La presentazione dei bilanci di Mediobanca consente di avere qualche numero su una delle sue controllate: Che Banca, una delle principali protagoniste nel settore dei conti di deposito. Questi numeri offrono anche alcuni spunti per definire il futuro del settore e fare qualche confronto fra banche online e tradizionali (quelle il cui canale principale è la filiale).
Sono aumentati anche il numero di prodotti venduti, +30% anche se chiaramente la parte forte la fa ancora il conto deposito. Con il tempo però la banca del Gruppo Mediobanca ha ampliato l’offerta a conti correnti, carte conto, deposito titoli, mutui e polizze danni. Inoltre consente colloca prestiti tramite la controllante Compass (tra i leader in Italia nel settore).
Nonostante i numeri in ascesa la banca “gialla” ha chiuso il 2011 in perdita di 14,6 milioni di euro. Si tratta di un dato annunciato visto che si tratta di una start up (nuova impresa) anche se nel 2012 gli obiettivi sono per il pareggio.
Di contro le banche tradizionali ridurranno il numero delle filiali e punteranno sui nuovi canali, non solo Internet (e il mobile) ma anche gli ATM bancomat evoluti (quelli dove è possibile non solo prelevare ma anche versare contanti e assegni). Il modello in questo caso è tipo YouBanking del Banco Popolare, un conto corrente online a zero spese (e conto deposito al 4,25%) con possibilità di operare in filiale senza costi. Tale proposta punta soprattutto ai clienti che sono disponibili ad operare in Internet (infatti occorre aprirlo sul sito omonimo) ma che vogliono la sicurezza di uno sportello fisico a cui rivolgersi (senza le spese addebitate da moti conti ibridi creati finora dalle banche tradizionali. Questa è la principale innovazione di questo conto, molte banche tradizionali offrono infatti conti online, spesso non gratuiti ma con canone ridotto, e con alte commissioni in caso di operazioni allo sportello).
Come vedi i due modelli, online e tradizionale, sono destinati ad avvicinarsi. Il ritmo con cui il cambiamento avverrà dipende anche da noi, in particolare la nostra capacità di valutare e cambiare banca all’occorrenza.
Dati bilancio Che Banca
Il primo dato che balza all’attenzione è l’aumento dei clienti, +25% nel 2011. I clienti superano ora sono oltre 470.000, numero che pone Che Banca alle spalle solo di ING che essendo partita diversi anni prima ha oltre un milione di clienti. Di conseguenza sono aumentati anche i depositi, 10,7 miliardi di euro, +7% nel secondo semestre 2011.Sono aumentati anche il numero di prodotti venduti, +30% anche se chiaramente la parte forte la fa ancora il conto deposito. Con il tempo però la banca del Gruppo Mediobanca ha ampliato l’offerta a conti correnti, carte conto, deposito titoli, mutui e polizze danni. Inoltre consente colloca prestiti tramite la controllante Compass (tra i leader in Italia nel settore).
Nonostante i numeri in ascesa la banca “gialla” ha chiuso il 2011 in perdita di 14,6 milioni di euro. Si tratta di un dato annunciato visto che si tratta di una start up (nuova impresa) anche se nel 2012 gli obiettivi sono per il pareggio.
Il futuro delle banche online
I dati evidenziano due elementi:- nel settore delle banche online c’è molta concorrenza per cui non è facile arrivare al pareggio di bilancio anche per chi ha alle spalle grandi Gruppi Bancari
- la quota di mercato delle banche online è sempre più ampia: ING Direct e Che Banca sono leader nei conti deposito, mentre Fineco è da anni leader nel trading. Fineco già risente della concorrenza di alcune banche straniere come Markets.com. Più difficile invece che arrivino nuovi concorrenti esterni nel tradizionale settore dei depositi, in questo caso la maggiore concorrenza sarà interna, forse da parte delle banche tradizionali.
Di contro le banche tradizionali ridurranno il numero delle filiali e punteranno sui nuovi canali, non solo Internet (e il mobile) ma anche gli ATM bancomat evoluti (quelli dove è possibile non solo prelevare ma anche versare contanti e assegni). Il modello in questo caso è tipo YouBanking del Banco Popolare, un conto corrente online a zero spese (e conto deposito al 4,25%) con possibilità di operare in filiale senza costi. Tale proposta punta soprattutto ai clienti che sono disponibili ad operare in Internet (infatti occorre aprirlo sul sito omonimo) ma che vogliono la sicurezza di uno sportello fisico a cui rivolgersi (senza le spese addebitate da moti conti ibridi creati finora dalle banche tradizionali. Questa è la principale innovazione di questo conto, molte banche tradizionali offrono infatti conti online, spesso non gratuiti ma con canone ridotto, e con alte commissioni in caso di operazioni allo sportello).
Come vedi i due modelli, online e tradizionale, sono destinati ad avvicinarsi. Il ritmo con cui il cambiamento avverrà dipende anche da noi, in particolare la nostra capacità di valutare e cambiare banca all’occorrenza.
Nessun commento:
Posta un commento