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08/09/23

Tassazione e regolamentazione criptovalute

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Il rapido sviluppo delle criptovalute rende sempre più necessario regolamentarne i vari aspetti. In Italia solo con la legge di bilancio di dicembre 2022 abbiamo avuto una prima regolamentazione che riguarda in particolare la tassazione. Trovi tutti i dettagli nella guida Tassazione Bitcoin e Cripto 2023. Poco prima era invece stato istituito l’apposito albo presso l’Oam dove tutti gli operatori del settore devono ora registrarsi per esser autorizzati a operare nel paese.

Anche se la Legge italiana richiede ancora diversi chiarimenti che dovranno arrivare dall’Agenzia delle Entrate al fine di esser pronti per la prossima dichiarazione dei redditi, l’Italia è uno dei paesi che oggi si trova avanti rispetto ad altre realtà dove il settore è ancora allo sbando. In Europa intanto va avanti la Direttiva Micarche ha stabilito i criteri guida per identificare le varie forme di attività in criptovalute, a fronte dei vari scandali e fallimenti che hanno contraddistinto gli ultimi 2 anni.

Ora si sta muovendo anche il Fsb, su mandato dei paesi del G20, al fine di avere un framework normativo e di vigilanza globale per le attività di cripto asset, sulla base di una semplice regola di base: “Stessa attività, stesso rischio, stessa regolamentazione”.

Gli interventi dell’Fsb si rivolgono agli Stati raccomandando innanzitutto di dare poteri ad autorità di vigilanza nazionali, di adottare un quadro normativo completo, di favorire l’operatività transfrontaliera, di obbligare gli operatori ad avere una governance e strumenti di risk management adeguati.

Un altro aspetto importante, similare a quanto fatto dalla Commissione Europea, è l’obbliog per soggetti che prestano servizi nel settore delle criptoattività di registrare i dati delle transazioni e di reporting dei dati e l’obbligo di disclosure verso le autorità di vigilanza. L’idea è quella di regolamentare tutto il mondo delle attività digitali di carattere finanziario. Volatilità e vulnerabilità di queste monete virtuali possono minare i patrimoni e la fiducia degli investitori.

La vicenda di Ftx ha reso ancora più evidente la necessità di una supervisione sulle cripto attività. Non essendo soggetti ai controlli di un’autorità centralizzata non sono tenuti ad obblighi di rendicontazione come previsto per altre entità, con il rischio di malversazioni. L’Fsb ha dato due tipi di raccomandazioni: ai cryptoasset tradizionali, quelli maggiormente rischiosi e agli stablecoin, ovvero quelli che in qualche modo promettono di essere più stabili perché sono collegati ad asset reali o qualcuno ne garantisce il valore. Mentre dei primi la rischiosità è un fatto noto, i secondi possono dare un’illusione di stabilità maggiore.

Proprio gli Stati Uniti stanno recuperando e lavorando per dare un set di regolamentazioni al settore dei digital asset, che porterà un gran beneficio e pulizia ad un settore dove ancora ci sono soggetti che cercano di frodare le persone per carenza di regole. Per quanto riguarda l’Italia ti rimando alla  guida Tassazione Bitcoin e Cripto 2023.

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