Questo articolo fa parte della serie Dove Investire nel 2011.
Le azioni hanno chiaramente un maggior rischio rispetto alle obbligazioni ma possono offrire anche maggiori opportunità . Si può facilmente capirlo se si considera cosa significa investire in obbligazioni o azioni. Se si compra un’obbligazione si diventa creditori della società , se si compra un’azione si diventa soci. E’ evidente che se la società va bene si guadagnerà di più come soci che come creditori, ma se le cose vanno male …
A fronte di maggiori opportunità e rischi, le azioni
richiedono anche una maggiore competenza e conoscenza. Sono infatti numerosi e diversi gli elementi da valutare.
Supponiamo che dopo aver investito su liquidità e obbligazionario ti rimangano 10.000 euro. Al massimo potresti investire in 4 titoli con quote da 2.500 con lo svantaggio però di alti costi per commissioni e senza aver raggiunto una vera diversificazione.
Se nel caso degli investimenti monetari e obbligazionari avevo sconsigliato il ricorso al risparmio gestito, nel caso delle azioni lo ritengo quindi spesso necessario. Tramite questo infatti è possibile, anche con capitali modesti, diversificare il proprio investimento azionario.
Ricordando però come spesso i fondi azionari non hanno nemmeno battuto il loro benchmark di riferimento (in genere l’indice di mercato) personalmente ritengo più conveniente investire in ETF azionari.
Gli ETF non fanno altro che replicare un indice o un paniere di titoli, per esempio l’indice azionario italiano o tedesco. Si acquistano come un’azione e si paga una commissione di gestione molto ridotta rispetto ai normali fondi comuni d’investimento.
Chiaramente poi se si ha fiducia in qualche società di gestione si può puntare anche sui Fondi (ricorda però che le performance del passato non sono una garanzia di guadagni futuri).
Affidiamoci quindi al risparmio gestito azionario. Ma su quale mercato? Il problema dell’investitore italiano è di puntare troppo sul mercato domestico. Ma in questo caso, a differenza che per le obbligazioni, consiglio di puntare soprattutto oltreconfine. Come abbiamo visto i mercati con le prospettive migliori sono gli Stati Uniti e i paesi emergenti. Ma investendo in questo modo ci si sottopone oltre al rischio azione anche al rischio valuta.
In base al capitale può comunque valer la pena investire su un ETF su indici azionari internazionali o per rimanere in Europa invece puntare a ETF su indici europei (in cui la Germania è preponderante).
Gli ETF sono il mezzo migliore per investire in azioni per un piccolo risparmiatore in quanto offrono il vantaggio della diversificazione del portafoglio del risparmio gestito ad un costo inferiore rispetto ai normali fondi comuni d’investimento.
Se vuoi investire sulle azioni dei mercati emergenti (Asia, Sud America, Est Europa) però ti consiglio di scegliere un fondo d’investimento, questo perché su tali mercati un gestore attivo può fare la differenza rispetto alla media di mercato (e quindi all’ETF). Nella scelta però non affidarti a quello proposto dalla tua banca. Se hai un conto online, soprattutto Fineco o IwBank, avrai una vasta offerta fra cui scegliere e tutti gli elementi per decidere: rendimenti passati, rischi assunti, strategie di investimento etc.
Per chi vuole acquistare i singoli titoli meglio i titoli ad alta capitalizzazione. Rimangono ancora sconsigliati quelli finanziari (saranno quelli soggetti a maggiore volatilità e quindi rischio nel 2011). In una situazione di ripresa lenta come l’attuale sono preferibili i titoli ciclici (legati alle materie prime) e industriali con una forte presenza nei paesi emergenti (in pratica quelli favoriti dall’export, visto che il mercato interno europeo non avrà una forte crescita).
Troppi risparmiatori guardano con ansia le quotazioni e poi finiscono per vendere sui minimi e acquistare ai massimi. La strategia da seguire invece è quella di Warren Buffet, investire in azioni e dimenticare di averle per anni. Ora è chiaro che questa è un’estremizzazione, ma il senso è: investi in società o indici perché ritieni che questi renderanno bene da qui a tot anni. Poi periodicamente, almeno ogni 6 mesi, rivaluta le tue scelte per vedere se non è opportuno modificare qualcosa. Ma non rimanere incollato a uno schermo tutti i giorni a vedere come sono andate le tue azioni: se fosse così vuol dire che non hai un profilo per investire in azioni e quindi ricadrai nell’errore del parco buoi: vendere basso e acquistare alto.
Le banche tradizionali applicano troppi e alti costi per l’acquisto e la vendita di azioni ma anche di ETF. Con le banche online puoi risparmiare notevolmente sia sulle commissioni delle singole operazioni sia su diritti di custodia e altri balzelli.
La soluzione migliore è Conto Corrente Arancio in quanto quella più economica (non paghi nemmeno il bollo sul conto a certe condizioni semplici da raggiungere). Se ti interessa il trading (vale a dire fare frequenti operazioni) valuta Fineco o IwBank che hanno piattaforme di trading migliori rispetto a ING Direct (vedi anche la promozione per l'apertura di un conto Fineco).
Torna all’indice.
Le azioni hanno chiaramente un maggior rischio rispetto alle obbligazioni ma possono offrire anche maggiori opportunità . Si può facilmente capirlo se si considera cosa significa investire in obbligazioni o azioni. Se si compra un’obbligazione si diventa creditori della società , se si compra un’azione si diventa soci. E’ evidente che se la società va bene si guadagnerà di più come soci che come creditori, ma se le cose vanno male …
A fronte di maggiori opportunità e rischi, le azioni
richiedono anche una maggiore competenza e conoscenza. Sono infatti numerosi e diversi gli elementi da valutare.
Diversificazione portafoglio azionario
Per le azioni non solo vale il principio della diversificazione ma questo diventa indispensabile. Il problema è che per un investitore prudente la quota investita in azioni è marginale e riuscire a diversificare opportunamente non è semplice anche perché si rischia di acquistare numerosi micro lotti di azioni.Supponiamo che dopo aver investito su liquidità e obbligazionario ti rimangano 10.000 euro. Al massimo potresti investire in 4 titoli con quote da 2.500 con lo svantaggio però di alti costi per commissioni e senza aver raggiunto una vera diversificazione.
Se nel caso degli investimenti monetari e obbligazionari avevo sconsigliato il ricorso al risparmio gestito, nel caso delle azioni lo ritengo quindi spesso necessario. Tramite questo infatti è possibile, anche con capitali modesti, diversificare il proprio investimento azionario.
Ricordando però come spesso i fondi azionari non hanno nemmeno battuto il loro benchmark di riferimento (in genere l’indice di mercato) personalmente ritengo più conveniente investire in ETF azionari.
Gli ETF non fanno altro che replicare un indice o un paniere di titoli, per esempio l’indice azionario italiano o tedesco. Si acquistano come un’azione e si paga una commissione di gestione molto ridotta rispetto ai normali fondi comuni d’investimento.
Chiaramente poi se si ha fiducia in qualche società di gestione si può puntare anche sui Fondi (ricorda però che le performance del passato non sono una garanzia di guadagni futuri).
Affidiamoci quindi al risparmio gestito azionario. Ma su quale mercato? Il problema dell’investitore italiano è di puntare troppo sul mercato domestico. Ma in questo caso, a differenza che per le obbligazioni, consiglio di puntare soprattutto oltreconfine. Come abbiamo visto i mercati con le prospettive migliori sono gli Stati Uniti e i paesi emergenti. Ma investendo in questo modo ci si sottopone oltre al rischio azione anche al rischio valuta.
In base al capitale può comunque valer la pena investire su un ETF su indici azionari internazionali o per rimanere in Europa invece puntare a ETF su indici europei (in cui la Germania è preponderante).
Gli ETF sono il mezzo migliore per investire in azioni per un piccolo risparmiatore in quanto offrono il vantaggio della diversificazione del portafoglio del risparmio gestito ad un costo inferiore rispetto ai normali fondi comuni d’investimento.
Se vuoi investire sulle azioni dei mercati emergenti (Asia, Sud America, Est Europa) però ti consiglio di scegliere un fondo d’investimento, questo perché su tali mercati un gestore attivo può fare la differenza rispetto alla media di mercato (e quindi all’ETF). Nella scelta però non affidarti a quello proposto dalla tua banca. Se hai un conto online, soprattutto Fineco o IwBank, avrai una vasta offerta fra cui scegliere e tutti gli elementi per decidere: rendimenti passati, rischi assunti, strategie di investimento etc.
Per chi vuole acquistare i singoli titoli meglio i titoli ad alta capitalizzazione. Rimangono ancora sconsigliati quelli finanziari (saranno quelli soggetti a maggiore volatilità e quindi rischio nel 2011). In una situazione di ripresa lenta come l’attuale sono preferibili i titoli ciclici (legati alle materie prime) e industriali con una forte presenza nei paesi emergenti (in pratica quelli favoriti dall’export, visto che il mercato interno europeo non avrà una forte crescita).
Investimento a medio-lungo periodo
L’investimento azionario va sempre visto in una logica di medio-lungo periodo. E’ vero che un’azione (o gli ETF e i fondi) possono essere venduti in ogni momento, ma l’investimento a breve va lasciato ai traders che hanno tempo e competenze (non sempre) per seguire il mercato.Troppi risparmiatori guardano con ansia le quotazioni e poi finiscono per vendere sui minimi e acquistare ai massimi. La strategia da seguire invece è quella di Warren Buffet, investire in azioni e dimenticare di averle per anni. Ora è chiaro che questa è un’estremizzazione, ma il senso è: investi in società o indici perché ritieni che questi renderanno bene da qui a tot anni. Poi periodicamente, almeno ogni 6 mesi, rivaluta le tue scelte per vedere se non è opportuno modificare qualcosa. Ma non rimanere incollato a uno schermo tutti i giorni a vedere come sono andate le tue azioni: se fosse così vuol dire che non hai un profilo per investire in azioni e quindi ricadrai nell’errore del parco buoi: vendere basso e acquistare alto.
Commissioni bancarie e investimenti in azioni
L’ho già detto per le obbligazioni ma a maggior ragione lo ripeto qui visto che le operazioni su azioni hanno solitamente commissioni e costi di custodia superiori.Le banche tradizionali applicano troppi e alti costi per l’acquisto e la vendita di azioni ma anche di ETF. Con le banche online puoi risparmiare notevolmente sia sulle commissioni delle singole operazioni sia su diritti di custodia e altri balzelli.
La soluzione migliore è Conto Corrente Arancio in quanto quella più economica (non paghi nemmeno il bollo sul conto a certe condizioni semplici da raggiungere). Se ti interessa il trading (vale a dire fare frequenti operazioni) valuta Fineco o IwBank che hanno piattaforme di trading migliori rispetto a ING Direct (vedi anche la promozione per l'apertura di un conto Fineco).
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Continuo a seguirti.....continua cosi.....
RispondiEliminaVolevo chiedere secondo la tua opinione ( dopo comunque avrò io la decisione finale ) ho fatto c. c. arancio è visto che propongono ( se non mi sbaglio ) solo fondi loro, cosa ne pensi di questi fondi? ho gia un pò di esperienza ( poca )di fondi come per esempio raiffeisen eurasia....sto valutando la cosa oppure lascio perdere ?
Luca,
RispondiEliminacon c.c.arancio hai a disposizione i fondi ing e quelli di dws e state street.
Ma soprattutto puoi operare con il trading sugli etf (se vuoi saperne di più sugli etf clicca sul link che trovi nell'articolo).
I fondi di ING non li conosco, non sono sicuramente tra i più noti ma questo non vuol dire nulla.
Valuta i costi e l'andamento storico, e quindi scegli se non vale la pena prendere un ETF (la mia scelta sarebbe per quest'ultimi, ma dipende anche su che settore vuoi puntare).
Se vuoi confrontare fondi e etf oltre alle info che dovresti avere direttamente su cc arancio, puoi usare i siti di morningstar o bluerating.