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La recente manovra finanziaria e la prevista riforma fiscale porteranno notevoli novità per il risparmiatore italiano.
E' addirittura probabile che, se sarà confermato quanto anticipato, ci saranno importanti variazioni nel modo di investire degli Italiani.
Due sono le novità previste:
Attualmente sul dossier vige un imposta di bollo pari a 34,2€, la manovra finanziaria prevede un forte aumento a 120€.
Ma non solo: dal 2013 il bollo salirà a 150€ nel caso il portafoglio titoli depositato abbia un controvalore inferiore a 50.000€ e addirittura 380€ se il controvalore è pari o uguale a 50.000€.
Si tratta di un aumento considerevole che va a pesare notevolmente in questo periodo in cui i tassi obbligazionari e i rendimenti azionari sono bassi.
La tabella mostra come, in base al controvalore del patrimonio, peserà il superbollo sul conto titoli. Su importi di 10.000 euro il bollo pesa da quest’anno l’1,20% e l’1,5% dal 2013. Il peso della tassa si riduce all’aumentare del patrimonio. Dal 2013 però ci sarà uno scalino a 50.000 euro.
Quando valuti i tuoi investimenti devi valutare il rendimento al netto anche di questa imposta per sapere quanto guadagnerai e quindi se conviene investire.
Ti ricordo che questo aumento è incluso nella manovra finanziaria entrata già in vigore giovedì scorso con la firma del Presidente della Repubblica e la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale.
Attualmente è in vigore una tassazione del 27% sugli strumenti finanziari di breve termine: conti correnti, conti deposito, certificati di deposito, libretti di risparmio.
La tassazione invece è al 12,5% per Titoli di Stato, obbligazioni private, azioni, derivati, valute, pronti contro termine, fondi comuni (anche se in certi casi questi non finiscono sul dossier titoli) etc
La proposta di riforma fiscale prevede di uniformare questa tassazione al 20% per tutti i prodotti esclusi i Titoli di Stato (e forse tutti quelli pubblici) che rimarrebbero al 12,5%.
In tal modo si pagherebbe un 7% in meno sui soldi depositati sui conti correnti e conti di deposito e un 7,5% in più su azioni e obbligazioni.
In questo caso la riforma è solo allo studio ed eventuali modifiche potrebbero entrare in vigore nel 2012.
Il primo intervento (superbollo sul conto titoli) francamente non lo condivido. Non solo perché è un aumento di tasse ma proprio per cosa va a colpire e come.
Un aumento del bollo infatti colpisce il risparmio degli italiani, inoltre non in maniera equa.
E' probabile che tutti coloro che hanno depositi di piccola entità chiudano il conto titoli per evitare la tassa convergendo su altre tipologie di investimento.
In generale si assisterà allo spostamento dei soldi su conti correnti, conti deposito online e prodotti gestiti. Si limita in tal modo la scelta al risparmiatore e lo si forza a scelte non sempre ottimali. Saranno in molti infatti a metter tutto su conti investendo quindi solo sul breve periodo e smontando tutti i discorsi su una corretta asset allocation e pianificazione a medio-lungo termine degli investimenti.
Lo stesso piccolo risparmiatore che vuole investire più a lungo sarà incentivato a investire in polizze o altri prodotti gestiti costosi piuttosto che investire in Titoli di Stato come i BtP.
Il secondo provvedimento invece può essere condivisibile (anche se non è molto condivisibile l'esclusione dei Titoli di Stato che crea disparità con gli altri emittenti). Uniformando la tassazione infatti si semplifica il confronto tra i vari strumenti finanziari e non si creano interferenze esterne sulle decisioni di investimento che possono esser prese solo sulla base del rendimento lordo pubblicizzato.
Inoltre questo provvedimento favorisce le fasce più deboli di risparmiatori che hanno una quota maggiore del loro patrimonio investita in liquidità (conti correnti, libretti e depositi).
Chiaro però che tale provvedimento non può esser discinto dal precedente. Entrambi i provvedimenti infatti favoriranno lo spostamento del risparmio degli italiani verso i conti corrente e i conti deposito.
Mi preoccupa soprattutto la situazione delle persone con scarse conoscenze informatiche e finanziarie che magari decideranno di lasciare i soldi sul conto corrente. Considerando che il rendimento sui conti corrente è prossimo allo zero, anche la riduzione fiscale non avrà significativi effetti positivi. Ma chi lascerà i soldi sul conto corrente vedrà pian piano il suo potere di acquisto erodersi a causa dell'inflazione.
Pur non essendo favorevole a investire tutto il capitale nei investire tutto il capitale nei conti deposito (salvo si disponga di piccoli capitali), questa sarà per molti una soluzione ottimale che sarà beneficiata ulteriormente dai provvedimenti sopra descritti.
La recente manovra finanziaria e la prevista riforma fiscale porteranno notevoli novità per il risparmiatore italiano.
E' addirittura probabile che, se sarà confermato quanto anticipato, ci saranno importanti variazioni nel modo di investire degli Italiani.
Due sono le novità previste:
- l'aumento del bollo sul conto titoli
- l'uniformazione della tassazioni sugli strumenti finanziari al 20%
Aumento del bollo del conto titoli
Se si vuole investire in obbligazioni o azioni è necessario aprire un conto titoli (altrimenti detto dossier titoli).Attualmente sul dossier vige un imposta di bollo pari a 34,2€, la manovra finanziaria prevede un forte aumento a 120€.
Ma non solo: dal 2013 il bollo salirà a 150€ nel caso il portafoglio titoli depositato abbia un controvalore inferiore a 50.000€ e addirittura 380€ se il controvalore è pari o uguale a 50.000€.
Si tratta di un aumento considerevole che va a pesare notevolmente in questo periodo in cui i tassi obbligazionari e i rendimenti azionari sono bassi.
La tabella mostra come, in base al controvalore del patrimonio, peserà il superbollo sul conto titoli. Su importi di 10.000 euro il bollo pesa da quest’anno l’1,20% e l’1,5% dal 2013. Il peso della tassa si riduce all’aumentare del patrimonio. Dal 2013 però ci sarà uno scalino a 50.000 euro.
Quando valuti i tuoi investimenti devi valutare il rendimento al netto anche di questa imposta per sapere quanto guadagnerai e quindi se conviene investire.
Ti ricordo che questo aumento è incluso nella manovra finanziaria entrata già in vigore giovedì scorso con la firma del Presidente della Repubblica e la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale.
Tassazione strumenti finanziari al 20%
Oggi è vigente una tassazione sui guadagni ottenuti dai propri investimenti (capital gain, interessi etc) differenziata in base al tipo di prodotto.Attualmente è in vigore una tassazione del 27% sugli strumenti finanziari di breve termine: conti correnti, conti deposito, certificati di deposito, libretti di risparmio.
La tassazione invece è al 12,5% per Titoli di Stato, obbligazioni private, azioni, derivati, valute, pronti contro termine, fondi comuni (anche se in certi casi questi non finiscono sul dossier titoli) etc
La proposta di riforma fiscale prevede di uniformare questa tassazione al 20% per tutti i prodotti esclusi i Titoli di Stato (e forse tutti quelli pubblici) che rimarrebbero al 12,5%.
In tal modo si pagherebbe un 7% in meno sui soldi depositati sui conti correnti e conti di deposito e un 7,5% in più su azioni e obbligazioni.
In questo caso la riforma è solo allo studio ed eventuali modifiche potrebbero entrare in vigore nel 2012.
Opinione su queste misure
Non c'è dubbio che le due novità avranno notevoli impatti sul risparmio degli italiani.Il primo intervento (superbollo sul conto titoli) francamente non lo condivido. Non solo perché è un aumento di tasse ma proprio per cosa va a colpire e come.
Un aumento del bollo infatti colpisce il risparmio degli italiani, inoltre non in maniera equa.
E' probabile che tutti coloro che hanno depositi di piccola entità chiudano il conto titoli per evitare la tassa convergendo su altre tipologie di investimento.
In generale si assisterà allo spostamento dei soldi su conti correnti, conti deposito online e prodotti gestiti. Si limita in tal modo la scelta al risparmiatore e lo si forza a scelte non sempre ottimali. Saranno in molti infatti a metter tutto su conti investendo quindi solo sul breve periodo e smontando tutti i discorsi su una corretta asset allocation e pianificazione a medio-lungo termine degli investimenti.
Lo stesso piccolo risparmiatore che vuole investire più a lungo sarà incentivato a investire in polizze o altri prodotti gestiti costosi piuttosto che investire in Titoli di Stato come i BtP.
Il secondo provvedimento invece può essere condivisibile (anche se non è molto condivisibile l'esclusione dei Titoli di Stato che crea disparità con gli altri emittenti). Uniformando la tassazione infatti si semplifica il confronto tra i vari strumenti finanziari e non si creano interferenze esterne sulle decisioni di investimento che possono esser prese solo sulla base del rendimento lordo pubblicizzato.
Inoltre questo provvedimento favorisce le fasce più deboli di risparmiatori che hanno una quota maggiore del loro patrimonio investita in liquidità (conti correnti, libretti e depositi).
Chiaro però che tale provvedimento non può esser discinto dal precedente. Entrambi i provvedimenti infatti favoriranno lo spostamento del risparmio degli italiani verso i conti corrente e i conti deposito.
Mi preoccupa soprattutto la situazione delle persone con scarse conoscenze informatiche e finanziarie che magari decideranno di lasciare i soldi sul conto corrente. Considerando che il rendimento sui conti corrente è prossimo allo zero, anche la riduzione fiscale non avrà significativi effetti positivi. Ma chi lascerà i soldi sul conto corrente vedrà pian piano il suo potere di acquisto erodersi a causa dell'inflazione.
Pur non essendo favorevole a investire tutto il capitale nei investire tutto il capitale nei conti deposito (salvo si disponga di piccoli capitali), questa sarà per molti una soluzione ottimale che sarà beneficiata ulteriormente dai provvedimenti sopra descritti.
Sono un piccolo risparmiatore,ho messo da parte dei risparmi facendo tanti sacrifici per dare un futuro più tranquillo a me e alla mia famiglia, quando ho saputo che un governo di centrodestra tassava i risparmi degli italiani con il superbollo su deposito titoli,ho pensato quante balle che raccontano i politici prima di prendere i voti.
RispondiEliminaLo slogan di berlusconi era!!non metteremo le mani nelle tasche degli italiani.
Balle solo balle per prendere il potere,e un vero schifo!!siamo governati da una banda di delinquenti,mi vergogno di essere Italiano!!!!
Sono d'accordo con Te e aggiungo che alle prossime elezioni ... dovremo avere tutti il coraggio di consegnare scheda bianca ... perchè sono tutti uguali.
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