Nella giornata di ieri si è a lungo scritto sui giornali delle novità introdotte sull'imposta di bollo che colpisce i vari investimenti e il conto corrente. Per tutta la giornata si sono rincorse voci contradditorie sulla novità . Ma cosa cambia realmente?
E’ poi confermato l’aumento dell’aliquota di imposta dallo 0,15 allo 0,20% a partire dal 1° gennaio 2014.
Riassumendo:
Vediamo dalla tabella che ci guadagneranno i rapporti con saldo inferiore a 17.100 euro. Per esempio se si ha un solo Btp del valore di 10.000, mentre quest’anno si pagano 34,2 euro, l’anno prossimo se ne pagheranno 20.
Il saldo di 17.100 euro rappresenta lo spartiacque fra quando si guadagna e quando si perde. Oltre questa cifra infatti, per effetto dell’aumento dell’aliquota, si pagherà di più. Per esempio con un saldo di 20.000 euro il bollo salirà dal minimo di 34,2 euro a 40 euro.
Parlo di confusione perché per tutta la giornata TV e giornali hanno indicato che la modifica sul bollo riguardava anche i conti corrente (e nel momento in cui scrivo, i siti di Repubblica e La Stampa lo sostengono ancora).
Inoltre la novità consente di poter gestire meglio i propri investimenti, senza il panico di dover chiudere rapporti residui. Parlo per esempio dei conti deposito. Fino a due anni fa era tipico aprire un deposito, vincolare per ottenere un buon interesse e scaduto il vincolo, spostare tutto o parte su una nuova promozione lasciando comunque il primo conto attivo nell’eventualità di una futura promozione.
Con il bollo questa libertà di movimento è venuta meno e molti si sono affrettati a chiudere conti deposito su cui era restato poco o nulla. Con l’eliminazione del minimo, il problema è di fatto ridotto. Anche se si lascia aperto un deposito con 30 euro, si pagherà molto meno. Attenzione però, non 6 centesimi, vale a dire lo 0,20% del saldo. Ricordo infatti che il bollo è arrotondato al decimo più vicino, inoltre "in ogni caso l'imposta è dovuta nella misura minima di euro 1" per ogni singola rendicontazione.
Ricordo infine che per ora questa novità è solo un emendamento passato in commissione alla Camera. Vedremo se sarà confermato fino alla definitiva approvazione della Legge di Stabilità (di cui si discute ormai da ben 3 mesi ...).
Eliminato il bollo minimo di 34,2 euro sugli investimenti
In pratica è stato eliminato il bollo minimo di 34,2 euro annui che colpisce i vari investimenti finanziari (azioni, obbligazioni, fondi di investimento, polizze vita finanziarie, ETF, conti deposito, buoni fruttiferi postali etc.).E’ poi confermato l’aumento dell’aliquota di imposta dallo 0,15 allo 0,20% a partire dal 1° gennaio 2014.
Confronto bollo 2013 e 2014
Vediamo quindi di confrontare cosa si pagava quest’anno con quanto si pagherà nel 2014 (stando alla versione attuale della Legge che però, ricordo, deve ancora essere approvata).Riassumendo:
- aliquota bollo 2013 pari a 0,15%; aliquota bollo 2014 0,20%
- nel 2013 bollo minimo di 34,2 euro, nel 2014 nessun minimo
Vediamo dalla tabella che ci guadagneranno i rapporti con saldo inferiore a 17.100 euro. Per esempio se si ha un solo Btp del valore di 10.000, mentre quest’anno si pagano 34,2 euro, l’anno prossimo se ne pagheranno 20.
Il saldo di 17.100 euro rappresenta lo spartiacque fra quando si guadagna e quando si perde. Oltre questa cifra infatti, per effetto dell’aumento dell’aliquota, si pagherà di più. Per esempio con un saldo di 20.000 euro il bollo salirà dal minimo di 34,2 euro a 40 euro.
Bollo sul conto corrente
Nonostante la molta confusione generata dai media, non è stato modificato nulla per quanto riguarda il conto corrente (salvo spunti un nuovo emendamento). Per i conti correnti (ed il libretto di risparmio) rimane il bollo fisso di 34,2 euro con esenzione per giacenze inferiori a 5.000 euro.Parlo di confusione perché per tutta la giornata TV e giornali hanno indicato che la modifica sul bollo riguardava anche i conti corrente (e nel momento in cui scrivo, i siti di Repubblica e La Stampa lo sostengono ancora).
Opinione
L’abolizione del bollo minimo è sicuramente una notizia positiva e equa. Non solo per il (piccolo) risparmio di cui beneficerà chi ha rapporti finanziari aperti con saldi ridotti. Ma soprattutto per una questione di equità . Più volte, anche su Banca del Risparmio, si è evidenziato come per chi aveva piccoli investimenti, l’imposta colpiva in misura proporzionalmente maggiore.Inoltre la novità consente di poter gestire meglio i propri investimenti, senza il panico di dover chiudere rapporti residui. Parlo per esempio dei conti deposito. Fino a due anni fa era tipico aprire un deposito, vincolare per ottenere un buon interesse e scaduto il vincolo, spostare tutto o parte su una nuova promozione lasciando comunque il primo conto attivo nell’eventualità di una futura promozione.
Con il bollo questa libertà di movimento è venuta meno e molti si sono affrettati a chiudere conti deposito su cui era restato poco o nulla. Con l’eliminazione del minimo, il problema è di fatto ridotto. Anche se si lascia aperto un deposito con 30 euro, si pagherà molto meno. Attenzione però, non 6 centesimi, vale a dire lo 0,20% del saldo. Ricordo infatti che il bollo è arrotondato al decimo più vicino, inoltre "in ogni caso l'imposta è dovuta nella misura minima di euro 1" per ogni singola rendicontazione.
Ricordo infine che per ora questa novità è solo un emendamento passato in commissione alla Camera. Vedremo se sarà confermato fino alla definitiva approvazione della Legge di Stabilità (di cui si discute ormai da ben 3 mesi ...).
Ma sui buoni fruttiferi postali vigeva l'esenzione dell'imposta per investimenti al di sotto di 5000 euro. L'esenzione rimane?
RispondiEliminaA parte quanto riportato nell'articolo, null'altro è cambiato. Per cui rimane l'esenzione sui buoni postali.
RispondiEliminaMa se uno ha 5 buoni postali da 4999 euro, quanto paga?
RispondiEliminase sono intestati alla stessa persona, lo 0,20% quindi circa 50 euro l'anno.
RispondiEliminaquale è il miglior modo di investire se uno hà 50000 euro
RispondiEliminanon c'è una risposta valida per tutti. Ti consiglio di leggere gli articoli che ho scritto a dicembre e finirò a gennaio su come investire nel 2014
RispondiEliminaRiguardo al prelievo forzoso del 10% sui depositi di cui ho sentito parlare spesso,vorrei sapere secondo TE se questo o altri eventuali governi schiavi della BCE e del FMI potrebbero veramente portarmi via il 10% di tutti i miei sudati risparmi accumulati in una vita di lavoro? Esiste una qualche maniera per salvarsi da questo LADROCINIO?
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