Sembra proprio che ci sia aria di accordo fra i broker stranieri del Forex. Non si tratta di un cartello e nemmeno di una fusione, ma di una possibile associazione per meglio tutelarsi e contemporaneamente tutelare i clienti.
Sono insomma tutti broker stranieri. Non sono stati invitati i broker autorizzati in base all’art. 106 del TUB, anzi c’è la chiara volontà di distinguersi dalle cosiddette "106", cioè società autorizzate all’intermediazione in cambi che però non sono soggette al controllo Consob e per cui la normativa è molto permissiva (e che sono finite recentemente sotto l’attenzione di Banca d’Italia).
Ma soprattutto si vogliono distinguere da quegli intermediari esteri che , pur con tanta pubblicità , operano in Italia senza autorizzazione come eToro o iForex.
(Aggiornamento: ora eToro è auttorizzata). Tra gli italiani sono stati invitati IwBank (che ha accettato e sarà presente ai prossimi incontri) e Fineco, che ha declinato l’invito.
Tutto è nato da una serie di articoli pubblicati su Economy che ha raccolto una serie di episodi legati al trading sul Forex, non ultimo il caso Forex Macro. Tutti episodi veri, del resto anche su Banca del Risparmio si è denunciato più volte di fare attenzione alle promesse di facile ricchezza sul Forex.
Questo non vuol dire che sul Forex non vi siano società serie (come sempre invito a rivolgersi anzitutto a broker Forex autorizzati) e non vi sia la possibilità di guadagnare.
I broker Forex stranieri quindi temono che questi servizi diano una pubblicità negativa a tutto il Forex e vanifichino i loro sforzi e investimenti profusi per aprire il mercato Forex e Cfd in Italia.
E’ positivo che i principali e più rispettati operatori del Forex decidano di unire le forze per dare maggiore trasparenza a un mercato che, divenendo di moda, ha attirato società e personaggi come minimo non affidabili. Non potrà che giovare agli investitori.
Prova ad operare da subito sul Forex con soldi finti utilizzando un conto demo.
Alla prima riunione, a Milano, erano presenti tutti i maggiori broker Forex autorizzati e con presenza in Italia: Ig Markets, Cmc Markets, Saxo Bank, Activtrades e Fxcm.
Sono insomma tutti broker stranieri. Non sono stati invitati i broker autorizzati in base all’art. 106 del TUB, anzi c’è la chiara volontà di distinguersi dalle cosiddette "106", cioè società autorizzate all’intermediazione in cambi che però non sono soggette al controllo Consob e per cui la normativa è molto permissiva (e che sono finite recentemente sotto l’attenzione di Banca d’Italia).
Ma soprattutto si vogliono distinguere da quegli intermediari esteri che , pur con tanta pubblicità , operano in Italia senza autorizzazione come eToro o iForex.
(Aggiornamento: ora eToro è auttorizzata). Tra gli italiani sono stati invitati IwBank (che ha accettato e sarà presente ai prossimi incontri) e Fineco, che ha declinato l’invito.
Perché gli intermediari si sono riuniti
Il motivo è la tutela del mercato Forex.Tutto è nato da una serie di articoli pubblicati su Economy che ha raccolto una serie di episodi legati al trading sul Forex, non ultimo il caso Forex Macro. Tutti episodi veri, del resto anche su Banca del Risparmio si è denunciato più volte di fare attenzione alle promesse di facile ricchezza sul Forex.
Questo non vuol dire che sul Forex non vi siano società serie (come sempre invito a rivolgersi anzitutto a broker Forex autorizzati) e non vi sia la possibilità di guadagnare.
I broker Forex stranieri quindi temono che questi servizi diano una pubblicità negativa a tutto il Forex e vanifichino i loro sforzi e investimenti profusi per aprire il mercato Forex e Cfd in Italia.
Cosa faranno i broker stranieri
Il progetto è ancora all’inizio ma vi sono due possibili evoluzioni:- un’associazione autonoma e indipendente
- un gruppo autonomo all’interno di Assiom-Forex.
E’ positivo che i principali e più rispettati operatori del Forex decidano di unire le forze per dare maggiore trasparenza a un mercato che, divenendo di moda, ha attirato società e personaggi come minimo non affidabili. Non potrà che giovare agli investitori.
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