Con il termine liquidità si possono intendere in senso stretto gli investimenti prontamente liquidi (in particolare conti correnti o conti deposito non vincolati) o in senso più ampio anche quelli velocemente e facilmente liquidabili senza gravi rischi di perdita (obbligazioni a breve termine, conti deposito vincolati, buoni fruttiferi).
I rendimenti di questi strumenti hanno risentito della riduzione generalizzata dei tassi di interesse, tanto che oggi anche i migliori conti deposito offrono poco più dell’1% a 12-18 mesi mentre i conti correnti ormai da tempo non offrono alcun rendimento.
Si potrebbe quindi essere portati ad investire in strumenti con scadenze più lunghe o più rischiosi, al fine di ottenere maggiori guadagni. Questa tattica non è però sempre opportuna. Così come non è efficiente fare come molti italiani che oggi mantengono buona parte (se non tutta) dei loro capitali sul conto corrente o su strumenti prontamente liquidi. A meno di esigenze di breve periodo o di capitali risicati, la diversificazione è sempre la migliore soluzione.
La liquidità serve anzitutto per coprire le spese correnti, ma deve anche fare fronte a possibili emergenze.
Ma a parte questo una parte del tuo capitale va mantenuta liquida in quanto essendo una quota sicura
per antonomasia serve ad equilibrare il tuo portafoglio.
Inoltre avere una parte liquida ti permette di sfruttare eventuali opportunità che si creano sul mercato. A maggior ragione oggi in cui la fretta di investire si traduce spesso in una differenza risicata (almeno se consideriamo le obbligazioni): se investi prendi al massimo un 1% netto anche con un Btp a 10 anni. Quante volte ti è capitato di vedere una nuova emissione o qualche altro strumento in cui investire ma non averlo potuto fare perché senza soldi (nel senso che tutto il tuo capitale era già investito)?
Tieni quindi una parte liquida, senza eccedere nell’errore contrario di mantenere tutto sul conto corrente. Al limite puoi optare per un conto deposito libero o vincolato, oppure sulla polizza vita a basso costo con ottica di breve termine (che può comunque allungarsi in caso positivo).
Nel decidere come investire i tuoi risparmi è necessario avere un piano complessivo che consideri il portafoglio nella sua interezza, e la liquidità va considerata in questo piano. Nei prossimi articoli vedremo le altre due componenti fondamentali: reddito fisso (obbligazioni) e azioni.
I rendimenti di questi strumenti hanno risentito della riduzione generalizzata dei tassi di interesse, tanto che oggi anche i migliori conti deposito offrono poco più dell’1% a 12-18 mesi mentre i conti correnti ormai da tempo non offrono alcun rendimento.
Si potrebbe quindi essere portati ad investire in strumenti con scadenze più lunghe o più rischiosi, al fine di ottenere maggiori guadagni. Questa tattica non è però sempre opportuna. Così come non è efficiente fare come molti italiani che oggi mantengono buona parte (se non tutta) dei loro capitali sul conto corrente o su strumenti prontamente liquidi. A meno di esigenze di breve periodo o di capitali risicati, la diversificazione è sempre la migliore soluzione.
Perché è importante la liquidità?
Qui mi preme segnalare come nell’ambito di un equilibrato portafoglio finanziario una quota di liquidità vada sempre mantenuta. Per capirne il perché dobbiamo valutare le ragioni per cui si detiene liquiditàLa liquidità serve anzitutto per coprire le spese correnti, ma deve anche fare fronte a possibili emergenze.
Ma a parte questo una parte del tuo capitale va mantenuta liquida in quanto essendo una quota sicura
per antonomasia serve ad equilibrare il tuo portafoglio.
Inoltre avere una parte liquida ti permette di sfruttare eventuali opportunità che si creano sul mercato. A maggior ragione oggi in cui la fretta di investire si traduce spesso in una differenza risicata (almeno se consideriamo le obbligazioni): se investi prendi al massimo un 1% netto anche con un Btp a 10 anni. Quante volte ti è capitato di vedere una nuova emissione o qualche altro strumento in cui investire ma non averlo potuto fare perché senza soldi (nel senso che tutto il tuo capitale era già investito)?
Tieni quindi una parte liquida, senza eccedere nell’errore contrario di mantenere tutto sul conto corrente. Al limite puoi optare per un conto deposito libero o vincolato, oppure sulla polizza vita a basso costo con ottica di breve termine (che può comunque allungarsi in caso positivo).
Nel decidere come investire i tuoi risparmi è necessario avere un piano complessivo che consideri il portafoglio nella sua interezza, e la liquidità va considerata in questo piano. Nei prossimi articoli vedremo le altre due componenti fondamentali: reddito fisso (obbligazioni) e azioni.
caro luca,
RispondiEliminama come si fa a consigliare ad investire con interessi vicini allo 1, 2% lordi, a cui si aggiunge la patrimoniale allo 0,2% mascherata con il nome di bollo e la tassazione sui risparmi messa dal governo renzi insieme a forza italia (maggioranza di governo) aumentata fino al 26%.
Siamo il paese più tassato d'europa, subiamo costantemente un furto dal ministero dell'economia sulle nostre liquidità.
Oggi vengono tutelati e protetti solo gli interessi di chi possiede i grandi capitali e mi riferisco ai nostri politci, ai dirigenti di grandi aziende, banchieri, e altri ladri..., codesti signori non versano un solo centesimo al fisco, anzi lo eludono, investendo la loro liquidità all'estero in società o fondi esentasse!
ergo, a mio avviso, sarebbe molto meglio che quel poco di liquidità venga gestito in prima persona dai risparmiatori, ricorrendo anche al vecchio materasso o alle mattonelle, di questi tempi, sono la scelta migliore!
un saluto a tutti da Mister X
Investite è un male necessario, anche se prendi poco.
RispondiEliminaL'inllazione nel lungo termine ti mangia i risparmi + dello Stato e se si cambiasse valuta con i soldi nel materasso li usi come imbottitura..