Banca del Rispamio

Utili consigli per risparmiare in banca

07/07/25

Conti Correnti 2025: i Costi Aumentano. È Ora di Guardarsi Intorno!

Se pensavi che il tuo conto corrente fosse un costo fisso e immutabile, o peggio, "gratuito", preparati a ricrederti. Un'indagine recente di Altroconsumo, aggiornata a giugno 2025, svela una realtà che non farà piacere a molti: i costi dei conti correnti, anche quelli online, sono in netto aumento. E la cosa peggiore è che spesso non ce ne accorgiamo finché non è troppo tardi. 

Non è un caso poi che i clienti più fedeli siano paradossalmente quelli che pagano di più. Subiscono i vari aumenti, ma non cambiano come succede per es. nella telefonia dove alla fine si risparmia solo qualche euro al mese. 

  

Il Paradosso Digitale: Bonifici Gratis, Ma il Conto è Più Caro

Per anni ci hanno detto che il digitale avrebbe abbattuto i costi bancari. E in parte è vero: i bonifici, anche quelli istantanei, costano sempre meno, e prelevare da ATM di altre banche è diventato più conveniente. Ma c'è un rovescio della medaglia. L'Indicatore dei Costi Complessivi (ICC), lo strumento di Banca d'Italia che stima i costi annuali di un conto, mostra un quadro preoccupante.

Nel 2025, i conti online con operatività media sono diventati più cari rispetto all'anno precedente. Per i giovani, l'aumento è del 17%, per le famiglie del 21% e per i pensionati addirittura del 23%!

 

Com'è possibile? Semplice: mentre alcune operazioni si sono effettivamente abbassate, le spese fisse sono lievitate. Parliamo di canoni mensili e costi delle carte di pagamento. Ad esempio, Widiba ha alzato il canone annuo da 36 a 54 euro, BBVA ha introdotto un canone per la carta di credito, e anche banche come Mediolanum e Hello Bank! hanno ritoccato al rialzo i costi delle carte.

Il risultato? Un conto pubblicizzato come "gratuito" può arrivare a costare oltre 70 euro l'anno, e se aggiungiamo le operazioni quotidiane, la spesa totale può superare rapidamente ogni previsione.

 

Il "Mito" delle Neobanche e la Realtà dei Costi

Le neobanche, totalmente digitali e senza filiali, sono spesso percepite come la soluzione definitiva per un conto a costo zero. Ma anche qui, i dati di Altroconsumo ci invitano alla cautela.

Prendiamo Isybank, la banca digitale di Intesa Sanpaolo. Per una famiglia con operatività media, l'ICC annuo è di 101,60 euro, e per un pensionato 106,50 euro. Solo i giovani ne beneficiano appieno con canone e imposta di bollo azzerati fino ai 35 anni. Certo, Isybank offre anche una carta di credito inclusa, cosa non comune tra le neobanche, ma questo incide sull'ICC finale.

 

Conti Tradizionali: Stabilità Apparente e Inganni Nascosti

E i conti "tradizionali", quelli con sportello? Qui la situazione è più variegata. L'ICC sembra calare per famiglie e pensionati, ma attenzione: il diavolo si nasconde nei dettagli.

Un caso emblematico è UniCredit con il conto Genius, che mostra un crollo dell'ICC. Ma non è un vero risparmio: il calo dipende da un cambiamento nei criteri di calcolo che ora escludono le operazioni effettuate allo sportello. Quindi, se sei tra chi ama ancora il contatto diretto con l'operatore, i costi rimangono gli stessi.

 

Ci sono banche come Poste Italiane e Crédit Agricole che cercano di fidelizzare con sconti sul canone, legati però a condizioni come l'accredito di stipendi elevati o la sottoscrizione di altri prodotti. Altre, come Monte dei Paschi di Siena e BPER, hanno optato per aumenti netti dei costi fissi e delle singole operazioni. Una famiglia con operatività media, in questo scenario, può arrivare a spendere oltre 220 euro all'anno solo per il conto corrente.

 

costo conto pensionati

costo conto per famiglie

conti correnti giovani

 

È Tempo di Agire: Guarda Oltre la Tua Banca!

La morale è chiara: in un panorama bancario in continua evoluzione, la fedeltà non paga sempre. Anzi, spesso ti costa cara. È fondamentale smettere di dare per scontato il costo del tuo conto corrente e iniziare a essere un consumatore attivo e informato.

 

Cosa puoi fare?

  1. Controlla il tuo ICC: Il tuo estratto conto annuale riporta l'Indicatore dei Costi Complessivi. Confrontalo con le stime di Altroconsumo e altri servizi online.

  2. Rivedi le tue abitudini: Se usi spesso il bancomat di altre banche o fai molti bonifici istantanei, cerca conti che offrano queste operazioni a costo ridotto o illimitato. Se usi poco lo sportello, un conto online potrebbe essere più adatto, ma sempre valutando i costi fissi.

  3. Non farti ingannare dalle "offerte a costo zero": Leggi attentamente tutte le condizioni contrattuali. Spesso, il "gratis" nasconde canoni annuali per le carte, costi per operazioni specifiche o limiti di operatività che, superati, fanno scattare le commissioni.

  4. Confronta, confronta, confronta! Esistono numerosi comparatori online e siti che ti permettono di confrontare le offerte di diverse banche. Non aver paura di cambiare! Il mercato è dinamico e ci sono sempre nuove opportunità.

  5. Parla con la tua banca, ma sii critico: Prima di cambiare, potresti provare a negoziare con la tua banca attuale. Ma non accettare passivamente ogni aumento.

 

Il tuo denaro è prezioso. Non lasciarlo "dormire" in un conto corrente che ti sta costando più del dovuto. È ora di guardarsi intorno, cambiare banca se necessario e scegliere la soluzione che meglio si adatta alle tue esigenze reali, e non a quelle che la banca vuole farti credere.

E tu, hai già fatto il check-up del tuo conto corrente? Quali sorprese hai scoperto? Condividi la tua esperienza nei commenti!  Se sei alla ricerca di un conto, comunque agganciato a una banca fisica, ti segnalo il conto di Credit Agricole, con promozione buoni Amazon e tasso sul deposito fino al 3%. Vedi qui la promo.

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