Da oggi, 15 ottobre, fino al 18 ottobre 2012, sarà collocata la terza emissione del Btp Italia (codice ISIN IT0004863608), titolo di stato italiano il cui rendimento è collegato all’andamento dell’inflazione nazionale.
Per acquistare i titoli devi fare richiesta alla tua banca o alle Poste, oppure puoi acquistarli direttamente tramite i servizi online del tuo intermediario (anche se qualche banca non lo consente).
Il rendimento del nuovo Btp Italia sarà pari ad un minimo del 2,55% più il tasso di inflazione italiana (Indice FOI, senza tabacchi - Indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati). Dopo il collocamento sarà annunciato il tasso base finale che comunque non potrà essere inferiore all’attuale 2,55%.
La data di regolamento (data da cui il titolo entrerà nel tuo portafoglio e ti verranno addebitati i soldi sul conto) è il 22 ottobre 2012, scadenza 22 ottobre 2016. Chi mantiene il titolo fino alla scadenza riceverà un premio fedeltà dello 0,4%.
La prima emissione di marzo prevedeva un tasso base del 2,45% e a settembre ha pagato una cedola lorda superiore al 5% annuo. La seconda emissione di giugno invece offriva un tasso base del 3,55% più inflazione a causa dell’alta instabilità presente sui mercati finanziari.
In base alle quotazioni di venerdì, il BTP Italia marzo 2016 rende il 5,25% (ipotizzando un’inflazione italiana del 3% all’anno per i prossimi 4 anni), mentre il BTP Italia giugno 2016 offre il 5,47%. Il Btp tradizionale a settembre 2016 rende il 3,36% e il BTPi indicizzato all’inflazione europea (con un’inflazione del 2,6%) offre il 4,71%.
Ovviamente i rendimenti sono legati al futuro tasso di inflazione (a settembre l’indice italiano è al 3,1% e quello europeo al 2,6%). Ma come si vede basta un punto percentuale di inflazione per rendere il Btp Italia più conveniente del Btp a 4 anni.
Inoltre l’inflazione sembra tutto tranne che domata, e il recente aumento dell’IVA potrebbe da solo avere un effetto dello 0,5-0,7% sui prezzi.
C’è poi un’altra caratteristica positiva che ha contraddistinto il Btp Italia: si è dimostrato molto meno volatile rispetto al Btp o al Btpi legato all’inflazione europea grazie soprattutto al fatto che viene sottoscritto da piccoli risparmiatori che portano il titolo a scadenza.
Questo rende la quotazione del titolo più stabile. Come si vede dal grafico, ha perso meno nei momenti difficili rispetto agli altri titoli di Stato italiani.
Per un piccolo risparmiatore avere una quota del portafoglio investita in strumenti a protezione del potere di acquisto è importante, e il Btp Italia rappresenta una delle migliori soluzioni per tale scopo. Sul tema degli investimenti collegati all'inflazione avrò modo di tornare, per elencare le varie alternative e indicare quali sono le migliori opzioni. Iscrivendoti a Banca del Ripsarmio sarai subito aggiornato su questi argomenti, ti basta inserire la tua email nel modulo a fine articolo. Diventa fan di Banca del Risparmio su FB.
Caratteristiche del terzo Btp Italia
Come nelle precedenti emissioni l’importo minimo sottoscrivibile sarà di 1.000 euro mentre non ci sono tetti massimi. Il collocamento è effettuato direttamente sul mercato MOT senza il pagamento di alcuna commissione.Per acquistare i titoli devi fare richiesta alla tua banca o alle Poste, oppure puoi acquistarli direttamente tramite i servizi online del tuo intermediario (anche se qualche banca non lo consente).
Il rendimento del nuovo Btp Italia sarà pari ad un minimo del 2,55% più il tasso di inflazione italiana (Indice FOI, senza tabacchi - Indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati). Dopo il collocamento sarà annunciato il tasso base finale che comunque non potrà essere inferiore all’attuale 2,55%.
La data di regolamento (data da cui il titolo entrerà nel tuo portafoglio e ti verranno addebitati i soldi sul conto) è il 22 ottobre 2012, scadenza 22 ottobre 2016. Chi mantiene il titolo fino alla scadenza riceverà un premio fedeltà dello 0,4%.
Conviene il nuovo Btp Italia?
Le precedenti emissioni del Btp Italia hanno finora dato buone soddisfazioni agli investitori.La prima emissione di marzo prevedeva un tasso base del 2,45% e a settembre ha pagato una cedola lorda superiore al 5% annuo. La seconda emissione di giugno invece offriva un tasso base del 3,55% più inflazione a causa dell’alta instabilità presente sui mercati finanziari.
In base alle quotazioni di venerdì, il BTP Italia marzo 2016 rende il 5,25% (ipotizzando un’inflazione italiana del 3% all’anno per i prossimi 4 anni), mentre il BTP Italia giugno 2016 offre il 5,47%. Il Btp tradizionale a settembre 2016 rende il 3,36% e il BTPi indicizzato all’inflazione europea (con un’inflazione del 2,6%) offre il 4,71%.
Ovviamente i rendimenti sono legati al futuro tasso di inflazione (a settembre l’indice italiano è al 3,1% e quello europeo al 2,6%). Ma come si vede basta un punto percentuale di inflazione per rendere il Btp Italia più conveniente del Btp a 4 anni.
Inoltre l’inflazione sembra tutto tranne che domata, e il recente aumento dell’IVA potrebbe da solo avere un effetto dello 0,5-0,7% sui prezzi.
C’è poi un’altra caratteristica positiva che ha contraddistinto il Btp Italia: si è dimostrato molto meno volatile rispetto al Btp o al Btpi legato all’inflazione europea grazie soprattutto al fatto che viene sottoscritto da piccoli risparmiatori che portano il titolo a scadenza.
Questo rende la quotazione del titolo più stabile. Come si vede dal grafico, ha perso meno nei momenti difficili rispetto agli altri titoli di Stato italiani.
Per un piccolo risparmiatore avere una quota del portafoglio investita in strumenti a protezione del potere di acquisto è importante, e il Btp Italia rappresenta una delle migliori soluzioni per tale scopo. Sul tema degli investimenti collegati all'inflazione avrò modo di tornare, per elencare le varie alternative e indicare quali sono le migliori opzioni. Iscrivendoti a Banca del Ripsarmio sarai subito aggiornato su questi argomenti, ti basta inserire la tua email nel modulo a fine articolo. Diventa fan di Banca del Risparmio su FB.
ma non ha dato i rendimenti che dici la cedola di settembre
RispondiEliminaIl Btp Italia di marzo ha pagato a settembre la prima cedola con un tasso netto annuo del 4,8% circa, quindi oltre il 5% lordo.
RispondiEliminaForse fai confusione perché ti riferisci al semestre. Il calcolo approssimativo è presto fatto. Per ogni 1.000 euro sono stati pagati 24 euro netti di interessi semestrali. Quindi annualizzati sarebbero 48 circa, il 4,8% sull'importo investito.
Scusa ma in banca mi hano detto che la cedola pagata a settembre era di 1,22 . Il motivo é perche mi volevo informare sul nuovo BTP italia e mi hanno detto che non e vero che arriva ai tassi che dici tu .Ma al massimo arrivera al 3% lordo.
RispondiEliminain banca ti hanno detto una fesseria, non so se ci fanno o ci sono.
RispondiEliminaIl titolo rende annuo 2,45% più inflazione. Quindi l'1,22 è la sola quota base che non considera l'inflazione.
Francamente non mi fiderei di un impiegato bancario che non sa nemmeno le basi dell'investimento, sicuramente non è in grado di consigliarti.