Banca del Rispamio

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17/02/13

Tassi in discesa, come e dove investire nel 2013?

Il 2012 iniziò con la crisi dello spread ed i tassi di interesse ai massimi. Lo sa bene chi per esempio sottoscrisse un buono postale o un Bot fra dicembre 2011 e gennaio 2012 spuntando ottimi rendimenti.

Quei rendimenti ora sono molto lontani. L’ormai noto a tutti “Spread fra il Btp e il Bund tedesco a 10 anni” indica la rotta in discesa presa dai tassi di interesse europei:


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Rendimenti degli investimenti a inizio 2013

I rendimenti dei Titoli di Stato italiani sono in picchiata.

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Il calo riguarda soprattutto le scadenze brevi, infatti le obbligazioni fino a 3 anni risentono dell’influsso positivo degli acquisti della Banca Centrale Europea. Tutte le scadenze hanno comunque beneficiato del migliorato clima sui mercati finanziari.

Come si vede soprattutto per le scadenze a 1 anno si può parlare di vero e proprio crollo dei rendimenti. Il Bot a 12 mesi emesso a dicembre 2011 aveva un rendimento del 6% (e i rendimenti sul mercato avevano toccato il 9% nei momenti di massima tensione), ora siamo sotto l’1%.

Investimenti a breve termine

Se il rendimenti del Bot calano, anche i tassi di interesse offerti dai conti di deposito stanno scendendo, ma più lentamente rispetto ai titoli di Stato i cui rendimenti sono più reattivi alle variazioni di mercato.

Basti pensare che a 12 mesi ci sono ancora diversi conti deposito (YouBanking, InMediolanum, Che Banca) che offrono circa il 3% (2,4 netto), tasso netto che oggi si può spuntare investendo in un Btp a 4 anni!

Le principali banche online hanno già ridotto i tassi sui depositi nel mese di febbraio. Si tratta di un trend che, salvo novità dai mercati finanziari, continuerà. Perciò in questo periodo conviene vincolare a 12 o 18 mesi.

E’ comunque sempre difficile fare previsioni sul futuro, soprattutto in questo periodo di alta volatilità. Nonostante l’ottimismo diffuso, i problemi dell’Europa non sono finiti. Anzi, i fondamentali economici (Pil e disoccupazione) sono addirittura peggiori rispetto ad un anno fa.
Ma l’incognita maggiore rimane la politica. A breve ci saranno le elezioni in Italia, a settembre in Germania. Impossibile quindi fare previsioni. La reale differenza rispetto ad un anno fa è che ora la BCE è pronta ad intervenire direttamente sul mercato.

Paradossalmente era più semplice investire un anno fa che ora. Infatti ora non solo i rendimenti sui titoli obbligazionari (incluso i titoli di stato) sono bassi, ma è maggiore il rischio di un rialzo dei tassi di mercato, rialzo che porterebbe a svalutazioni dei valori dei titoli detenuti con perdite in conto capitale in caso di vendita anticipata rispetto alla scadenza.

Per chi preferisce evitare la volatilità dei mercati, e in vista delle elezioni politiche in Italia e Germania, meglio rimanere sul breve con i conti deposito.

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