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19/04/24

Btp in successione: l'applicazione del capital gain

tassazione Btp

La tassazione dei titoli derivanti da successione è un argomento complesso. Rispondo a un lettore che indicava un errore in un precedente articolo (in realtà ripreso dall'esperto del Sole 24 Ore) per fare alcune precisazioni in proposito. 

Quesito

A differenza di quanto riportato, non è corretto affermare che, in caso di successione con i titoli di Stato, si possa evitare l'applicazione del capital gain. Nella realtà, l'erede eredita i titoli a un prezzo determinato dalla data del decesso, e se questo valore è inferiore a 100 (il prezzo di rimborso), l'imposta viene applicata. Pertanto, è consigliabile investire parte del patrimonio in polizze di ramo primo, che sono esenti da questo tipo di tassazione.

Risposta

Quando si verifica il decesso del titolare del deposito titoli, si interrompe un rapporto e ne inizia un altro a vantaggio degli eredi. Le eventuali plusvalenze che si sono accumulate nel rapporto interrotto non sono soggette a tassazione, ad eccezione dei fondi comuni, poiché la morte non è considerata un evento che comporta l'imposizione di capital gain. 

Gli eredi ricevono i titoli al loro valore normale alla data di apertura della successione, eventualmente aumentato dell'imposta corrispondente, se applicabile. Sulla base di questo valore, vengono calcolate le imposte sui futuri capital gain. 

 

Per quanto riguarda le polizze, l'esenzione dall'imposta di successione riguarda l'intero capitale liquidato. Tuttavia, per le imposte dirette, i redditi di capitale inclusi nei capitali pagati dall'assicurazione in caso di decesso sono esenti solo se derivano dai premi pagati per coprire il "rischio demografico", che è una componente limitata nelle polizze con contenuto finanziario predominante.

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