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14/02/12

Polizze sui mutui e liberalizzazioni

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In questo giorni si parla molto di liberalizzazioni e sul tema torna ricorrente l’argomento banca. Tra gli altri si parla delle polizze assicurative sui mutui e prestiti bancari, le cosiddette CPI che coprono da alcuni rischi (vita, perdita lavoro etc) consentendo in tali casi di pagare il debito residuo del finanziamento.
Recentemente l’argomento è già stato affrontato da diverse autorità.

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Regolamento ISVAP

Il nuovo regolamento ISVAP che potrebbe entrare in vigore a breve (aprile 2012) vieta alle banche di essere sia beneficiario che collocatore di queste polizze. Sul tema si è fatta molta confusione tanto che diversi giornali hanno titolato “Le banche non potranno stipulare polizze sui mutui”.
In realtà il divieto non è per nulla assoluto e la modifica cambierà poco, ed alcune banche infatti si sono già adeguate senza problemi. In pratica gli istituti bancari potranno vendere ancora queste assicurazioni, semplicemente non ne saranno più beneficiari in caso l’evento assicurato si verifichi. Il beneficiario sarà il mutuatario o gli eredi (o altre persone individuate dall’assicurato) in caso di morte.

Come si vede cambia poco. Prima il beneficiario era la banca che avrebbe direttamente riscosso il debito residuo dall’assicurazione. Ora sarà il mutuatario o gli eredi. Ma è evidente che questi dovranno utilizzare tale denaro per pagare il finanziamento, pena segnalazione in centrali rischi e pignoramento della casa. Diciamo che per la banca aumentano tempi e complicazioni per riscuotere il dovuto, ma per il contraente alla fine si tratta sempre di pagare.

Liberalizzazioni Governo Monti

Altro intervento sul tema era già contenuto nella manovra Monti, il cosiddetto Decreto Salva Italia, articolo 36-bis:
"1. All'articolo 21 del codice del consumo, di cui al decreto legislativo 6 settembre 2005, n. 206, e successive modificazioni, dopo il comma 3 è inserito il seguente:
«3-bis. È considerata scorretta la pratica commerciale di una banca, di un istituto di credito o di un intermediario finanziario che, ai fini della stipula di un contratto di mutuo, obbliga il cliente alla sottoscrizione di una polizza assicurativa erogata dalla medesima banca, istituto o intermediario». "


Si tratta dell’ennesimo articolo di cui ci si aspettano chiarimenti. Per ora la sua efficacia è molto limitata in considerazione del fatto che l’assicurazione CPI non è quasi mai obbligatoria.
Sul tema poi si è tornati con il recente Decreto Liberalizzazioni ora in discussione in Parlamento. Ho già avuto modo di criticare quanto stabilisce il Decreto in merito alle polizze sui mutui.
In sostanza si stabilisce che le banche che se la banca condiziona la concessione di un mutuo alla stipula di un contratto di assicurazione sulla vita (polizza CPI o TCM) dovrà sottoporre al cliente almeno due preventivi di due differenti gruppi assicurativi.

Anche in questo caso siamo di fronte ad una norma poco efficace:
  1. le polizze non sono quasi mai obbligatorie contrattualmente anche se spesso lo diventano.
  2. si lascia in mano alle banche il confronto con la concorrenza senza dare gli strumenti al cliente di farlo in autonomia.



I vari interventi del Governo e dell’ISVAP quindi, seppur molto pubblicizzati sui giornali, avranno in realtà scarsa efficacia. Eppure come vedremo su questo tipo di polizza le banche abusano di una posizione privilegiata (il bisogno di finanziamento del cliente e l’essere il primo referente per questo tipo di bisogno)  guadagnando alte commissione e applicando prezzi maggiori rispetto alle Agenzie Assicurative.

Il confronto in questo ambito viene complicato dal fatto che il prodotto presenta vari tecnicismi e quindi due polizze di diverse Compagnie possono essere molto differenti. Visto che però le esigenze per il cliente sono semplici ed evidenti, vale a dire il pagamento del debito residuo del finanziamento al verificarsi di alcune tipologie di eventi, la strada da seguire sarebbe la creazione di polizze con coperture standard. In questo modo si faciliterà il confronto e si abbasseranno i costi finali per il cliente.

Leggi "Il mutuo per la tua casa". 

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