-up: 1º anno: 1,4% lordo 2º anno: 1,55% lordo 3º anno: 1,7% lordo 4º anno: 1,85% lordo 5º anno: 2% lordo 6º anno: 2,2% lordo 7º anno: 2,4% lordo.
Altroconsumo evidenzia bene i limiti di questo prodotto. Primo ha lo stesso problema dei certificates, vale a dire commissioni implicite pagate al collocamento. Sul prezzo di emissione di 100 di questa obbligazione pesano costi totali pari al 2,544% (commissioni collocamento: 2%, commissioni per il responsabile del collocamento: 0,544%). Vale appunto il medesimo ragionamento visto con i certificates: stai pagando 100 una cosa che vale 97,456. In altri termini, appena quotato, se tassi e condizioni di mercato rimangono stabili potrai comprare questo bond a 97,456.
Visto che difficilmente ci saranno grandi stravolgimenti in pochi giorni, ti conviene piuttosto attendere che l'obbligazione sia quotata e la pagherai con molta probabilità ad un prezzo inferiore. Considerando che il taglio minimo è di 20.000 dollari, non è un risparmio da poco.
Premesso questo va fatta poi una valutazione sul prodotto. Anche se è in dollari, l'emittente è una banca italiana (Mediobanca, non Banca Intesa che la colloca solamente) quindi va valutata in base al rischio banca e confrontata con altri prodotti della banca stessa. Come tutte le banche italiane, il titolo quindi presenta un rating appena sopra il livello Investment. E a parte l'emittente, il rischio non è basso:
- la durata di 7 anni ti sottopone al rischio tassi. Avrai forse letto che in America si parla di rischio inflazione e questo ha spinto in alto i tassi. Ogni aumento dei tassi, fa scendere il valore di questo titolo. In 7 anni il rischio che i tassi crescano è ovviamente forte visto il trend attuale e la situazione di partenza;
- c'è poi ovviamente il rischio valuta essendo l'obbligazione quotata in dollari.
Concordo con la valutazione di Altroconsumo che l'obbligazione ha una scadenza troppo lunga visto il contesto dei tassi americani in aumento. Meglio rimanere su scadenze più brevi, sotto i 5 anni. Quando investi meglio non accumulare i rischi. Qua hai già il rischio dollaro, se ci aggiungi anche il rischio tassi di interessi lo moltiplichi. Diventa un titolo che occorre monitorare periodicamente e non da acquistare per portare a scadenza. Dovresti infatti valutare il momento buono per vendere, aspettare il rimborso finale può portarti perdite di valuta superiori agli interessi. Meglio affidarsi a altri titoli o a un Etf (Altroconsumo consiglia oltre all'Etf sui titoli di stato Usa, Amundi Barclays US Corp BBB 1-5, ma fai confronti con altri titoli su JustEtf nel caso).
Il sito JustEtf è ideale per confrontare e valutare gli Etf. In generale preferisci questi prodotti ai fondi di investimento, soprattutto se te li propongono in banca.
Grande Luca.
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