Banca del Rispamio

Utili consigli per risparmiare in banca!

16/02/22

Perché le banche fanno utili record? E' una buona notizia?

In questo periodo sono stati pubblicati i bilanci 2021 delle principali banche italiane. Tutte in pratica con utili record, eccetto il caso Carige. Pure MPS ha presentato un bilancio positivo di ben oltre 300 milioni di euro. 

In realtà è da anni che le principali banche macinano utili crescenti. L’anno scorso ci fu l’eccezione importante di Unicredit, causa anche di una gestione sbagliata del vecchio amministratore oltre che di operazioni straordinarie volute dal nuovo (quando arriva un nuovo AD, preferisce far subito pulizia per poter partire da una base più tranquilla e imputare le perdite a precedenti gestioni). 

Si evidenzia come per le banche occorra veramente una forte mala gestione per non conseguire utili, anche negli anni più difficili della pandemia. 

utili banche

Quali sono i motivi? 

Sicuramente nel 2021 ha influito la forte ripresa dell’economia, ma c’è da dire che anche nel 2020 con appunto l’eccezione Unicredit, per le banche era stato un ottimo anno. 

Un altro motivo meno noto della crescita è il fatto che le banche sono uno dei principali beneficiari degli aiuti pubblici, anche se il tutto viene mascherato come sostegno all’economia. Le moratorie sui crediti ma soprattutto le garanzie statali hanno permesso agli istituti di credito di ridurre il peso delle sofferenze e soprattutto di ridurre i loro rischi di credito (con importanti benefici sull'assorbimento di capitale). Infatti le banche hanno applicato alla lettera la legge del 2020, scritta effettivamente male, che consentiva di apporre la garanzia pubblica sui finanziamenti alle imprese, anche a fronte di un leggero aumento dell'esposizione. Chiarisco con un esempio.A un’impresa che aveva un finanziamento di 50.000 euro a totale rischio banca, ne è stato accordato uno nuovo da 55.000 o poco più chiudendo i precedente. Il reale finanziamento è di 5.000 euro ma la garanzia statale copre per 55.000, anche per quei 50.000 euro che in precedenza erano a totale rischio banca. Quindi in caso di difficoltà del debitore, risponde in toto o in parte lo Stato salvaguardando il bilancio della banca. 

Boom commissioni delle banche

Ma la vera ragione che spinge i bilanci bancari negli ultimi anni è l’aumento delle commissioni. In questa voce rientrano varie fattispecie di ricavi. Per esempio tutte le voci di spesa sui conti correnti, in crescita costante, quali canone mensile, commissione su bonifici o su prelievi etc. 

L'incremento deriva soprattutto dalle commissioni sul risparmio gestito (fondi di investimento e gestioni patrimoniali) e sulle polizze. Non a caso la prima banca italiana da anni persegue una politica di crescita su questi prodotti mettendo in secondo piano i tradizionali prodotti bancari, che le servono solo come ingresso di nuovi clienti a cui proporre prodotti di investimento o copertura più redditizi. 

Per tale ragione anche le previsioni dei piani industriali dei prossimi anni sono rosei. Se ci fosse il rialzo dei tassi di interesse prospettato in questo periodo in conseguenza della forte inflazione, per le banche sarebbero ulteriori utili. Si stima che un incremento dell’1% dei tassi porterebbe a un aumento dei ricavi di 3,6 miliardi solo per i tre principali istituti di credito (IntesaSanpaolo,UniCredit, BancoBpm). 

Di fatto la vera notizia è come le banche siano riuscite a far utili nonostante i tassi a zero e le difficoltà dell’economia italiana degli ultimi anni (ricordo che la crescita del 2021 è semplicemente un rimbalzo che nemmeno copre la perdita 2020). Grazie anche a sostegni pubblici come i vari salvataggi vissuti negli ultimi anni (clamoroso il caso delle banche venete regalate a Intesa, tanto che dopo i primi 3 mesi nel Gruppo, macinavano già utili essendosi lo Stato accollato anche i costi di prepensionamento). 

Ma bisogna ribadirlo, anche grazie ai clienti. La crescita delle commissioni su gestito e polizze è stata sicuramente facilitata dall’andamento positivo delle Borse. A chi ha un minimo di conoscenze finanziarie risulta comunque inspiegabile come nonostante numerosi articoli, dati, e analisi che spiegano come i fondi di investimento bancari siano perdenti su tutti i fronti rispetto agli ETF, meno costosi e con rendimenti superiori, molti risparmiatori italiani ricorrano ancora a questi prodotti. 

Non è solo colpa delle banche che fanno il loro lavoro. E’ semplicemente la conseguenza della scarsa educazione finanziaria in Italia, la peggiore nei paesi Ocse. Di cui si parla molto ma chiaramente fa comodo (anche ai giornali che accolgono la pubblicità di banche e società di investimento). Con il paradosso che in Italia l’educazione finanziaria viene delegata proprio alle banche. Ma siccome ognuno è responsabile delle sue azioni, chi preferisce i fondi o le polizze vita proposte in banca agli ETF, è il primo colpevole. Perché magari si impegna molto a guadagnare di più facendo due lavoro o straordinari, a spendere meno confrontando i prezzi dei supermercati e sfruttando le offerte, ma poi non dedica il giusto tempo agli investimenti.

Che le banche italiane facciano utili è in se una buona notizia in quanto sono fondamentali per l’economia. Ma non si può non notare come questi utili siano fatti in gran parte non per efficienza ma sulla pelle dei clienti. Il fenomeno del gestito infatti c’è in tutto il mondo, ma in Italia è predominante, con le commissioni medie più alte d'Europa. 

Nei prossimi articoli affronteremo più in dettaglio il tema dei costi in banca, partendo dai conti correnti per arrivare appunto agli investimenti.Intanto puoi già approfondire i temi dell'investimento e degli ETF con questi due libri:

  1. Investire con gli Etf e gli Etc di Bellelli : nel libro si spiegano anche strategie più complesse, consiglio comunque, salvo agli esperti, strategie base senza eccedere con l'acquisto di più prodotti;
  2. Investire nel lungo periodo di Martinazzo

1 commento:

  1. Fino a quando avremo un Parlamento incompetente che non sa legiferare e un Governo complice dei poteri forti sarà sempre così. E' sempre il cittadino onesto che poi deve pagare per le cattive gestioni altrue, mentre i responsabili sono sempre "coperti" e non pagano mai dazio.

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