Settimana scorsa la BCE ha tagliato i tassi, per la prima volta dopo 4 anni. Si è trattato di una riduzione ampiamente prevista e solo dello 0,25%. I suoi effetti sul tasso fisso sono stati quindi limitati, anche se il fisso era già sceso nei precedenti mesi diventando molto più conveniente del fisso.
Sul variabile la notizia era già scontata dallo stesso euribor, calato di oltre lo 0,20% nelle ultime due settimane. Vediamo meglio gli effetti di questo taglio e come può cambiare la scelta fra tasso fisso e variabile. Premesso che nella scelta del tipo tasso valgono sempre le linee guide fornite nella guida al Mutuo Casa.
Riduzione dei Tassi e quanto si risparmia
Dopo un lungo periodo di rialzi incessanti, finalmente una buona notizia per chi sta rimborsando un mutuo a tasso variabile. La Banca Centrale Europea (BCE) ha ridotto il costo del denaro di 25 punti base, portando l'indice Euribor dal 4% al 3,75%. Questo taglio si rifletterà sulle rate dei mutui indicizzati già a partire da giugno per alcuni, e a partire da luglio per altri.
Per un mutuo standard da 150.000 euro con una durata di 20 anni, il risparmio sarà di circa 20 euro al mese. Per chi ha un mutuo con una durata di 30 anni, il risparmio mensile sarà di poco più di 40 euro. Tuttavia, questo taglio non compensa ancora i pesanti aumenti subiti dai mutuatari negli ultimi due anni, durante i quali l’Euribor è salito di 450 punti base.
Nonostante un solo taglio non sia sufficiente a bilanciare i precedenti rialzi, rappresenta un segnale positivo. Lo scenario peggiore di ulteriori rialzi sembra ormai scongiurato, e si apre la speranza per futuri tagli, anche se la velocità di riduzione sarà probabilmente molto più lenta rispetto ai rialzi precedenti. È improbabile che i tassi tornino ai livelli negativi di due anni fa, ma ulteriori riduzioni potrebbero comunque portare un certo sollievo.
Prospettive Future
Secondo i contratti future sui tassi, entro la fine del 2025 potrebbero esserci altri 3-4 tagli, portando ulteriori risparmi per i mutuatari a tasso variabile. Per un mutuo standard da 150.000 euro, questo potrebbe tradursi in un risparmio mensile tra 80 e 170 euro, a seconda della durata residua del mutuo.
Chi ha optato per un mutuo a tasso fisso sta già beneficiando di tassi più bassi. L’indice Eurirs per scadenze a 25 anni è al 2,6%, oltre 100 punti base più basso dell’Euribor a 3 mesi. Questo significa che chi stipula oggi un mutuo a tasso fisso paga meno rispetto a un mutuo a tasso variabile. Il mercato sconta che in futuro la battaglia contro l'inflazione sarà vinta, richiedendo rendimenti più bassi sulle lunghe scadenze rispetto a quelle brevi.
Le banche stanno aumentando le erogazioni di mutui, sia nuovi che surroghe. Lo segnalano i comparatori online come MutuiSupermarket : le banche stiano mostrando un grande appetito per mutui e surroghe. Ad esempio, un mutuo green da 140.000 euro a 25 anni presenta un TAEG fisso del 2,76%, quasi due punti percentuali in meno rispetto al miglior prodotto a tasso variabile.
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