Per informazioni sulla guida gratuita sul bollo, vedi fine articolo.
Il bollo colpisce quasi tutti gli strumenti finanziari: conto corrente, libretto di risparmio, dossier titoli (azioni, obbligazioni ...), fondo comune di investimento, polizza vita, buono postale, pronti contro termine, conto deposito etc.
L’imposta presenta tutta una serie di particolarità ed eccezioni che occorre conoscere al fine di ridurre l’importo da pagare. Ti anticipo i principali elementi a cui prestare attenzione al fine di pagare meno. Tali elementi saranno meglio descritti in uno dei capitoli della Guida al Bollo.
Soprattutto sul conto corrente è utile mantenere una cifra di 3-4.000 euro, somma che normalmente risponde alle esigenze di spesa familiare, con anche qualche imprevisto.
La soglia può essere sfruttata utilizzando diverse intestazione, inclusa la cointestazione.
Per esempio 3 buoni da 4.000 euro intestati rispettivamente a marito, moglie, marito + moglie, avranno tre intestazioni diverse per cui i loro saldi non si sommeranno. In pratica non si pagherà alcun bollo grazie alla soglia di esenzione.
L’esempio classico è il conto deposito dimenticato aperto con pochi euro su cui si pagherà il minimo di 34,2 euro annui. Lo stesso vale per i titoli presenti sul dossier, i fondi di investimento e le polizze vita o per i buoni postali di importo leggermente superiore a 5.000 euro.
Il bollo minimo è la principale anomalia dell’imposta. Il problema è che su importi ridotti può far salire notevolmente l’aliquota effettiva pagata.
Quando si hanno investimenti esigui è opportuno valutare di venderne alcuni unificando il portafoglio presso lo stesso intermediario.
Tra le proposte che non impongono questa condizione ricordo:
Ma in realtà il trucco raramente funziona, a meno che si voglia effettivamente vendere. Infatti se vendi prima di fine periodo e riacquisti all’inizio del nuovo periodo pagherai due volte le commissioni di negoziazione. Commissioni che spesso superano l’importo del bollo.
Valuta quindi sempre i benefici (riduzione bollo) e gli svantaggi (costi).
--
La Guida al Bollo è praticamente finita. Ti chiedo di pazientare ancora 1 o 2 giorni in quanto devo verificare come renderla disponibile.
Si tratta infatti di una Guida in formato PDF di oltre 40 pagine, per cui non distribuibile tramite questa piattaforma di blogging gratuita. Inoltre voglio assicurarmi che solo i lettori del blog vi possano accedere.
Iscrivendoti alla newsletter (inserisci la tua email più sotto) riceverai ogni aggiornamento sul tema.
Vedi come scaricare la guida gratuita sul bollo
Il bollo colpisce quasi tutti gli strumenti finanziari: conto corrente, libretto di risparmio, dossier titoli (azioni, obbligazioni ...), fondo comune di investimento, polizza vita, buono postale, pronti contro termine, conto deposito etc.
L’imposta presenta tutta una serie di particolarità ed eccezioni che occorre conoscere al fine di ridurre l’importo da pagare. Ti anticipo i principali elementi a cui prestare attenzione al fine di pagare meno. Tali elementi saranno meglio descritti in uno dei capitoli della Guida al Bollo.
Sfruttare le soglie di esenzione
Alcuni prodotti, in particolare i conti correnti, i libretti di risparmio ed i buoni fruttiferi postali (esclusi quelli cartacei emessi prima del 2009) presentano una soglia di esenzione pari a 5.000 euro. Per saldi inferiori non si paga il bollo.Soprattutto sul conto corrente è utile mantenere una cifra di 3-4.000 euro, somma che normalmente risponde alle esigenze di spesa familiare, con anche qualche imprevisto.
La soglia può essere sfruttata utilizzando diverse intestazione, inclusa la cointestazione.
Per esempio 3 buoni da 4.000 euro intestati rispettivamente a marito, moglie, marito + moglie, avranno tre intestazioni diverse per cui i loro saldi non si sommeranno. In pratica non si pagherà alcun bollo grazie alla soglia di esenzione.
Evitare il bollo minimo
Salvo le esenzioni indicate in precedenza, qualunque investimento fa scattare il bollo. Anche se di importo esiguo, in tal caso si pagherà il bollo minimo.L’esempio classico è il conto deposito dimenticato aperto con pochi euro su cui si pagherà il minimo di 34,2 euro annui. Lo stesso vale per i titoli presenti sul dossier, i fondi di investimento e le polizze vita o per i buoni postali di importo leggermente superiore a 5.000 euro.
Il bollo minimo è la principale anomalia dell’imposta. Il problema è che su importi ridotti può far salire notevolmente l’aliquota effettiva pagata.
Quando si hanno investimenti esigui è opportuno valutare di venderne alcuni unificando il portafoglio presso lo stesso intermediario.
Sconti delle banche
Alcune banche hanno promozioni che permettono di non pagare il bollo. In alcuni casi vengono richieste particolari condizioni, per esempio acconsentire al prestito titoli.Tra le proposte che non impongono questa condizione ricordo:
- Conto Corrente Arancio : nessun bollo sul conto
- You Banking : nessun bollo sul conto e anche sul dossier titoli fino a giugno 2015.
Vendere prima?
Il bollo sugli investimenti si paga sul saldo alla fine del periodo di rendicontazione (trimestrale, semestrale o annuale). Si potrebbe quindi essere tentati di vendere prima di fine periodo alcuni titoli per ridurre l’imposta.Ma in realtà il trucco raramente funziona, a meno che si voglia effettivamente vendere. Infatti se vendi prima di fine periodo e riacquisti all’inizio del nuovo periodo pagherai due volte le commissioni di negoziazione. Commissioni che spesso superano l’importo del bollo.
Valuta quindi sempre i benefici (riduzione bollo) e gli svantaggi (costi).
--
La Guida al Bollo è praticamente finita. Ti chiedo di pazientare ancora 1 o 2 giorni in quanto devo verificare come renderla disponibile.
Si tratta infatti di una Guida in formato PDF di oltre 40 pagine, per cui non distribuibile tramite questa piattaforma di blogging gratuita. Inoltre voglio assicurarmi che solo i lettori del blog vi possano accedere.
Iscrivendoti alla newsletter (inserisci la tua email più sotto) riceverai ogni aggiornamento sul tema.
Vedi come scaricare la guida gratuita sul bollo
aspetto guida.
RispondiEliminaGiulio
Buongiorno, se non nho capito male i buoni postali emessi prima del 2009 non sono tassati
RispondiEliminacon l'imposta di bollo, oppure vale sempre la soglia dei 5000 ? grazie
un suggerimento,
RispondiEliminamettere tutti i propri risparmi su un unico conto corrente. Tutti i propri risparmi in un conto corrente e paghi solo il bollo del conto corrente che é 34,2 euro a prescindere dall'importo.
Poi rinegozi il tasso d'interesse sul conto corrente se e solo se l'importo é considerevole. In tal caso la banca rinegozia senza fare storie pena cambio banca.
Nell'articolo in effetti c'era un imprecisione. Sono esclusi i buoni emessi prima del 2009 se in forma cartacea (non quelli immateriali). Per questi non vale la soglia, il bollo si applica ad ogni singolo buono con il minimo di 1,81. Nella guida è spiegato meglio ;)
RispondiEliminaContinuo a non capire la storia del bollo sui emessi prima del 2009. Aspetto anch'io la guida. :)
RispondiEliminaPS: grazie per quello che fai.