Il tasso di interesse reale minimo del nuovo Btp Italia (Isin: IT0005012783) in collocamento da lunedì 14 aprile 2014 è stato fissato all’1,65%.
Si tratta di un rendimento sotto le attese, ci si aspettava infatti un tasso tra l’1,8 e il 2%. Occorre precisare come l'1,65% sia un tasso minimo che potrà essere aumentato (ma non diminuito) a fine asta.
E' comunque evidente come sia mutata, per via dell’andamento dei tassi di mercato, la politica del Tesoro in merito al Btp Italia.
Dopo il successo delle precedenti edizioni, il Tesoro sembra ora voler limitare le sottoscrizioni. Nelle precedenti edizioni infatti, in fase di collocamento, è sempre stato garantito un premio sul rendimento rispetto ai titoli già sul mercato. Premio che questa volta è assente.
Avevamo già visto come il Btp con scadenza a 6 anni (BTP 4.5% 01 Feb 2020 Isin: IT0003644769) offra ora un rendimento lordo del 2,12% (quotazione 112,99 di venerdì 11 aprile). Era quindi logico aspettarsi un tasso reale del nuovo Btp Italia inferiore, considerando che questo titolo offre oltre alla cedola a tasso reale anche la rivalutazione dell’indice di inflazione italiana.
Ma le attese erano sicuramente superiori sulla base delle quotazioni di mercato degli altri Btp Italia rispetto agli analoghi (per durata) Btp. Sul mercato infatti il rendimento reale lordo dei Btp Italia è praticamente identico a quello dei Btp di pari scadenza. Quello con maggiore differenza, il titolo con scadenza novembre 2017, offre un rendimento reale di 1,31% contro 1,34% del Btp novembre 2017.
Quindi in questo momento il mercato prezza allo stesso modo i Btp e i Btp Italia, trascurando il fatto che questi ultimi incorporino anche l’inflazione italiana.
Per tale ragione ci si attendeva che, pur rendendo qualcosa meno del Btp a 6 anni, il rendimento reale del nuovo Btp Italia non fosse di molto inferiore. Così invece non è stato, almeno sulla base del rendimento reale provvisorio.
Evidentemente con i tassi attuali di mercato al Tesoro interessa poco fare il boom delle precedenti edizioni.
Stando alla situazione attuale, se il nuovo Btp Italia viene valutato sul mercato alla stregua degli altri, il suo prezzo di quotazione sarebbe inferiore a 100, indicativamente intorno a 98. Chi compra in asta a 100 rischia quindi di trovarsi tra una settimana con un titolo già svalutato.
A questo poi si aggiunge il rischio tasso. Negli ultimi mesi il rendimento di tutte le obbligazioni, in particolare dei titoli di stato dei paesi Piigs (inclusa l’Italia quindi) si sono ridotti di molto, usufruendo del nuovo clima positivo generato dalle attese di interventi monetari da parte della Banca Centrale Europea. Difficile fare previsioni, ma per una scadenza a 6 anni il rischio di un aumento tassi (con conseguente svalutazione del prezzo) è concreto.
Ovviamente poi per il Btp Italia si aggiunge l’incertezza sull’inflazione. In questo momento l’indice dei prezzi è al minimo storico e le previsioni da qui a 2/3 anni non offrono grandi prospettive di aumento, almeno per l’inflazione italiana (più alte sono invece le attese sull’inflazione europea). Ma è sempre difficile prevedere un indice che, nel caso italiano, dipende molto da fattori esterni (in particolare dal prezzo del petrolio e del gas).
Riepilogando quindi:
A differenza delle precedenti edizioni del Btp Italia, il collocamento di quest’anno presenta molti elementi di incertezza. Rispetto al passato quindi è meno semplice dire se il titolo conviene. Sicuramente non è un buy (acquista) convinto come nelle precedenti occasioni, soprattutto considerando che il titolo ha durata di 6 anni, durata che rientra nelle scadenze medio-lunghe.
Non è un titolo consigliato per chi punta a guadagni nel breve periodo. Se invece intendi portare il titolo a scadenza, e il tuo portafoglio finanziario non è già troppo esposto a questa tipologia di titoli e in generale ai titoli di stato italiani, puoi valutare di sottoscriverlo conscio dei limiti di questa edizione ma anche dell'attuale situazione di mercato che non consente di spuntare alti rendimenti.
A chi non vuole impegnarsi per 6 anni o nutre dei dubbi, sulla base degli elementi di incertezza sopra menzionati, può convenire attendere tempi migliori (vale a dire un rialzo dei tassi di mercato) sottoscrivendo conti deposito a 12 o 18 mesi che offrono rendimenti allineati: es. Conto Arancio al 2,4% lordo per 12 mesi.
Si tratta di un rendimento sotto le attese, ci si aspettava infatti un tasso tra l’1,8 e il 2%. Occorre precisare come l'1,65% sia un tasso minimo che potrà essere aumentato (ma non diminuito) a fine asta.
E' comunque evidente come sia mutata, per via dell’andamento dei tassi di mercato, la politica del Tesoro in merito al Btp Italia.
Dopo il successo delle precedenti edizioni, il Tesoro sembra ora voler limitare le sottoscrizioni. Nelle precedenti edizioni infatti, in fase di collocamento, è sempre stato garantito un premio sul rendimento rispetto ai titoli già sul mercato. Premio che questa volta è assente.
Avevamo già visto come il Btp con scadenza a 6 anni (BTP 4.5% 01 Feb 2020 Isin: IT0003644769) offra ora un rendimento lordo del 2,12% (quotazione 112,99 di venerdì 11 aprile). Era quindi logico aspettarsi un tasso reale del nuovo Btp Italia inferiore, considerando che questo titolo offre oltre alla cedola a tasso reale anche la rivalutazione dell’indice di inflazione italiana.
Ma le attese erano sicuramente superiori sulla base delle quotazioni di mercato degli altri Btp Italia rispetto agli analoghi (per durata) Btp. Sul mercato infatti il rendimento reale lordo dei Btp Italia è praticamente identico a quello dei Btp di pari scadenza. Quello con maggiore differenza, il titolo con scadenza novembre 2017, offre un rendimento reale di 1,31% contro 1,34% del Btp novembre 2017.
Quindi in questo momento il mercato prezza allo stesso modo i Btp e i Btp Italia, trascurando il fatto che questi ultimi incorporino anche l’inflazione italiana.
Per tale ragione ci si attendeva che, pur rendendo qualcosa meno del Btp a 6 anni, il rendimento reale del nuovo Btp Italia non fosse di molto inferiore. Così invece non è stato, almeno sulla base del rendimento reale provvisorio.
Evidentemente con i tassi attuali di mercato al Tesoro interessa poco fare il boom delle precedenti edizioni.
Conviene acquistare il nuovo Btp Italia?
Il collocamento del titolo inizierà lunedì e durerà 3 giorni per i piccoli risparmiatori (salvo chiusura anticipata) più un giorno per gli istituzionali. A chiusura dell’asta di sottoscrizione verrà fissato il tasso reale definitivo. Mercoledì 23 aprile è il giorno di regolamento (il giorno dell'addebito sul conto) e il primo giorno di negoziazione sul mercato Mot della Borsa Italiana.Stando alla situazione attuale, se il nuovo Btp Italia viene valutato sul mercato alla stregua degli altri, il suo prezzo di quotazione sarebbe inferiore a 100, indicativamente intorno a 98. Chi compra in asta a 100 rischia quindi di trovarsi tra una settimana con un titolo già svalutato.
A questo poi si aggiunge il rischio tasso. Negli ultimi mesi il rendimento di tutte le obbligazioni, in particolare dei titoli di stato dei paesi Piigs (inclusa l’Italia quindi) si sono ridotti di molto, usufruendo del nuovo clima positivo generato dalle attese di interventi monetari da parte della Banca Centrale Europea. Difficile fare previsioni, ma per una scadenza a 6 anni il rischio di un aumento tassi (con conseguente svalutazione del prezzo) è concreto.
Ovviamente poi per il Btp Italia si aggiunge l’incertezza sull’inflazione. In questo momento l’indice dei prezzi è al minimo storico e le previsioni da qui a 2/3 anni non offrono grandi prospettive di aumento, almeno per l’inflazione italiana (più alte sono invece le attese sull’inflazione europea). Ma è sempre difficile prevedere un indice che, nel caso italiano, dipende molto da fattori esterni (in particolare dal prezzo del petrolio e del gas).
Riepilogando quindi:
- l’attuale rendimento reale di 1,65% non presenta alcun premio rispetto ai titoli sul mercato
- considerando che le quotazioni degli altri Btp Italia sono allineati ai Btp di pari durata, non considerando quindi più di tanto l’effetto inflazione, alle attuali condizioni di mercato il nuovo titolo rischia di essere quotato sotto il prezzo di collocamento (100)
- esiste un alto rischio aumento dei tassi considerando che siamo ai minimi storici (anche se ci potrà essere ancora spazio per scendere) e la durata del titolo è ora di 6 anni
- è impossibile prevedere l’andamento futuro dell’inflazione italiana, ma le attese da qui al 2015 sono di crescite dei prezzi non superiori all'1%. La durata del titolo consente comunque di coprirsi dal rischio inflazione per un discreto orizzonte temporale.
A differenza delle precedenti edizioni del Btp Italia, il collocamento di quest’anno presenta molti elementi di incertezza. Rispetto al passato quindi è meno semplice dire se il titolo conviene. Sicuramente non è un buy (acquista) convinto come nelle precedenti occasioni, soprattutto considerando che il titolo ha durata di 6 anni, durata che rientra nelle scadenze medio-lunghe.
Non è un titolo consigliato per chi punta a guadagni nel breve periodo. Se invece intendi portare il titolo a scadenza, e il tuo portafoglio finanziario non è già troppo esposto a questa tipologia di titoli e in generale ai titoli di stato italiani, puoi valutare di sottoscriverlo conscio dei limiti di questa edizione ma anche dell'attuale situazione di mercato che non consente di spuntare alti rendimenti.
A chi non vuole impegnarsi per 6 anni o nutre dei dubbi, sulla base degli elementi di incertezza sopra menzionati, può convenire attendere tempi migliori (vale a dire un rialzo dei tassi di mercato) sottoscrivendo conti deposito a 12 o 18 mesi che offrono rendimenti allineati: es. Conto Arancio al 2,4% lordo per 12 mesi.
Ciao Luca, grazie
RispondiEliminaHai scritto tutto quello che ci poteva interessare.
Do qualche numero: dici che si raggiungerà la cifra di
22,27 miliardi del 5 BTP Italia 12 novembre 2017?
Che si è chiuso con due giorni di anticipo rispetto alla scadenza.
Alla chiusura di oggi siamo a 6,721,836,000 miliardi per il 6 BTP Italia, Vediamo domani.
Ciao desider