Le criptovalute come Bitcoin e Ethereum sono state assoggettate a regolamentazione e tassazione già dal 2024. Nella legge di bilancio del 2025 sono previste ulteriori novità . Vediamole insieme vista la confusione e le continue modifiche.
Inizialmente infatti si era molto discusso dell'aumento della tassazione dei guadagni su criptovalute portato al 42%. Un'aliquota di molto superiore a quella attuale del 26% che è anche l'aliquota che si applica agli altri investimenti come azioni, obbligazioni (eccetto i titoli di stato al 12,5%), certificati etc.
Alla fine si è raggiunto un compromesso di buon senso. Per il nuovo anno infatti verrà mantenuta l'aliquota del 26% e eliminata la strana soglia di esenzione di 2.000 euro. Dico strana perché non ne capivo il senso ed era un'esenzione prevista solo per le criptovalute. In tal modo le minusvalenze fino a 2.000 euro non erano tassate, il che francamente non aveva senso, al di là che fosse una norma a favore dell'investitore. Nel 2026 l'aliquota sarà aumentata al 33%, quindi inferiore al 42% inizialmente previsto.
Rivalutazione al 1 gennaio 2025
Intanto si apre alla possibilità di ottenere una rivalutazione
pagando anticipatamente le tasse sulle plusvalenze non realizzate con
un'aliquota di favore. Chiaro che l'intento è di incassare subito, ma va
molto a favore anche dei risparmiatori che potranno pagare molto meno
sui guadagni ottenuti anche solo quest'anno che non sono indiffirenti.
In pratica chi detiene criptovaluta potrà decidere di pagare l'imposta sulle plusvalenze maturate ma non ancora realizzate al 31 dicembre 2024 pagando un'impsota sostitutiva del 18%. Il valore di carico di queste criptovalute verrano così ricalcolate al 1° gennaio 2025 e le future plusvalenze (tassate come visto con aliquote superiori) o minusvalenze saranno calcolate sulla base di questo valore. Come già previsto per il 2023,il valore rideterminato come costo d’acquisto non consente il realizzo di minusvalenze.
Chiarisco con un esempio facile. Supponiamo di aver in carico un bitcoin acquistato a 60.000 euro. Al 31 dicembre questo vale 110.000 euro con un guadagno (plusvalenza) di 50.000. Posso decidere di rivalutare il valore della mia posizione a 110.000 pagando subito la plusvalenza, ma solo al 18%, quindi 9.000 euro.
Supponiamo che venda poi il mio bitcoin nel corso del 2025 a 120.000 euro. In tal caso pagherei un'ulteriore 26% ma solo sulla plusvalenza originatasi dal 1° gennaio quindi 10.000 euro, vale a dire 2.600 euro. In totale pagherei quindi 11. 600 euro. Se invece non aderissi a questa possibilità di rivalutazione, pagherei il 26% su tutti i 60.000 euro guadagnati, pari a 15.600. Un bel risparmio quindi che visto l'andamento in crescita delle criptovalute nel corso del 2024 consiglia di aderire a questa possibilità .
La legge finanziaria non è ancora approvata, come di consueto lo sarà entro gli ultimi giorni dell'anno. La possibilità di rivalutazione sarà comunicata dagli intermediari a inizio anno quando i dettagli saranno più precisi. Intanto preparati subito registrando il valore attuale di acquisto e quello al 31-12, per saper poi come agire.
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