Negli ultimi tempi si sta assistendo a un lieve aumento dei tassi di interesse sui mutui, un fenomeno che merita attenzione per chiunque stia pensando di acquistare casa o abbia un mutuo in corso. Secondo l'ultimo rapporto mensile dell'Abi (Associazione Bancaria Italiana), a febbraio 2025 il tasso medio sui nuovi mutui è salito al 3,17%, registrando un incremento rispetto al 3,12% di gennaio 2025.
Questo dato segna un'inversione di tendenza rispetto al calo registrato a gennaio, quando il tasso era sceso al 3,09% (dato riportato in un articolo citato dall'Abi). Se si guarda più indietro, a dicembre 2023, il tasso medio sui nuovi mutui si attestava a un più elevato 4,42%, evidenziando una diminuzione complessiva nel periodo considerato, nonostante il recente rialzo.
(a fianco immagine di copertina della Guida al Mutuo aggiornata al 2025).
Gianfranco Torriero, vice direttore generale vicario dell’Abi, ha fornito una possibile spiegazione per questo andamento. Mentre i tassi a breve termine diminuiscono in linea con i tassi di policy della Banca Centrale Europea (BCE), si osservano "segnali di lieve rialzo" sui tassi a medio e lungo termine. Questo cambiamento è attribuito a fattori "determinati da andamenti geopolitici" che stanno influenzando i tassi di mercato. In particolare, l'Irs (Interest Rate Swap) a dieci anni, un tasso di riferimento molto utilizzato per i mutui, ai primi di marzo viaggiava al 2,64%, in aumento rispetto al minimo del 2,23% di dicembre.
I dati più recenti sui tassi di mercato confermano questa tendenza al rialzo per le scadenze più lunghe. Nei primi 13 giorni di marzo 2025, l'Irs a 10 anni è stato in media del 2,64%, in aumento di 25 punti base rispetto alla media di febbraio (2,39%). Anche il tasso lordo dei Btp a 10 anni ha registrato un incremento, attestandosi in media al 3,84% a marzo, in crescita di 32 punti base rispetto al 3,52% di febbraio. Al contrario, il tasso Euribor a 3 mesi è rimasto stabile al 2,52%, coerentemente con quanto affermato da Torriero riguardo alla diminuzione dei tassi a breve termine. Il tasso lordo dei Bot a sei mesi è invece diminuito leggermente, attestandosi al 2,32% a marzo, in calo di 9 punti base rispetto a febbraio (2,41%).
È importante notare che l'andamento dei tassi sui mutui è influenzato da diversi fattori, tra cui le politiche monetarie della BCE, le condizioni economiche generali e, come evidenziato dall'Abi, anche le tensioni geopolitiche che possono impattare sulla percezione del rischio e quindi sui tassi di mercato.
In sintesi, sebbene nel corso del 2024 e nei primi mesi del 2025 si sia osservata una generale diminuzione dei tassi sui mutui rispetto ai picchi precedenti, i dati più recenti di febbraio e i primi giorni di marzo 2025 segnalano un lieve rialzo, in particolare per i tassi a medio e lungo termine, a causa delle dinamiche geopolitiche che influenzano i mercati finanziari. Chi sta valutando l'accensione di un mutuo o la sua rinegoziazione dovrebbe tenere in considerazione questa evoluzione del mercato. Per la scelta del mutuo ti invito a leggere la Guida al Mutuo aggiornata al 2025.
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