Abbiamo visto che i buoni indicizzati all’inflazione hanno un rendimento derivante da una parte fissa predeterminata e una variabile incerta (l’inflazione appunto).
La parte fissa dei Bfpi ha una struttura a tassi annui crescenti, simile a quella dei buoni ordinari. Ovviamente però i tassi sono inferiori. Il confronto fra i due prodotti va quindi effettuato calcolando il valore di inflazione annua media sui 10 anni che renderà i rendimenti dei due strumenti uguali a scadenza.
Per i buoni ordinari questo si può tranquillamente trovare sul sito delle Poste:
Per i buoni indicizzati all’inflazione invece occorre recuperare il foglio informativo della serie (i fogli informativi si trovano sulla sinistra nella pagina delle Poste dedicata ai Bfpi):
Fai attenzione quindi ad effettuare il confronto non fra i tassi annui nominali, ma fra quelli effettivi.
Confrontiamo i rendimenti attesi sulla scadenza di 10 anni:
Se prevediamo che l’inflazione media nei prossimi 10 anni sarà superiore a questo livello, allora sarà preferibile investire nel Bfpi.
La conclusione quindi non può essere che soggettiva. Ci si può ovviamente basare sul passato, ricordando però che come i rendimenti del passato, il dato non è garanzia per il futuro.
Negli ultimi anni l’inflazione italiana a 10 anni è stata mediamente superiore al 2%; si tratta tra l’altro dei valori storici più bassi in assoluto:
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La parte fissa dei Bfpi ha una struttura a tassi annui crescenti, simile a quella dei buoni ordinari. Ovviamente però i tassi sono inferiori. Il confronto fra i due prodotti va quindi effettuato calcolando il valore di inflazione annua media sui 10 anni che renderà i rendimenti dei due strumenti uguali a scadenza.
Rendimenti effettivi lordi dei buoni
Il dato da cui partire è quindi la componente fissa, in particolare il rendimento effettivo lordo dei buoni postali.Per i buoni ordinari questo si può tranquillamente trovare sul sito delle Poste:
Per i buoni indicizzati all’inflazione invece occorre recuperare il foglio informativo della serie (i fogli informativi si trovano sulla sinistra nella pagina delle Poste dedicata ai Bfpi):
Fai attenzione quindi ad effettuare il confronto non fra i tassi annui nominali, ma fra quelli effettivi.
Confrontiamo i rendimenti attesi sulla scadenza di 10 anni:
- buono ordinario: 2,35%
- Bfpi: 1,55%
Se prevediamo che l’inflazione media nei prossimi 10 anni sarà superiore a questo livello, allora sarà preferibile investire nel Bfpi.
La conclusione quindi non può essere che soggettiva. Ci si può ovviamente basare sul passato, ricordando però che come i rendimenti del passato, il dato non è garanzia per il futuro.
Negli ultimi anni l’inflazione italiana a 10 anni è stata mediamente superiore al 2%; si tratta tra l’altro dei valori storici più bassi in assoluto:
- 1996 2006 2,10%
- 1997 2007 2,10%
- 1998 2008 2,24%
- 1999 2009 2,14%
- 2000 2010 2,05%
- 2001 2011 2,05%
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BdR governatore alla Bce! :) Giulio
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