Utili record nel 2022 per le banche italiane. I primi 5 istituti hanno ottenuto utili per 12,8 miliardi, +66% rispetto al 2021. Allargando il panorama alle prime 9 banche si superano i 14 miliardi con un +58%.
I motivi della crescita delle banche
Dietro la forte accelerazione degli utili del settore c’è un evidente motivo: il margine di interesse cresciuto grazie all’aumento dei tassi di interessi di mercato spinti dalla BCE. Se negli ultimi anni le banche hanno contato soprattutto sul margine da commissione, in particolare da quelle su investimenti e assicurazioni, quest’anno si è tornati a una crescita più tradizionale. La crescita dei tasssi amplia in termini assoluti il margine per le banche. Per quelle italiane ancor di più visto che i tassi sugli impieghi sono aumentati molto di più di quelli della raccolta.
Si può infatti facilmente notare come gli aumenti dei tassi visto sui conti deposito non abbia riguardato le principali banche tradizionali che offrono ancora conti correnti con zero interesse. Il paradosso è che solo un anno fa si parlava di interessi negativi sui depositi in banca. Oggi invece i depositi “abbandonati” dagli italiani sui conti sono una manna per le banche che non spendono quasi un euro per averli e possono impiegarli con rendimenti molto più alti. In termini di interessi netti, nel 2022 le banche domestiche hanno raccolto il 20% in più di quanto fatto nel 2021, raggiungendo quota 29 miliardi. Solo nel quarto trimestre l’incremento è stato del 32% sul trimestre precedente, a quota 8,8 miliardi.
Se il margine da commissioni è stato alimentato da molti clienti che hanno investito con poca oculatezza nei fondi di investimento e nelle polizze proposte dal gestore bancario, il margine da interessi ha goduto invece della passività di molti risparmiatori che trascurano l’importanza della gestione dei risparmi tanto sudati con il lavoro e la rinuncia al consumo.
Ma ora più che mai lasciare i soldi sul conto corrente, salvo quelli che servono per una gestione ordinaria o qualche spesa straordinaria già in vista, è una perdita secca di fronte all’inflazione salita oltre il 10%. Considerando che ci sono valide alternative dove si possono ottenere interessi nell’ordine del 4% senza troppi rischi, a partire dai conti deposito (qui ho riportato la lista dei rendimenti dei conti deposito) ai titoli di Stato. Anche i Btp a 2-3 anni offrono infatti rendimenti interessanti oltre il 3% con la tassazione agevolata.
In generale è utile aumentare la propria educazione finanziaria, qui ti avevo proposto qualche libro per imparare a investire.
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