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settembre 15, 2023

Perché non è possibile evadere la tassa sulle criptovalute

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Con la Legge di Bilancio di dicembre 2022 è stata introdotta finalmente in Italia una regolamentazione di tutte le criptoattività in senso ampio, non solo le criptovalute come Bitcoin o Ethereum. Con la regolamentazione è arrivata anche la tassazione con regole che in parte prendono dalla tassazione delle altre attività finanziarie, con alcune particolarità. E' prevista poi anche una sorta di sanatoria del passato per il quale occorre muoversi entro novembre 2022. Nella dichiarazione 2023 si dovranno poi dichiarare capitali e proventi derivanti dalle cripto. 

Come è normale se si parla di tasse si alzano subito le lamentele. E' vero però che la legge, anche se rimangono vari punti aperti, finalmente dà chiarezza all'investitore finora nel dubbio su cosa e come dichiarare. D'altronde se si crede nel settore non si  può non pensare che una regolamentazione sia essenziale per dare sicurezza. Infatti, come vedremo sotto, la normativa serve anche per aumentare la trasparenza e la sicurezza nel settore. Trovi tutti i dettagli nella guida Tassazione Bitcoin e Cripto 2023.

Molte lamentele quindi e molti che non vorrebbero dichiarare. Il problema è che costoro non hanno capito che il settore, anche dopo i recenti scandali, è cambiato a livello globale oltre che nazionale. In tutto il mondo infatti si sta procedendo nel creare una sorta di vigilanza sugli operatori in criptoattività. Per quanto ci riguarda questo è sia a livello europeo dove entrerà in vigore una Direttiva in proposito sia a livello nazionale. Sia la direttiva europea sia la normativa nazionale prevedono non solo la vigilanza degli intermediari ma anche diversi obblighi fra i quali la comunicazione dei clienti con tanto di operatività. 

Pensare quindi di sfuggire alla tassa è ormai velleitario, si incorrerà sicuramente in sanzioni non appena l'intermediario con cui si è operato comunicherà i tuoi dati. E non serve ovviamente nemmeno fare la "furbata" di vender prima di fine anno perché la legge è chiara e prevede la tassa di bollo anche sui capitali detenuti nel corso dell'anno in questo caso e ovviamente la dichiarazione e tassazione dei proventi. 

Tutti i principali operatori in cripto sono soggetti alla normativa. Si possono ovviamente scegliere piccoli  operatori non registrati e quindi irregolari. Ma vale la pena rischiare tutto il capitale senza alcuna tutela operando con intermediari sconosciuti in paradisi fiscali? Che poi se succede qualcosa non si può nemmeno denunciare, per questo stai molto attento a operare fuori dalle regole perché si moltiplicheranno questi operatori che ti promettono segretezza ma che celano truffe.

Registro OAM delle criptoattività

Dal 16 luglio 2022 tutti gli operatori nel campo delle criptovalute in Italia che non sono iscritti al registro dell’Oam (Organismo agenti e mediatori) o non hanno presentato la domanda di iscrizione sono abusivi. A ottobre 2022 erano 74 in totale gli iscritti. Sono tenuti a iscriversi prestatori di servizi relativi all’utilizzo di valuta virtuale e prestatori di servizi di portafoglio digitale. Si sono iscritti alcuni grandi exchange internazionali (come Coinbase e Binance) e operatori italiani come Conio, attivi nei wallet (portamonete) digitali. Alcuni gruppi hanno una doppia iscrizione perché riferita ad attività diverse. Per iscriversi è necessario avere sede legale e amministrativa o, per i soggetti comunitari, stabile organizzazione in Italia. Coloro che intendono invece entrare nel mercato italiano dovranno aspettare l’iscrizione all'Oam prima di iniziare ad operare. 

Gli iscritti devono inviare ad Oam alla fine di ogni trimestre il saldo e il numero delle operazioni dei clienti con le criptovalute. Chi non ottempera rischia dapprima la sospensione e poi la cancellazione. 

L’obiettivo del registro è quello di far emergere le attività legate alle criptovalute in chiave antiriciclaggio. Si tratta dell’attuazione di una normativa europea nata anni fa con questa finalità prioritaria.

Mettersi in regola dichiarando i capitali in RW e i proventi conseguiti è l'unica strada che segna anche l'uscita del settore da un cono d'ombra non sempre utile all'investitore come dimostrano i vari fallimenti e scandali nel settore. Leggi la guida Tassazione Bitcoin e Cripto 2023 per ulteriori dettagli.

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