Dal 1 luglio 2012 è entrato in vigore lo stop al pagamento in contati delle pensioni oltre i 1.000 euro, provvedimento previsto nella manovra di dicembre (cosiddetto decreto Salva Italia).
Il Decreto prevede il divieto di pagamento in contanti (o tramite assegni non intestati o non recanti la clausola “non trasferibile”) di cifre superiori ai mille euro per qualsiasi motivo: pagamento stipendi, saldo fatture, acquisti etc.
Per pagamenti superiori ai mille euro bisognerà utilizzare mezzi di pagamento tracciabili come conti bancari o postali, carte di pagamento etc.
Ricordo che il divieto non riguarda il prelievo in contanti agli sportelli bancari, in tal caso infatti l’operazione è comunque tracciata.
I pensionati oltre la soglia dovranno avere un conto corrente o una carta e comunicarne le coordinate (es. Codice iban) a Inps o Inpdap. Tale operazioni si può effettuare collegandosi al portale dell’Inps (occorre il codice Pin) o recandosi personalmente presso la sede locale dell’Istituto. Per l’Inpdap, nel caso si ricorra ad uno strumento postale, saranno le stesse Poste a comunicare le coordinate di pagamento all’Ente pensionistico.
Nel periodo transitorio, il pensionato può richiedere e ottenere il pagamento dell'importo mediante assegno di traenza.
I pensionati sotto i 1.500 euro potranno richiedere il conto base per pensionati , un conto a zero spese (si paga il bollo) ma molto limitato per numero di operazioni. Una buona alternativa per chi ha i nonni o i genitori in tali situazioni è ricorrere a conti a zero spese online con possibilità di operare in filiale. Per esempio il conto You Banking che richiede solo la compilazione della richiesta online ma permette poi di operare in una delle numerose filiali del Gruppo Banco Popolare (tutte le operazioni allo sportello sono gratuite, eccetto il bonifico che comunque costa solo 1 euro, molto meno di quanto richiesto normalmente dalle banche) e non fa pagare il bollo fino a giugno 2015.
Il Decreto prevede il divieto di pagamento in contanti (o tramite assegni non intestati o non recanti la clausola “non trasferibile”) di cifre superiori ai mille euro per qualsiasi motivo: pagamento stipendi, saldo fatture, acquisti etc.
Per pagamenti superiori ai mille euro bisognerà utilizzare mezzi di pagamento tracciabili come conti bancari o postali, carte di pagamento etc.
Ricordo che il divieto non riguarda il prelievo in contanti agli sportelli bancari, in tal caso infatti l’operazione è comunque tracciata.
Riscossione pensione in contanti
Dal 1° luglio quindi i pensionati con pensione superiore ai mille euro dovranno comunicare gli estremi bancari o postali per ricevere il pagamento della pensione. L’Inps ha chiarito che nel totale non vanno considerate le tredicesime o altre componenti straordinarie come rimborsi e conguagli. Se la pensione base è inferiore a 1.000 € quindi si potrà incassare in contanti anche qualora tale limite sia superato per effetto di queste voci straordinarie.I pensionati oltre la soglia dovranno avere un conto corrente o una carta e comunicarne le coordinate (es. Codice iban) a Inps o Inpdap. Tale operazioni si può effettuare collegandosi al portale dell’Inps (occorre il codice Pin) o recandosi personalmente presso la sede locale dell’Istituto. Per l’Inpdap, nel caso si ricorra ad uno strumento postale, saranno le stesse Poste a comunicare le coordinate di pagamento all’Ente pensionistico.
Apertura conto tramite delega
Le persone che per motivi di salute o giudiziari non potessero aprire personalmente un conto possono delegare un terzo. Quest’ultimo dovrà presentare la copia della delega alla riscossione della pensione, copia della carta di identità del pensionato e un autocertificazione del delegato che attesti la presenza degli impedimenti dovuti a motivi di salute o giudiziari. Ovviamente il conto sarà comunque aperto a nome del pensionato con possibilità di operare per il delegato.Fase transitoria per chi non ha il conto
Secondo l’Inps ci sono ancora 25.000 pensionati che non hanno comunicato nulla. Per questi parte una fase transitoria di tre mesi in cui l’Inps continuerà ad effettuare i pagamenti che verranno però trattenuti dalle Poste o dalle banche su conti transitori fino all’avvenuta comunicazione delle coordinate per il pagamento. Ma se non si provvede entro il 30 settembre tali somme torneranno all’Istituto pensionistico.Nel periodo transitorio, il pensionato può richiedere e ottenere il pagamento dell'importo mediante assegno di traenza.
I pensionati sotto i 1.500 euro potranno richiedere il conto base per pensionati , un conto a zero spese (si paga il bollo) ma molto limitato per numero di operazioni. Una buona alternativa per chi ha i nonni o i genitori in tali situazioni è ricorrere a conti a zero spese online con possibilità di operare in filiale. Per esempio il conto You Banking che richiede solo la compilazione della richiesta online ma permette poi di operare in una delle numerose filiali del Gruppo Banco Popolare (tutte le operazioni allo sportello sono gratuite, eccetto il bonifico che comunque costa solo 1 euro, molto meno di quanto richiesto normalmente dalle banche) e non fa pagare il bollo fino a giugno 2015.
Scusa, ma non è un controsenso che sia permesso il prelievo di oltre 1.000 €, in quanto operazione tracciata, ma non il pagamento della pensione, che avviene comunque tramite un ente pubblico ed ha un obbligo di tracciatura? Sembrerebbe solo un modo per canalizzare flussi di liquidità verso le banche. Cosa ne pensi? Grazie
RispondiEliminaRino
Si', in parte è un controsenso in quanto un pensionato potrebbe far accreditare la pensione sul conto e poi prelevare il tutto.
RispondiEliminaIn questo modo però si controllano meglio le operazioni sospette. Se una persona preleva cifre alte sa che l'operazione sarà segnalata, sarebbe invece stato impossibile e inutile segnalare tutte le riscossioni della pensione.