La raccolta di risparmio tramite i buoni fruttiferi postali continua a diminuire, nonostante le numerose nuove versioni e emissioni offerte dalle Poste (o meglio da Cdp tramite le Poste).
Già nel 2013 le consistenze totali investite in buoni erano diminuite da 213,3 a 211,7 miliardi di euro. Trend proseguito anche nel primo semestre del 2014.
Ciò nonostante le Poste abbiano lanciato una serie infinita di nuovi prodotti nel tentativo di far convertire i buoni postali in scadenza in queste nuove emissioni: Bfp 3x4, Fedeltà , Buono Bfp 3x4 RisparmiNuovi, Bfp Impresa, Bfp Europa, Bfp Eredità Sicura, Bfp Risparmi Nuovi, Bfp Renditalia (già sospesi). Più recentemente sono stati comunicati tre nuovi prodotti: “Bfp a 3 anni”, “Bfp a 3 anni Extra”, “Bfp indicizzato all’inflazione italiana Extra”.
Le cause del calo di sottoscrizioni di buoni postali sono da ricercare nella crisi finanziaria e nella riduzione dei tassi di mercato, riduzione che ovviamente si è riflessa anche sui buoni postali rendendoli meno appetibili.
Anche questo prodotto ha già visto una nuova versione, il piano “Risparmio di Sicuro Extra” che consente di ottenere un rendimento extra (fino ad un ulteriore 1%) sottoscrivendo il piano in Bfp a 3 anni Extra o Bfp indicizzato all’inflazione italiana Extra.
Prima di sottoscrivere il prodotto è importante capirne le condizioni, in quanto si rimane impegnati in un contratto almeno triennale in cui ogni anno si dovranno versare un minimo numero di rate. Impegni che se non rispettati fanno perdere l’extra rendimento, che rappresenta quasi tutto il guadagno visto i tassi bassi proposti sul prodotto base.
Occorre quindi farsi due conti, anche alla luce del fatto che quando i tassi torneranno a salire (difficile quest’anno) converrà riscattare i buoni sottoscritti in questo periodo con i nuovi. L’importante è appunto essere consapevoli dei pregi e dei limiti di ciò che si sta acquistando.
Già nel 2013 le consistenze totali investite in buoni erano diminuite da 213,3 a 211,7 miliardi di euro. Trend proseguito anche nel primo semestre del 2014.
Ciò nonostante le Poste abbiano lanciato una serie infinita di nuovi prodotti nel tentativo di far convertire i buoni postali in scadenza in queste nuove emissioni: Bfp 3x4, Fedeltà , Buono Bfp 3x4 RisparmiNuovi, Bfp Impresa, Bfp Europa, Bfp Eredità Sicura, Bfp Risparmi Nuovi, Bfp Renditalia (già sospesi). Più recentemente sono stati comunicati tre nuovi prodotti: “Bfp a 3 anni”, “Bfp a 3 anni Extra”, “Bfp indicizzato all’inflazione italiana Extra”.
Le cause del calo di sottoscrizioni di buoni postali sono da ricercare nella crisi finanziaria e nella riduzione dei tassi di mercato, riduzione che ovviamente si è riflessa anche sui buoni postali rendendoli meno appetibili.
Risparmio di Sicuro
Per proporre nuove alternative, le Poste lo scorso aprile hanno lanciato un nuovo prodotto, il primo piano di accumulo “Risparmio di Sicuro” che consente di investire a rate periodiche in alcune tipologie di buoni, un po’ come già fanno le banche con i Pac sui fondi di investimento o sui versamenti periodici di polizze vita.Anche questo prodotto ha già visto una nuova versione, il piano “Risparmio di Sicuro Extra” che consente di ottenere un rendimento extra (fino ad un ulteriore 1%) sottoscrivendo il piano in Bfp a 3 anni Extra o Bfp indicizzato all’inflazione italiana Extra.
Prima di sottoscrivere il prodotto è importante capirne le condizioni, in quanto si rimane impegnati in un contratto almeno triennale in cui ogni anno si dovranno versare un minimo numero di rate. Impegni che se non rispettati fanno perdere l’extra rendimento, che rappresenta quasi tutto il guadagno visto i tassi bassi proposti sul prodotto base.
Occorre quindi farsi due conti, anche alla luce del fatto che quando i tassi torneranno a salire (difficile quest’anno) converrà riscattare i buoni sottoscritti in questo periodo con i nuovi. L’importante è appunto essere consapevoli dei pregi e dei limiti di ciò che si sta acquistando.
Molti soldi che andavano in buoni sono andati nello smart.
RispondiEliminaPer quello che riguarda i bfpi extra non sarà semplice avere in futuro 1,5%+infl come la prima rata premiale attuale. E' un tasso reale di tutto rispetto nello storico dei bfpi.
Verissimo che va ben compreso il meccanismo, con tutti i suoi vincoli. A cominciare dal fatto che la rata iniziale deve arrivare a scadenza per avere il premiale.
Tassi tagliati con le serie uscite oggi.
RispondiEliminaC'è anche da dire che gli attuali tassi dei bfp sono così bassi che coprono a mala pena l'imposta di bollo e neanche in tutti i casi se li prelevi prima della loro scadenza.
RispondiEliminaCome anche il libretto smart che ti da fino al 30/06 1,5% ma poi a regime lo 0,15% più basso dello 0,20% del bollo.
Per Anonimo.Non è corretto. Il tasso del secondo semestre lo sapremo, come al solito, a fine giugno.
RispondiEliminaL'imposta di bollo, sì, va assolutamente considerata nel calcolo. Bisogna calcolarsi la giacenza media e regolarsi di conseguenza.