Banca del Rispamio

Utili consigli per risparmiare in banca!

25/03/21

Consigli per tutti coloro che hanno troppi soldi sul conto

Recentemente Fineco ha inviato ai propri clienti un’altra modifica unilaterale del contratto. Alcuni lettori mi hanno chiesto chiarimenti in merito. Effettivamente si tratta di una modifica particolare. Non contempla infatti variazioni di costi e condizioni. Ma l’ipotesi di chiusura del conto e di ogni rapporto in caso di “soldi parcheggiati” sul conto corrente. 

Anche stavolta la motivazione della modifica contrattuale è l'andamento dei tassi di breve termine, da tempo negativi. Fineco infatti spiega come la liquidità sui conti oggi abbia un costo per la banca (qualora depositi a sua volta l’eccedenza di liquidità alla BCE, si vede infatti addebitare un tasso negativo). 

La mail avvisa i clienti che, a partire dal prossimo 18 maggio, la banca avrà il diritto di rescindere il rapporto di c/c qualora al momento del recesso e nei 3 mesi precedenti sussitano contemporaneamente tutte tre queste condizioni: 

  1. presenza sul conto di una giacenza media di liquidità per un controvalore uguale o superiore a 100 mila euro; 
  2. assenza di qualsiasi forma di finanziamento, anche se già concesso ma non utilizzato, a eccezione delle carte di credito; 
  3. assenza di qualsiasi forma di investimento in prodotti di risparmio gestito o amministrato. Cosa cambia per i clienti A differenza di altre modifiche unilaterali, non ci sono impatti economici negativi (né positivi). 

C’è sostanzialmente un rischio di vedersi chiudere il conto corrente, rischio comunque remoto. Primo perché non è detto che Fineco applichi la nuova clausola anche se si verificano i 3 eventi precedentemente elencati. 

Secondo perché pochi clienti si troveranno in quella situazione. Sono infatti clienti che di fatto non usano il conto corrente per investimenti (anche in normali azioni o obbligazioni, non serve investire in fondi comuni o altri prodotti collocati da Fineco) o finanziamenti, ma solo come parcheggio di notevole liquidità. Più facile quindi che con questa modifica Fineco abbia voluto avvisare i clienti che si trovano in questa situazione di effettuare qualche operazione per evitare il rischio chiusura. 

Dal mio punto di vista si tratta pure di una sveglia opportuna per questi clienti. Non tanto per il fatto che la giacenza sul conto oltre 100.000 euro non è garantita dal fondo di tutela dei depositi. Ma perché è economicamente inefficiente mantenere queste cifre su un conto che non offre alcun rendimento, anzi ci devi pagare canone e bollo. 

Se sei in questa situazione (ma anche se hai cifre ingenti comunque sotto i 100.000 euro e anche se non presso Fineco) è opportuno che ti guardi intorno. Non è necessario investire in azioni o obbligazioni o altri strumenti finanziari, puoi mettere una buona parte di questa somma in un conto deposito. 

Anche se non vuoi o non puoi vincolare perché i soldi ti servono a breve, puoi aprire per es. il conto deposito di FCA che ti offre l’1% lordo sul deposito libero (vale a dire che puoi prelevare in ogni momento tale somma) oppure vincolare a 15 mesi per ottenere qualcosa in più (il vincolo comunque è svincolabile in ogni momento e gli interessi li prendi ogni trimestre). 

Ci sono poi altri prodotti interessanti (anche se ovviamente oggi i tassi sono limitati) come il deposito di Banca Santander o di Banca Profilo. 100.000 euro sul conto deposito FCA, anche senza vincolare, ti rendono 760 euro al netto della ritenuta fiscale e al lordo del bollo (che comunque puoi agevolmente evitare spostando i soldi prima di fine anno). Certo, 760 euro in termini relativi (cioè in rapporto all’investimento) possono apparire pochi. Ma in termini assoluti, visto che l’alternativa è zero, con questa somma ci puoi acquistare tante cose. 

Questo consiglio vale quindi per tutti coloro che hanno molta giacenza sul conto se queste somme  non gli servono nel breve (esempio per acquistar casa).  Ultimo consiglio: leggi la guida al Conto Deposito.

1 commento:

  1. Grazie per le utili informazioni pubblicate su Banca del Risparmio. Vorrei sapere se è certo che sia sufficiente avere normali azioni/obbligazioni/ETF. Rientrano forse nella categoria risparmio amministrato?

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