L'aumento dei tassi di mercato partito nel secondo semestre 2022 ha completamente stravolto le prospettive di chi si appresta a acquistare casa con un mutuo nel 2023. Se infatti fino a pochi mesi fa non c'erano dubbi nel sottoscrivere un tranquillo tasso fisso bloccato al minimo storico (e chi ha sottoscritto negli ultimi anni questa tipologia di mutuo oggi dorme sonni tranquilli) ora la scelta si fa più complessa. E occorre seguire con maggiore costanza il mercato. Infatti già a partire da dicembre si nota una svolta nel rapporta tasso fisso e variabile. Cerchiamo di valutare cosa fare.
Previsioni tassi 2023
Difficile fare previsioni ma qualche idea la possiamo ricavare. A dicembre la BCE ha aumentato ulteriormente il tasso base di 0,5%. Questo aumento in genere influisce prevalentemente sui tassi a breve e quindi sull'indice Euribor, l'indice di riferimento del tasso variabile. Minore è l'effetto sull'IRS, l'indice del tasso fisso. Questo subisce gli effetti degli aumenti del tasso BCE ma è più influenzato dalle aspettive di medio-lungo periodo.
E non a caso stiamo assistendo a un appiattimento della curva dei tassi, in alcuni paesi si è persino rovesciata. Che significa? Che i tassi di mercato a breve sono pari o persino più alti di quelli a lungo. E se l'Euribor è ancora sotto all'IRS, l'indice a 20 anni è inferiore a quello a 25-30 anni. Sembra un paradosso ma ciò significa che il mercato si attende che l'aumento dei tassi termini a breve, probabilmente già nel corso del 2023. Per capire se questo trend ha fondamento occorrerà veder l'andamento dell'inflazione e dell'economia. Un calo della crescita dei prezzi così come una recessione, frenerà infatti la crescita dei tassi da parte della BCE e del mercato.
Per tale motivo al momento appare preferibile ricorrere al tasso fisso e poi valutare, qualora i tassi di mercato tornino a scendere, una rinegoziazione o una surroga.
Rimane poi attiva nel 2023 l'offerta dei mutui Consap. Nel 2022 ci sono stati vari inciampi, infatti l'aumento dei tassi ha messo fuori mercato per diversi mesi il mutuo ai giovani under 36 anni che prevede un tetto al tasso. Tale tetto infatti è risultato negli ultimi due trimestri 2022 troppo basso (inferiore agli indici) portando le banche a togliere prima il tasso fisso e poi il variabile. Vedremo ora nel 2023 come lo proporranno le banche, considerando che seguendo l'andamento dei tassi di mercato a ogni inizio trimestre aumenterà il TEGM medio che è la soglia del TEG delle operazioni Consap prioritarie.
Ti ricordo che per aver idee più chiare su cosa fare con il mutuo, sia che tu voglia stipularlo che rinegoziarlo, ti può esser utile la guida "Mutuo per la tua casa".
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