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09/02/24

Tassazione Btp Italia

tasse btp italia
Dopo l'articolo su come calcolare i rendimenti del Btp Italia, prendo come di consueto a riferimento alcune risposte degli esperti del Sole 24 Ore di qualche settimana fa su tematiche che possono esser utili ai lettori del blog. Oggi riporto un quesito sul tema della tassazione fiscale dei Btp Italia, i titoli di stato indicizzati all’inflazione.

 

Vorrei un chiarimento sul Btpi Tf 0,1% maggio 2033 (codice Isin IT0005482994). Ho acquistato 22mila euro di BTp il 26 giugno 2022 con regolamento 30 giugno 2022 al prezzo unitario di 85,51 euro con l’idea di portali a termine a scadenza. Quale può essere il rendimento del mio investimento nell’ipotesi di rivalutazione per indicizzazione del valore suddetto sia nel caso che aspettassi la scadenza sia se vendessi qualche giorno prima della pubblicazione dei dati

 

La caratteristica principale dei BTp indicizzati all’inflazione europea, che li distingue dai BTp Italia indicizzati all’inflazione italiana, è la metodologia di rivalutazione del capitale. Nel caso del BTp Italia la rivalutazione per l’inflazione calcolata relativamente al semestre di osservazione è distribuita al detentore del titolo in occasione della cedola semestrale.  Il BTp indicizzato all’inflazione europea corrisponde, invece, la rivalutazione del capitale sulla base dell’inflazione osservata in tutta la vita del titolo alla scadenza dello stesso. 

 

In termini fiscali la logica sottostante è la medesima, tuttavia nel caso del BTp indicizzato all’inflazione europea il ragionamento è semplificato dalla presenza di un’unica data rilevante, ovvero quella in cui avviene la pubblicazione del dato utile a conoscere l’inflazione finale corrisposta a scadenza. Di conseguenza, la rivalutazione del capitale sarà, nel caso del BTp indicizzato all’inflazione europea posseduto dal lettore, sempre reddito diverso fino alla data di pubblicazione del dato Eurostat relativo, nel caso specifico del lettore, a marzo 2033. 

 

Superata quella data la componente di rivalutazione diviene reddito da capitale. Ricordiamo che la tassazione resta sempre la stessa e pari al 12,5% essendo titolo di Stato; tuttavia, nel caso di redditi diversi, è possibile compensare eventuali minusvalenze pregresse. Per semplificare l’esempio, l’investitore percepirebbe unicamente la rivalutazione del capitale. Tale provento rappresenterebbe reddito diverso, quindi compensabile con minusvalenze pregresse.

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