Nel precedente articolo abbiamo visto quali sono le caratteristiche dei nuovi buoni postali Renditalia. Proprio da ieri (10 giugno 2013) le Poste hanno ridotto il tasso base del Renditalia, ora pari allo 0,4% rispetto al precedente 0,5%. Sono stati tagliati anche i tassi di altri buoni come quelli ordinari e indicizzati.
Vediamo quindi un veloce confronto con altri tipi di investimento di breve periodo simili (ricordo che il buono Renditalia ha una durata massima di 3 anni). Cominciamo con gli altri buoni postali.
In realtà sui buoni puri a breve periodo è rimasto poco. I due buoni a 18 mesi offrono rendimenti dello 0,5% e 0,75% (nella versione Plus), il 2 anni Plus l’1%, mentre il 3 Plus è sospeso.
Considerando che l’asta del Bot semestrale di maggio 2013 ha reso lo 0,538%, aggiungendo lo 0,4% base, il nuovo Renditalia se la gioca con il 2Plus (il Renditalia però paga interessi già dopo 12 mesi, mentre il 2Plus ha il vincolo a 2 anni). In ogni caso ben poca cosa, considerando anche che su quanto investito si paga il bollo dello 0,15% (minimo 34,2 euro) se si supera la soglia di 5.000 euro (includendo anche gli altri buoni posseduti), inoltre sull’interesse c’è la ritenuta fiscale del 12,5%.
Meglio passare quindi all’opzione BFP 3x4 che in effetti alle varie scadenze offre più dell’ordinario (ma occorre rispettare la scadenza triennale, pena la perdita degli interessi). Se riscattato dopo 3 anni il BFP 3x4 dà l’1,5% quindi più dell’ordinario e più del Renditalia attuale (ma il tasso di interesse di quest’ultimo potrebbe aumentare se si alzano i tassi di mercato).
Per toglierci ogni dubbio vediamo infine il Buono Postale indicizzato all’inflazione italiana:
Anche qua ci troviamo di fronte ad un rendimento variabile e non conoscibile a priori. Possiamo però notare come basterà un indice di inflazione medio superiore allo 0,5% affinché questo buono superi il BFP 3x4. Senza considerare che gli interessi possono essere riscossi liberamente dopo 18 mesi, a differenza del 3x4 che richiede di rispettare le scadenze triennali.
Considerando poi che l’inflazione italiana a maggio è stata pari all’1,2%, oggi il Buono indicizzato offre un tasso più che doppio rispetto al Renditalia.
Abbiamo visto quindi che se si vuole restare su periodi brevi (3 anni, che in realtà è già una scadenza media) il migliore buono postale è quello indicizzato all’inflazione italiana, prodotto che inoltre copre dal rischio di aumento dei prezzi.
Nel prossimo articolo vedremo un confronto tra il Renditalia e gli altri buoni con i titoli di Stato (Bot, Cct, Btp) e i conti deposito.
Posso già anticipare comunque che in questo momento, per investimenti tra i 12 e 36 mesi, le migliori soluzioni (salvo rischiare in Borsa) sono i buoni indicizzati e i conti deposito (vedi i rendimenti aggiornati dei depositi).
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Vediamo quindi un veloce confronto con altri tipi di investimento di breve periodo simili (ricordo che il buono Renditalia ha una durata massima di 3 anni). Cominciamo con gli altri buoni postali.
Confronto con gli altri buoni postali
I buoni postali a breve non sono mai stati molto generosi rispetto alla concorrenza, il target delle Poste è infatti il piccolo risparmiatore molto prudente che investe i soldi per un lungo periodo, anche di 10-15 anni. La crisi ha però modificato il comportamento degli italiani, oggi sempre meno propensi a investire nel medio-lungo periodo (anche perché oltre ai maggiori rischi, sorgono spesso esigenze familiari di cassa).In realtà sui buoni puri a breve periodo è rimasto poco. I due buoni a 18 mesi offrono rendimenti dello 0,5% e 0,75% (nella versione Plus), il 2 anni Plus l’1%, mentre il 3 Plus è sospeso.
Considerando che l’asta del Bot semestrale di maggio 2013 ha reso lo 0,538%, aggiungendo lo 0,4% base, il nuovo Renditalia se la gioca con il 2Plus (il Renditalia però paga interessi già dopo 12 mesi, mentre il 2Plus ha il vincolo a 2 anni). In ogni caso ben poca cosa, considerando anche che su quanto investito si paga il bollo dello 0,15% (minimo 34,2 euro) se si supera la soglia di 5.000 euro (includendo anche gli altri buoni posseduti), inoltre sull’interesse c’è la ritenuta fiscale del 12,5%.
I buoni postali ordinari , BFP 3x4 e indicizzato all’inflazione
Ma anche i rendimenti dei buoni postali a medio-lungo periodo non sono generosi nei primi anni. Si prenda il classico buono ordinario: se mantenuto per 3 anni si avrebbe un rendimento effettivo annuo lordo pari solo allo 0,58%.Meglio passare quindi all’opzione BFP 3x4 che in effetti alle varie scadenze offre più dell’ordinario (ma occorre rispettare la scadenza triennale, pena la perdita degli interessi). Se riscattato dopo 3 anni il BFP 3x4 dà l’1,5% quindi più dell’ordinario e più del Renditalia attuale (ma il tasso di interesse di quest’ultimo potrebbe aumentare se si alzano i tassi di mercato).
Per toglierci ogni dubbio vediamo infine il Buono Postale indicizzato all’inflazione italiana:
Anche qua ci troviamo di fronte ad un rendimento variabile e non conoscibile a priori. Possiamo però notare come basterà un indice di inflazione medio superiore allo 0,5% affinché questo buono superi il BFP 3x4. Senza considerare che gli interessi possono essere riscossi liberamente dopo 18 mesi, a differenza del 3x4 che richiede di rispettare le scadenze triennali.
Considerando poi che l’inflazione italiana a maggio è stata pari all’1,2%, oggi il Buono indicizzato offre un tasso più che doppio rispetto al Renditalia.
Abbiamo visto quindi che se si vuole restare su periodi brevi (3 anni, che in realtà è già una scadenza media) il migliore buono postale è quello indicizzato all’inflazione italiana, prodotto che inoltre copre dal rischio di aumento dei prezzi.
Nel prossimo articolo vedremo un confronto tra il Renditalia e gli altri buoni con i titoli di Stato (Bot, Cct, Btp) e i conti deposito.
Posso già anticipare comunque che in questo momento, per investimenti tra i 12 e 36 mesi, le migliori soluzioni (salvo rischiare in Borsa) sono i buoni indicizzati e i conti deposito (vedi i rendimenti aggiornati dei depositi).
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Grazie per l’ottima spiegazione. Non conosco il funzionamento dei prodotti postali, mi sto facendo un’idea leggendoti La conoscenza permette la scelta.
RispondiEliminaciao desider