Perché la donazione può essere rischiosa?
Il problema nasce dal fatto che la donazione può ledere i diritti dei cosiddetti legittimari: coniuge, unito civilmente, figli e, in mancanza di questi, i genitori del donante. Questi soggetti hanno diritto a una quota minima dell’eredità , stabilita dal Codice civile (articolo 536 e seguenti).
Se la donazione effettuata in vita dal donante ha ridotto o compromesso questa quota, i legittimari possono, dopo la morte del donante, esercitare:
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l’azione di riduzione (artt. 553 e seguenti c.c.), per far dichiarare inefficaci le disposizioni che hanno leso i loro diritti;
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l’azione di restituzione (art. 563 c.c.), che consente di recuperare i beni donati anche se sono già stati venduti a terzi.
Di conseguenza, chi acquista un immobile da un donatario rischia che, a seguito di una causa intentata dai legittimari, l’acquisto venga messo in discussione e il bene debba essere restituito.
Quando l’acquisto diventa sicuro
Il rischio non è infinito, ma si estingue con il passare del tempo o in presenza di determinate condizioni:
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Decorso del termine di 20 anni dalla trascrizione della donazione nei registri immobiliari: oltre questo limite, l’azione di restituzione non è più esperibile.
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Decorso del termine di 10 anni dall’apertura della successione del donante: anche in questo caso si estingue il diritto dei legittimari di agire.
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Rinuncia all’azione di riduzione: i legittimari, dopo la morte del donante, possono rinunciare formalmente a contestare la donazione con un atto notarile.
Rimedi per l’acquirente
Per tutelarsi, l’acquirente ha a disposizione diversi strumenti:
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Polizza assicurativa: esistono prodotti assicurativi specifici che coprono i rischi derivanti da azioni di riduzione e restituzione. Se fai un mutuo la stessa banca te li dovrebbe imporre.
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Garanzie contrattuali: è possibile inserire nell’atto di compravendita clausole a tutela dell’acquirente, come obblighi di manleva a carico del venditore.
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Accordi con i legittimari: in alcuni casi, si può ottenere la rinuncia preventiva (dopo la morte del donante) da parte degli eredi legittimari.
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Attenta due diligence: tramite il notaio e consulenti legali è fondamentale verificare la storia dell’immobile e la situazione familiare del donante.
Conclusioni
Acquistare una casa proveniente da donazione non è impossibile, ma comporta rischi specifici che non vanno sottovalutati. L’acquirente deve essere consapevole che, fino alla stabilizzazione dell’acquisto, i legittimari del donante potrebbero agire in giudizio per recuperare il bene.
Con le dovute cautele – assicurative, contrattuali e giuridiche – è però possibile ridurre o azzerare questi rischi e procedere all’acquisto con maggiore serenità .
Se richiedi un mutuo la banca potrebbe richiederti la polizza donazione, alcune banche invece potrebbero negare il finanziamento. Per tutti i dubbi leggi la Guida al Mutuo.
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