Su Banca del Risparmio insisto spesso sul fatto che sia meglio investire tramite Etf rispetto ai fondi di investimento tipicamente proposti in banca o dal promotore finanziario. In proposito ci sono ormai decine di ricerche italiane che dimostrano come pure nei settori in cui la gestione attiva dei fondi potrebbe esser vantaggiosa (es. azioni emergenti) gli Etf si dimostrino vincenti sia in fatto di rendimento sia di rischio sostenuto.
I fondi passivi ormai hanno superato quelli attivi in paesi finanziariamente evoluti come gli Stati Uniti. In Italia, nonostante la forte e veloce crescita, gli Etf rimangono ancora la scelta di una minoranza di investitori. La causa è sia l'ignoranza e la scarsa educazione finanziaria dei risparmiatori sia la prevalenza di venditori interessati a proporre i prodotti della casa in una logica di mercato chiusa.
In questo articolo riporto a ulteriore dimostrazione l'analisi di NoRisk sui fondi azionari Value pubblicata sul Sole 24 Ore.
La strategia di investimento nei titoli "value" comporta la selezione di società che presentano modelli di business sostanzialmente stabili, con una crescita dei fondamentali non straordinaria ma un quadro valutativo contenuto rispetto al mercato complessivo.
Negli ultimi tre anni, questa strategia ha ottenuto risultati peggiori rispetto all'indice a capitalizzazione, tendenza amplificatasi nelle ultime settimane, quando il comparto tecnologico ha trainato il mercato azionario. Investire nella strategia "value" comporta infatti il sottopeso dei settori ad elevata crescita e il sovrappeso di quelli "maturi".
Un'analisi sui fondi azionari internazionali "value" ha evidenziato che solo 24 fondi su 82 (29%) hanno ottenuto un rendimento maggiore dell'ETF comparabile, scesi a 23 fondi (28%) considerando la performance corretta per il livello di rischio. Considerando anche la continuità dei risultati, solo 19 fondi (23%) hanno superato il benchmark. Il fondo più performante considerando il rischio è apparso Julius Baer Equity Fund Special Value Usd Bh Hedged, mentre un altro fondo brillante è stato MFS Meridian Contrarian Value I1 Usd. Il fondo che ha raccolto più masse è stato Robeco BP Global Premium, promosso però solo nelle classi meno onerose.
Nel complesso, i fondi più rischiosi hanno faticato a ottenere performance adeguate, sebbene vi siano alcune eccezioni. Nella categoria sono presenti alcuni fondi gestiti da case italiane, nessuno dei quali risultato consigliabile ai risparmiatori, con l'eccezione di Anima Valore Globale A. I gestori domestici hanno evidenziato commissioni medie più elevate rispetto alla media di mercato. Peccato che questi gestori domestici sono pure quelli che fanno capo alle principali banche e reti italiane e pertanto i più diffusi tra i risparmiatori.
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