Convengono i certificati di Intesa?
Partiamo descrivendo i titoli di questa serie. Questo lancio include ben sei prodotti in Euro, di cui quattro a protezione totale del capitale a scadenza e due a protezione condizionata.
I sottostanti per i prodotti a protezione totale sono:
- l’indice Eurostat Eurozone HICP Ex TobaccoUnrevised Series NSA, rappresentativo dell’inflazione europea (1 anno);
- il Tasso di Interesse EURIBOR® 3 Mesi (5 anni);
- l’indice FTSE® MIB® (2 anni);
- il paniere equipesato “World Basket” composto dagli indici: EURO STOXX 50® - S&P 500® - NIKKEI 225® (3 anni).
Quelli a protezione condizionata:
- l’azione ENI SPA (4 anni);
- l’azione LVMH Moët Hennessy Louis Vuitton SE (4 anni).
Ci sono insomma sottostanti di moda (inflazion, euribor, indice italiano e mondiale) e due titoli azionari particolari. Il primo chiaramente influenzato dai prezzi energetici. Il secondo probabilmente scelto solo in quanto rientrante nella categoria ESG.
Il problema di questi prodotti sono i costi, specie se acquistati in collocamento e quindi presso gli sportelli Intesa.Si vende commercialmente la protezione del capitale ma questo costa, ben oltre gli strumenti opzione utili allo scopo.
Del resto la banca ottiene con i certificati quello che non si potrebbe ottener nella realtà: la botte piena e la moglie ubriaca. Da una parte infatti guadagna commissioni sulla vendita di strumenti finanziari. Dall'altra effettua raccolta senza pagar interessi. Si è infatti molto discusso del fatto che le banche non alzano gli interessi sul conto corrente. Ma il motivo è che le banche hanno molti clienti che passivamente lasciano i soldi sul conto a tasso zero. E una parte appunto sottoscrive prodotti come questi certificati che per la banca sono raccolta diretta che non solo non costa in termini di interessi ma addirittura paga commissioni.
Purtroppo la scarsa educazione finanziaria degli italiani oltre alla perversa logica di fidarsi delle parole del gestore bancario (nonostante le numerose esperienze che fanno capire che in banca vendono, non consigliano) porta a questi risultati assurdi. Buon per Intesa Sanpaolo che può fare utili miliardari.
Il problema è che la banca sfrutta il meccanismo delle cedole che possono apparire allettanti, insieme magari alla garanzia totale o parziale del capitale. Per i clienti più svegli ricordo i conti deposito come Illimity (fino al 5,75% di tasso sui vincolati) o i conti correnti remunerati (rendimenti dal 4% senza vincoli e senza costi, oltre a 100 euro di cashback su quanto spendi), oltre a una quota da investire in Btp e Bot. Per fortuna ora non mancano le occasioni per investire in autonomia e in sicurezza, evita quindi fondi, polizze e certificati che ti propongono le banche.
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