In questi giorni difficili, prima di tutto dal punto di vista sanitario e poi anche economico, mi preme dare consigli a chi sta pensando di sospendere la rata del finanziamento.
Prima di continuare, leggi "Il mutuo per la tua casa", la guida completa al mutuo immobiliare.
Sono già qualche centinaia di migliaia le richieste di moratoria ricevute dalle banche, suddivise tra imprese e privati. Purtroppo, come spesso succede, politici, burocrati pubblici e giornali fanno più confusione che informazione. Ma se in tempi normali è superabile, crea parecchi danni in questo periodo. Il discorso è generale, ma come detto qui mi limito al tema finanziamenti.
E' noto che tra le varie misure previste dal decreto "Cura Italia" c'è la moratoria mutui prima casa per chi rispetta tutta una serie di requisiti. Si tratta del Fondo Gasparrini o Fondo Solidarietà che in realtà da vari anni offre questa possibilità . Ora con alcune estensioni:
- chi può accedere: oltre che in caso di morte o invalità o perdita lavoro di uno dei mutuatari, è possibile accedervi anche in caso di riduzione orario lavoro con conseguente riduzione dello stipendio. E' stata aggiunta la possibilità , per 9 mesi, di far richiesta anche a autonomi e professionisti che abbiano avuto un calo del fatturato di almeno il 30%. Paradossalmente sono rimasti fuori i tanti piccoli imprenditori, in particolare le tante ditte individuali, che salvo cambiamenti in Parlamento, non potranno accedere ai benefici del Fondo
- è stato aumentato il contributo dello Stato che prima contribuiva solo per il parametro di riferimento (e quindi praticamente zero visto il periodo) mentre ora arriverà a pagare il 50% degli interessi maturati nel periodo di sospensione;
- è stata eliminato, per 9 mesi, la necessità di presentare l'ISEE per accedere al fondo.
Queste le principali novità , in generale positive nonostante la strana dimenticanza dei piccoli imprenditori, sicuramente tra i più toccati economicamente da questa crisi. Restano gli altri limiti: mutuo prima casa, importo massimo 250.000 euro, sospensione per massimo 18 mesi.
Veniamo agli aspetti negativi. Il decreto è del 17 marzo 2020, uscito anche con ritardo di parecchi giorni rispetto al previsto. Eppure in quasi tutti i punti rimane ancora inattuato. Non è una novità , anzi è la regola delle leggi italiane che quando escono necessitano poi di altri decreti attuativi o regolamenti operativi. In sintesi la possiamo definire burocrazia, male endemico del paese che però in questo momento non possiamo permetterci. Serviva già nel decreto più coraggio nel semplificare le procedure, qui si è solo esclusa la presentazione dell'Isee. Questo avrebbe permesso di avviare più velocemente il Fondo. Che al momento non è ancora attivo, nonostante leggendo i giornali sembri già tutto pronto.
I tanti che finora si sono rivolti alle banche o sono stati rimandati indietro o hanno visto accettata la richiesta ma sulla base di una sospensione concessa dalla banca stessa in attesa che entri in vigore quella statale. La sospensione delle banche non prevede ovviamente il contributo sugli interessi.
Quando partirà veramente il Fondo? Difficile dirlo. Due giorni fa è stata pubblicata anche online il modulo di domanda, ma in realtà il portale Consap (società pubblica che gestisce il Fondo) che dovrebbe verificare e accettare le richieste, non è ancora pronto. Oltre al fatto che il decreto non è ancora stato convertito per cui potrebbe subire modifiche. Probabile si arrivi a dopo Pasqua anche se alcune banche possono già accettare le domande e bloccare le rate di loro iniziativa.
In generale tutte le sospensioni dei finanziamenti sono onerose. Si pagano infatti gli interessi nel periodo di sospensione. Come detto in caso di accesso all'iniziativa di legge, il Fondo li paga al 50%. Tieni conto quindi di questo costo. Se non hai necessità , meglio non sospendere. Avrai comunque tempo per far richiesta.
Ti ricordo infine che è sconsigliato recarsi in filiale se non per estrema necessità . Tutte le banche hanno aperto canali alternativi per contattare i consulenti di filiale. Usa quindi Internet, telefono e mail per fare richieste e per scambiare documenti (anche qui le banche si stanno attrezzando in tal senso). E per i pagamenti utilizza il più possibile carte e Internet senza prelevare continuamente al bancomat o peggio allo sportello.
Leggi "Il mutuo per la tua casa", la guida completa al mutuo immobiliare.
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