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02/01/24

Investire nel 2024 - rimbalzo per Btp e obbligazioni?

Negli ultimi due mesi le quotazioni dei Btp e in generale delle obbligazioni sono cresciute velocemente. Prendiamo il Btp a 10 anni, solo a metà ottobre aveva un rendimento vicino al 5%. Mercoledì 27 dicembre 2023 questo era sceso a 3,47%, un valore che ci riporta all’agosto del 2022. 

 

rendimenti btp 2024

 

Lo stesso si può dire per gli altri titoli obbligazionari. Il Bund di pari durata è tornato sotto il 2% toccando l’1,89%. Intanto anche lo spread Btp Bund è sceso ai minimi degli ultimi due anni, da circa 210 punti del 9 ottobre scorso siamo passati ai 157 del 27 dicembre. 

Il motivo di questo calo nei rendimenti è noto, le aspettative del mercato prevedono un taglio dei tassi di interesse da parte di Bce e Fed nel 2024, visto che l’inflazione sembra tornare sotto controllo e prossimo al target del 2% fissato dalla Bce. A novembre l’inflazione europea è scesa al 2,4%, quella italiana addirittura allo 0,7%.

La Bce però si mostra ancora prudente rilevando come si aspetti una ripresa del tasso di inflazione nei primi mesi del 2024, che poi calerà al 2,7% nel 2024, al 2,1% nel 2025 e finalmente all’1,9% nel 2026.

 

Se quindi non ci sono dubbi che nel prossimo anno vedremo un taglio dei tassi, le aspettative divergono sulle dimensioni di questo taglio. A sentire la Bce non ci saranno prima del secondo semestre e questo porterebbe a pensare al massimo a due tagli, nell’ordine totale quindi dello 0,50-0,75%.

Ma è evidente dal crollo dei rendimenti obbligazionari che il mercato si attende di più. Il calo infatti incorpora addirittura 5-6 tagli. Goldman Sachs ipotizza per l’eurozona un costo del denaro intorno al 2,25% per la fine del 2024 (dal 4,5% attuale), e negli Stati Uniti i tassi potrebbe passare dall’attuale 5,25-5,5% al 3%.


Realistico? O forse troppo utopistico come inizia a pensare qualcuno? Negli ultimi due giorni del 2023 abbiamo infatti visto un’inversione di tendenza che ha riportato il rendimento del Btp decennale al 3,66%. Nulla di eclatante ma si evidenzia come ora il mercato rimarrà probabilmente più guardingo e in attesa.

Le aspettative di un intervento sui tassi da parte della Bce guidano le scelte degli investitori per questo ora è difficile ipotizzare che altri importanti guadagni in conto capitale siano realizzabili entro breve tempo. Il mercato adesso aspetta il taglio effettivo dei tassi da Fed e Bce. E nel frattempo potremmo assistere a un po’ di volatilità con recupero dei rendimenti.


Da cassettista si può comunque acquistare ancora i Btp, consapevoli che nel medio termine si potranno ottenere buoni ritorni anche se magari nel breve si avranno perdite in conto capitale.

Ma c’è un altro strumento che risulta ora più interessante. Rimangono infatti meno volatili e quindi ancora alti i rendimenti dei conti deposito. Qualche banca ha già iniziato i tagli, probabile che in questo scenario ben presto ci saranno altre riduzioni. Per questo per ora risultano molto convenienti i conti deposito che offrono oltre il 5%, rendimenti superiori a quelli dei Btp, anche considerando la tassazione. In attesa di pubblicare un aggiornamento, ti rimando al mio ultimo articolo sui tassi dei conti deposito.

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