L'Etf Vanguard Life Strategy è un fondo bilanciato passivo lanciato pochi anni fa in Italia ma con estremo successo visto che ha in gestione oltre mezzo miliardo di euro. Elogiato da tanti investitori che seguono le strategie di Lazy Portfolio (una forma di investimento in cui si costruisce un portafoglio di asset che poi viene modificato il meno possibile) questo ETF ha però nel 2022 portato a perdite pesanti nell'ordine del 13-14%. Vediamo il perché ma soprattutto i pro e i contro di questo strumento.
Vantaggi Etf Life Strategy
- Diversificazione. E' un prodotto che consente di ottenere un'altissima diversificazione sia sui mercati azionari che obbligazionari. Con un solo strumento finanziario si può di fatto costruire un portafoglio ben diversificato, escludendo solo assett non sempre considerati dagli investitori come oro e immobili
- Flessibilità alle esigenze e agli orizzonti temporali dell'investitore. Ci sono 4 tipologie di questo ETF, in cui in pratica la quota azionaria varia (compensata ovviamente da quella obbligazionaria) tra il 20-40-60 e 80%. In questo modo si può scegliere l'asset allocation ideale per il proprio profilo di rischio e orizzonte temporale. Es. avvicinandoci alla pensione sarà normale propendere per uno strumento più prudente con solo il 20% azionario, mentre un giovane potrà partire con l'80% o anche il 60% se più avverso al rischio.
- Bilanciamento. Il bilanciamento tra obbligazioni e azioni consente in genere di ridurre i rischi grazie alla decorrelazione dei due strumenti.
- Convenienza. Come tutti gli Etf ha costi bassi, ma il LS eccelle ulteriormente, con un TER annuo (il TER è l'indicatore che comprende tutti i costi di un fondo) dello 0,25%
- Semplicità (totalmente passivo). L'Etf è un prodotto per sua natura passivo. Ma se si sceglie di costruire un portafoglio con più ETF, occorre periodicamente ribilanciare le componenti per tenere conto dell'andamento del mercato per mantenere l'asset allocation iniziale. Il Life Strategy viene periodicamente ribilanciato, è perfetto quindi per chi vuole il minimo impegno di tempo e studio. Ricordo comunque che proprio in virtù di quanto detto sopra (cambiamenti di età , orizzonte temporale e rischio) anche i Vanguard LifeStrategy dovrebbero essere rivisti periodicamente scegliendo tra le 4 tipologie.
E' quindi un prodotto ottimo per l’investitore “fai da te” che non vuole complicazioni.
Andamento nel 2022
Ma perché nonostante tutti questi pregi il LS ha perso nel 2022? In realtà già da tempo l'asset allocation divisa semplicemente tra azioni e obbligazioni (il 60-40 è il portafoglio lazy più storico) è criticata. I tempi e soprattutto i mercati sono molto cambiati, rispetto a quando fu definito il principio lazy, che considerava tra l'altro solo il mercato americano e quindi va adattato per un investitore europeo.
Il crollo del 2022 era in parte prevedibile. E qui sta il guaio: molti investitori si sono seduti convinti dai pro dello strumento senza prestare attenzione ai segnali d'allarme. Quali sono stati i motivi dello scarso rendimento del 2022? Solitamente un prodotto bilanciato ha nella componente obbligazionaria un'ancora di salvezza quando i mercati scendono. Nel 2022 le azioni sono scese ma le obbligazioni hanno fatto paradossalmente pure peggio. Infatti il Life Strategy 20%, quello più prudente, è quello che ha perso di più. E' insomma venuta meno la decorrelazione fra i due mercati.
Ed era prevedibile perché non si erano mai visti tassi zero o addirittura negativi come negli ultimi anni. Le obbligazioni quindi rendevano poco o nulla. Ma soprattutto erano estremamente rischiose, al minimo aumento dei tassi di interesse, sarebbero cadute. E così è successo, con gli aumenti repentini della Fed e BCE che hanno addirittura fatto crollare i corsi delle obbligazioni. Anche perché mediamente la duration dei bond in pancia al Life Strategy è medio-lunga.
I limiti del Life Strategy
Quello che doveva esser un vantaggio dell'ETF Life Strategy si è trasformato perciò in uno svantaggio. Un investitore accorto però doveva, anche leggendo le critiche al modello 60-40, intuire il rischio di detenere una forte componente obbligazionaria in un'epoca di tassi sotto zero. Era evidente che le probabilità di un cambiamento, che poteva andar ormai solo al rialzo, erano alte. I tassi insomma non potevano che risalire, prima o poi. Ma non aveva senso nel frattempo rischiare per pochi spicci, perché gli interessi dei bond erano di fatto nulli. E lo stesso ragionamento vale per ETF e fondi obbligazionari di medio-lungo termine che infatti hanno pagato i rialzi dei tassi del 2022.
Ma non è il solo svantaggio di questo prodotto. La sua semplicità oggi è un limite che non consente di sfruttare appieno i cambiamenti del mercato. Per es. altri Lazy Portfolio suddividono la componente obbligazionaria su più mercati geografici e soprattutto su più scadenze. Quest'ultima possibilità per es. avrebbe ridotto le perdite del 2022 perché il portafoglio avrebbe automaticamente aumentato la componente a breve, visto che i lunghi erano quelli ad aver guadagnato di più dall'azzeramento dei tassi. Lo stesso dicasi per la componente azionaria. Più discrezionali invece l'introduzione di oro e immobili.
L'eccessiva semplificazione dell'ETF Life Strategy comporta che si possa avere un periodo di recovery molto lungo di parecchi anni (è stato stimato un periodo di 9 anni per il 60-40). E' evidente il rischio che un investitore medio non mantenga i suoi propositi di investimento di lungo periodo, disinvestendo o comunque fermando i versamenti periodici. Dai dati è in effetti evidente che entrambi i casi si sono verificati nel 2022. In sostanza al primo forte calo alcuni investitori sono usciti in perdita, altri hanno fermato i PAC.
Il LS è quindi un buon compromesso considerando che molti investitori italiani si affidano ciecamente alle banche e ai promotori finanziari. Ma occorre conoscerne i limiti, dati dalla sua semplicità . Consiglio di associare il LS ad altri prodotti, o costruire il portafoglio con altri ETF seguendo altri modelli come l'All Seasons di Ray Dalio, il Permanent Porfolio, il Portafoglio Swensen e il Pinwheel Portfolio. Magari ne scriverò nei prossimi articoli. Lascia un commento per dire la tua.
Nel frattempo ti lascio con una lettura fondamentale per capire la filosofia dei "portafogli pigri": "Il piccolo libro dell'investimento" di John Bogle che è proprio il fondatore di Vanguard e in generale colui che ha lanciato i fondi indicizzati passivi.
Nessun commento:
Posta un commento