Domenica scorsa è apparso sul Sole 24 Ore la bozza del Decreto sulle Semplificazioni fiscali che introduce il bollo sui conti deposito.
Dopo la manovra di dicembre i conti di deposito erano gli unici prodotti di investimento rimasti esenti da imposta di bollo, per questo banche (ovviamente non quelle che offrono i depositi) e promotori avevano protestato per la disparità di trattamento (stranamente non protestavano quando il bollo colpiva solo azioni e obbligazioni ma non i loro fondi e le loro polizze).
In uno dei commi dell’art. 9 del nuovo Decreto si legge:
Importante: scopri come ricevere gratuitamente la guida al bollo sui conti, buoni postali e dossier titoli
Si tratta della medesima imposta applicata da inizio anno su tutti gli altri strumenti finanziari come azioni, obbligazioni (inclusi titoli di stato), buoni postali, pronti contro termine, polizze, fondi etc: 0,1% sul controvalore (0,15% dal 2013) con un minimo di 34,2 euro.
Il bollo presumibilmente sarà applicato sulla somma totale depositata indipendentemente dalla presenza di più vincoli o di depositi liberi (questo perché il bollo è sulla comunicazione annuale, e questa è unica per tutti).Per esempio se sullo stesso Conto Deposito hai 20.000 a 12 mesi, 15.000 a 6 mesi e 5.000 sul deposito libero, pagherai lo 0,1% su 40.000 (la somma di tutti i depositi).
Potrebbero inoltre fare discriminazioni in base all’entità del deposito, facendo pagare il bollo solo a chi ha conti con fondi limitati (per esempio sotto i 5.000 euro) che a questo punto diventerebbero conti in perdita per la banca.
Qui entra in gioco anche la terza premessa. Se ricordi i tassi dei conti di deposito si sono alzati nella seconda metà dell’anno a seguito delle tensioni sui mercati finanziari. Oggi i tassi sono in deciso ribasso e le banche possono finanziarsi con minori costi. E’ quindi possibile che i tassi comincino a scendere, a maggior ragione se le banche dovranno accollarsi l’onere del bollo.
Anche se l’eventuale introduzione del bollo è una cattiva notizia, occorre considerare la premessa 4: anche gli investimenti alternativi sono gravati da questa imposta. E in questo momento i conti deposito offrono ancora buoni rendimenti, anche superiori al 4%, il doppio rispetto a Bot, obbligazioni o buoni postali di uguale scadenza. Se si teme che questo gap possa ridursi, vale a dire che anche i tassi di interesse sui depositi possano scendere, nonostante il possibile bollo questo è il momento di investire nei conti deposito (vedi qui le proposte delle banche).
ps. se e quando entrerà in vigore il bollo ne darò ovviamente notizia su Banca del Risparmio (se non sei già iscritto alla newsletter inserisci la tua email nel modulo a fine articolo per essere subito informato). E, con maggiori informazioni sulle politiche commerciali delle banche online, fornirò consigli su cosa fare con i conti di deposito di importo limitato (tipo i molti conti deposito rimasti aperti con zero euro o poco più).
Dopo la manovra di dicembre i conti di deposito erano gli unici prodotti di investimento rimasti esenti da imposta di bollo, per questo banche (ovviamente non quelle che offrono i depositi) e promotori avevano protestato per la disparità di trattamento (stranamente non protestavano quando il bollo colpiva solo azioni e obbligazioni ma non i loro fondi e le loro polizze).
In uno dei commi dell’art. 9 del nuovo Decreto si legge:
Le comunicazioni periodiche alla clientela relative a prodotti finanziari, anche non soggetti ad obbligo di deposito, ivi compresi i depositi bancari e postali anche se rappresentati da certificati. L’imposta non è dovuta per le comunicazioni ricevute ed emesse dai fondi pensione e dai fondi sanitari.La modifica riguarda la parte in grassetto che introduce esplicitamente il bollo sui depositi bancari e postali e sui certificati di deposito.
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Il conto deposito era esente dal bollo?
A dire il vero finora il conto deposito non è stato esente da imposte, rimanevano infatti vigenti le normali imposte di bollo:- 14,62 euro una tantum sul contratto
- 1,81 euro per ogni rendicontazione nel caso di saldo superiore a 77,47 euro
Si tratta della medesima imposta applicata da inizio anno su tutti gli altri strumenti finanziari come azioni, obbligazioni (inclusi titoli di stato), buoni postali, pronti contro termine, polizze, fondi etc: 0,1% sul controvalore (0,15% dal 2013) con un minimo di 34,2 euro.
Il bollo presumibilmente sarà applicato sulla somma totale depositata indipendentemente dalla presenza di più vincoli o di depositi liberi (questo perché il bollo è sulla comunicazione annuale, e questa è unica per tutti).Per esempio se sullo stesso Conto Deposito hai 20.000 a 12 mesi, 15.000 a 6 mesi e 5.000 sul deposito libero, pagherai lo 0,1% su 40.000 (la somma di tutti i depositi).
Cosa fare?
Quattro premesse sono d’obbligo:- quanto riportato è ancora una bozza quindi non è un testo definitivo. Questo significa che non solo potrebbe cambiare ma che per ora non ci sono variazioni sui tuoi conti deposito
- praticamente tutte le banche che offrono conti di deposito si fanno carico del bollo. Basta leggere i Fogli Informativi del prodotto (li trovi solitamente nella sezione Trasparenza nella zona bassa dei siti delle banche) che riportano sempre la scritta "Bollo a carico banca"
- i tassi di mercato si sono fortemente ridotti nel 2012. Il Bot annuale di febbraio rende poco più del 2% lordo, meno della metà rispetto a dicembre
- tutti gli investimenti alternativi (buoni postali, Bot, obbligazioni etc) sono già sottoposti all’imposta di bollo
Potrebbero inoltre fare discriminazioni in base all’entità del deposito, facendo pagare il bollo solo a chi ha conti con fondi limitati (per esempio sotto i 5.000 euro) che a questo punto diventerebbero conti in perdita per la banca.
Qui entra in gioco anche la terza premessa. Se ricordi i tassi dei conti di deposito si sono alzati nella seconda metà dell’anno a seguito delle tensioni sui mercati finanziari. Oggi i tassi sono in deciso ribasso e le banche possono finanziarsi con minori costi. E’ quindi possibile che i tassi comincino a scendere, a maggior ragione se le banche dovranno accollarsi l’onere del bollo.
Anche se l’eventuale introduzione del bollo è una cattiva notizia, occorre considerare la premessa 4: anche gli investimenti alternativi sono gravati da questa imposta. E in questo momento i conti deposito offrono ancora buoni rendimenti, anche superiori al 4%, il doppio rispetto a Bot, obbligazioni o buoni postali di uguale scadenza. Se si teme che questo gap possa ridursi, vale a dire che anche i tassi di interesse sui depositi possano scendere, nonostante il possibile bollo questo è il momento di investire nei conti deposito (vedi qui le proposte delle banche).
ps. se e quando entrerà in vigore il bollo ne darò ovviamente notizia su Banca del Risparmio (se non sei già iscritto alla newsletter inserisci la tua email nel modulo a fine articolo per essere subito informato). E, con maggiori informazioni sulle politiche commerciali delle banche online, fornirò consigli su cosa fare con i conti di deposito di importo limitato (tipo i molti conti deposito rimasti aperti con zero euro o poco più).
Grazie per le consuete spiegazioni puntuali e precise, questa novità proprio non l'avevo sentita...
RispondiEliminarendimax ha già detto che si accollerà la nuova imposta dello 0,10% (per il 2012) sul capitale. Che banca ha già modificato il contratto (valida per i nuovi conti depositi) inserendo la clausola "imposta di bollo: nella misura prevista dalla legge vigente" che và a sostituire il "...a carico della banca".
RispondiEliminaScusami ma io mi sono perso, ma stiamo parlando dell'imposta di 0,10% nel 2012 e 0,15 % nel 2013, con un minimo di 34,20 euro? questa non c'era già e parecchie banche non la fanno pagare sui conti deposito? Devo dire la verità non ho capito dove sta la novitÃ
RispondiEliminaTi ringrazio per la risposta
Ciao
Ma per libretti di risparmio aperti anni fa in banche "fisiche"(tipo MPS) magari con sopra pochi centesimi ci potrebbe essere l'eventualità dei 34,20...mah
RispondiEliminaMax, finora sui conti deposito gravava solo il bollo sul contratto e la comunicazione come riportato nell'articolo. Ora invece potrebbero essere soggetti alla tassa 0,1% etc come gli altri investimenti (buoni postali, azioni, obbligazioni etc).
RispondiEliminaPer anonimo: i libretti di risparmio non sono conti deposito. Per loro, come i conti correnti, c'è il bollo di 34,2 euro se superano un saldo medio di 5.000 euro
Ci fanno un favore a prendere i nostri soldi?
RispondiEliminaUn mondo che funziona al contrario..
Rendimax ha già inviato e-mail dicendo che anche questa nuova imposta di bollo verrà pagata da lei!!
RispondiEliminaMa già gravava, sui conti deposito, l'imposta di bollo di 34,20 euro, o sbaglio? e adesso i 34,20 euro sono l'importo minimo che si deve versare.
RispondiEliminaIl fatto che Banca IFIS conceda di pagare il bollo e dia i tassi più alti di tutti mi porta sempre a pensar male.... è sicura come banca?
RispondiEliminaSe può essere utile, segnalo un articolo sull'imposta di bollo per il conto di deposito, con un elenco aggiornato della posizione ufficiale delle varie banche in merito a chi (banca o cliente) debba pagare la nuova tassa: http://www.comerisparmio.net/governo-monti-bollo-conto-deposito/
RispondiEliminaIl governo Monti ci sta affamando.
RispondiEliminaMandiamolo a casa !!!!!!