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03/06/23

Conviene il nuovo Btp Valore giugno 2023-2027?

Lunedì 5 giugno parte il collocamento del nuovo Btp Valore, il titolo del Tesoro destinato esclusivamente agli investitori individuali. Attraverso il nuovo prodotto il Tesoro punta a far crescere la quota di debito detenuta dai risparmiatori italiani. Vediamo anzitutto le caratteristiche del nuovo titolo per poi addentrarci in ragionamenti sulla sua convenienza.

Qui la valutazione del Btp Valore collocato a ottobre 2023

Caratteristiche Btp Valore 2023-2027

  • Collocamento: dal 5 giugno alle ore 13 del 9 giugno 2023, salvo chiusura anticipata 
  • Codice Isin: IT0005547390 
  • Durata: 4 anni 
  • Tasso: tasso fisso a step up. I primi due anni rendimento annuo del 3,25%, i successivi due anni 4%. Al termine del collocamento, venerdì 9 giugno, saranno annunciati i tassi cedolari definitivi. Il Mef potrà confermare la cedola o rivederla, ma solo al rialzo. 
  • Premio fedeltà: 0,5% pagato a scadenza a chi ha detenuto il titolo dal collocamento 
  • Imposta sostitutiva: 12,5% sugli interessi come tutti i titoli di Stato. Va poi considerato l’imposta di bollo dello 0,2% annuo sul saldo di fine periodo 
  • Spese di sottoscizione: zero 
  • Investimento minimo: 1.000 euro, il titolo è collocato a 100 e sarà poi negoziabile sul MOT, il mercato telematico delle obbligazioni e titoli di Stato di Borsa Italiana 
  • Collocamento: a rubinetto. In parole povere, non c’è riparto pertanto avrai la certezza di ricevere ciò che sottoscrivi. Potrai acquistare il titolo presso la tua banca, Sim o Poste sia allo sportello sia tramite i servizi di home-banking (cerca il codice Isin indicato in precedenza)

Conviene il Btp Valore

Partiamo dall’analisi del rendimento. Facciamo due calcoli grossolani utili per capirsi anche se non precisi finanziariamente. Due anni al 3,25% più altri due al 4% danno un tasso medio del 3,625%. A cui aggiungiamo il premio fedeltà dello 0,5% suddiviso su 4 anni, quindi un altro 0,125%. Otteniamo un tasso lordo del 3,75%, netto circa 3,28%.

Confronto con Btp 2027

Il primo confronto è ovviamente con il Btp di pari durata, prendiamo quindi il Btp Tf 2,20% Giugno 2027, Isin IT0005240830. Il rendimento lordo di questo titolo alla chiusura di giovedì 1 giugno, giorno di comunicazione delle cedole del Btp Valore, era 3,39%. Venerdì 2 giugno la quotazione è leggermente aumentata con rendimento stabile al 3,38%. Si può già veder che anche senza considerare il premio fedeltà, il nuovo titolo offre un extra rendimento di circa lo 0,25%. Una differenza importante che segnala l’attenzione del Mef su questo titolo. Da questo confronto possiamo già dire che il nuovo titolo è conveniente.

Altri confronti: Btp più lunghi, Btp Italia, conti deposito

Potremmo allargare le nostre valutazioni ad altri titoli ma ha poco senso se dobbiamo prendere scadenze più lunghe. Chiaro che potresti avere rendimenti superiori, ma qui stiamo valutando la convenienza di un titolo e dobbiamo misurare il più possibile due opzioni paragonabili.  

Un’alternativa da valutare può esser il Btp Italia se si teme l’inflazione. Allo scopo prendo l’ultimo titolo collocato, Btp Italia marzo 2028, quindi circa 9 mesi di durata superiore. Il titolo quota 101,41 con una rendimento del 2% + inflazione. La variabile fondamentale diventa quindi l’aspettativa di inflazione.Con inflazione media nei 4,5 anni rimanenti ben superiore al 2% potrebbe convenire ancora il Btp Italia.

Se segui il mio blog dovresti già aver acquistato le ultime emissioni di Btp Italia, in tal caso può aver più senso diversificare con un Btp a tasso fisso come questo. Non ha invece senso, se hai liquidità, attendere il prossimo Btp Italia. Va bene diversificare scadenze e ingressi, ma non cercare di prevedere i tassi. I rendimenti sono già buoni, anche su brevi scadenze. Rimanere liquidi a lungo (il prossimo Btp Italia non arriverà prima dell’autunno) è solo una perdita di opportunità certa contro un possibile maggior rendimento (che potrebbe esser anche inferiore). Scaglionando gli ingressi prenderai periodi buoni e meno buoni ma sempre rendimenti ragionevoli. 

Per chi sta valutando l’alternativa di un conto deposito (qui l’aggiornamento dei tassi di giugno) segnalo che per via della maggiore tassazione, dovresti avere un deposito che a 4 anni offra un tasso di interesse lordo del 4,44%, proposta non al momento sul mercato. Pertanto anche qui il Btp Valore è vincente, inoltre non ha un vincolo, puoi venderlo quando vuoi (per chi teme vendite in perdita, continua a leggere che faccio previsioni sui possibili prezzi del titolo). 

Acquistare al collocamento o sul mercato secondario?

Altra domanda che mi fanno spesso è se conviene prendere al collocamento o aspettare di acquistarlo sul mercato secondario, ovviamente sotto 100 (tenendo però conto che pagherai le commissioni bancarie). 

Anche qui, si rinuncia a qualcosa di certo per fare una scommessa. Come spiegato in precedenza, attualmente il titolo offre un extra rendimento pertanto è più probabile che quoti sopra 100 piuttosto che sotto. Come al solito consiglio di non acquistare subito, acquista negli ultimi due giorni di collocamento verificando come si sta muovendo il mercato. L’extra rendimento indicato infatti potrebbe esser ridotto o pure compensato da fluttuazioni del mercato, soprattutto qualora ci fossero notizie impattanti. Per verificarlo guarda la pagina di Borsa Italiana del Btp a 4 anni  e confronta il rendimento lordo (il netto non guardarlo in quanto ci sono alcune particolarità da conoscere).

Sempre in merito al collocamento, sono utili ulteriori considerazioni. Probabile che un’emissione destinata ai piccoli investitori abbia quotazioni più stabili, saranno molti i cassettisti intenzionati a portar il titolo a scadenza. Inizialmente il prezzo potrebbe subire la pressione di chi cerca di uscire subito con un piccolo guadagno. Altro effetto che potrebbe limitare il prezzo è il meccanismo a step up che non sempre viene valutato correttamente sul mercato. 

Per un cassettista invece questo meccanismo offre un ulteriore elemento di stabilità. Se per esempio tra circa due anni dovrai vendere, è meno probabile che dovrai farlo in perdita (sotto 100) avendo in mano una scadenza a 2 anni con tasso del 4%. In parole povere, anche qualora ci fosse un aumento dei tassi sul mercato che porti il titolo sotto 100, il meccanismo a step up ti dà maggiori garanzie che torni in zona 100 o sopra man mano si avvicina la scadenza.

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