Aprire un fondo pensione a favore dei figli, fin dai primi giorni di vita, può sembrare una scelta insolita. Eppure, sempre più genitori si chiedono se abbia senso avviare un piano di risparmio previdenziale in anticipo, approfittando dei benefici fiscali e della forza dell’accumulazione nel tempo.
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Un piano lungimirante
Chi versa in un fondo pensione sa che il principale vantaggio è la capitalizzazione di lungo periodo. Se un genitore decide di iscrivere il figlio a un fondo sin dalla nascita, a 20, 30 o 40 anni di distanza quel capitale potrà essere cresciuto in modo significativo, proprio grazie agli interessi composti e all’orizzonte temporale molto ampio.
Inoltre, una volta adulto, il figlio potrà continuare i versamenti in autonomia, beneficiando del “tesoretto” già costruito e ampliandolo con i propri redditi da lavoro.
Deduzione fiscale: come funziona
Dal punto di vista fiscale, la normativa italiana (Dlgs 252/2005, art. 8, comma 4) è chiara: i contributi versati dal genitore a favore di un figlio fiscalmente a carico sono deducibili dal reddito complessivo, entro il limite annuo di 5.164,57 euro.
Il tetto riguarda il totale dei versamenti, quindi sia quelli effettuati dal genitore per sé stesso sia quelli versati a favore del figlio a carico. In pratica, se un genitore versa 3.000 euro al proprio fondo e 2.000 euro a quello del figlio, potrà dedurre complessivamente 5.000 euro.
Un aspetto importante: i contributi che non trovano capienza nella deduzione fiscale non vengono persi. È necessario però comunicarlo al fondo pensione entro il 31 dicembre dell’anno successivo, così che al momento del riscatto non vengano nuovamente tassati.
I vantaggi per il figlio
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Capitale accumulato negli anni: partire da neonati significa avere 60-70 anni di accumulo davanti.
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Gestione flessibile: una volta cresciuto, il figlio potrà modificare il profilo di investimento, continuare a versare o riscattare in base alle regole di legge.
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Benefici fiscali futuri: anche il figlio, diventando contribuente, potrà usufruire delle deduzioni sui versamenti effettuati da sé stesso.
Le cautele da considerare
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Orizzonte temporale lungo: il capitale rimane vincolato, con possibilità di riscatti solo in particolari casi (spese sanitarie gravi, acquisto o ristrutturazione prima casa, disoccupazione prolungata).
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Scelta della linea di investimento: trattandosi di un periodo lungo, spesso conviene iniziare con comparti più dinamici (azionari o bilanciati), ma serve monitoraggio.
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Coerenza con il budget familiare: prima di vincolare somme su un fondo pensione per il figlio, è bene avere in ordine la propria pianificazione finanziaria.
Quanto può crescere un fondo pensione aperto per un figlio?
Facciamo un esempio semplificato (al netto di costi e tassazione, e con rendimenti ipotetici).
Ipotesi di base:
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Versamenti: 1.000 € all’anno dal momento della nascita fino ai 18 anni (totale 18.000 €).
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Dopo i 18 anni, il capitale resta investito senza ulteriori versamenti.
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Rendimenti medi annui ipotizzati: 2%, 4% e 6%.
Scenari a confronto
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Alla maggiore età (18 anni):
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Con rendimento 2%: circa 21.000 €
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Con rendimento 4%: circa 25.000 €
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Con rendimento 6%: circa 30.000 €
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A 40 anni di età (dopo altri 22 anni di accumulo senza versamenti):
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Con rendimento 2%: circa 34.000 €
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Con rendimento 4%: circa 60.000 €
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Con rendimento 6%: oltre 110.000 €
Cosa significa
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Piccoli versamenti costanti, iniziati presto, possono trasformarsi in cifre molto rilevanti grazie agli interessi composti.
Il tempo è la vera forza di questo strumento: un figlio che parte con un capitale previdenziale già pronto avrà un enorme vantaggio quando entrerà nel mondo del lavoro.
Versare a un fondo pensione intestato al figlio è una scelta di grande lungimiranza. Si tratta di un regalo che va oltre il semplice risparmio: è un investimento nel tempo, che sfrutta i vantaggi fiscali oggi e garantisce un capitale domani.
Tuttavia, è bene ricordare che non è uno strumento “liquido” e che va inserito in un progetto più ampio di gestione del patrimonio familiare. Per i genitori che desiderano offrire ai propri figli una base solida per il futuro, può rappresentare una delle soluzioni più efficaci. “Le 90 Domande Sui Fondi Pensione”.
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