La tassazione dei guadagni (o plusvalenze) sul Forex è un argomento molto complesso e non ancora del tutto chiarito: ci sono in effetti dei vuoti normativi che potrebbero ripercuotersi sugli investitori nel Forex.
Vediamo, per quanto possibile, di fare un po’ di chiarezza.
Attenzione, il discorso riguarda solo la tassazione delle operazioni spot sul Forex (a pronti). Le operazioni a termine o tramite derivati rientrano in operazione finanziarie e quindi soggette alla normativa sui capital gain (D. Lgs. 461/97).
In merito alle plusvalenze dovute ad operazioni in cambi spot sulla base del DPR 22/12/1986 n.917 art.67,comma 1 lett. c-ter e comma1-ter, queste vengono tassate se:
Il termine LIFO (Last In First Out, vale a dire le ultime acquisite sono le prime ad essere vendute) significa appunto che sono da considerarsi cedute per prime le valute acquisite in data più recente.
Ma attenzione ai dettagli.
In merito all’importo non devi valutare il tuo investimento ma il controvalore della tua posizione. Se agisci in leva 100 investendo 1.000 euro, acquisisci una posizione di 100.000 € per cui superi l’importo previsto dalla legge.
Anche se superi l’importo, parrebbe impossibile superare anche l’altro criterio, vale a dire la continuità per 7 giorni, visto che le operazioni spot dovrebbero chiudersi in teoria in giornata (ma nella pratica non è detto grazie all’operazione di rollover).
Ma anche in questo caso i dettagli fanno la differenza. La legge non parla di singola operazione ma di giacenza complessiva di tutti i conti intrattenuti dal contribuente. Quindi se fai un’operazione oltre l’importo di legge e la chiudi in 4 giorni ma nel frattempo nei hai aperta un’altra dello stesso importo che chiudi sempre dopo 4 giorni, complessivamente hai superato entrambi i limiti di legge per cui i tuoi eventuali guadagni da Forex sono soggetti a tassazione.
Sulle operazioni spot aperte per più giorni inoltre si inserisce la questione tecnica del rollover che approfondisco in seguito dopo aver chiarito altri aspetti.
Ma nel caso del Forex le cose si complicano. Sono infatti sostituti d’imposta solo gli intermediari bancari mentre non lo sono gli intermediari finanziari individuati dall’art.106-107 del TUB (Testo Unico Bancario). Quindi se operi con una banca, come Fineco, queste agiscono da sostituti d’imposta e trattengono per te le imposte. Ma se operi con altri intermediari (sia quelli autorizzati in Italia che quelli esteri) dovrai provvedere nel modello UNICO a dichiarare i tuoi guadagni sugli investimenti (anche se gli intermediari autorizzati come da art.106-107 del TUB ti devono fornire un prospetto delle tue plusvalenze-minusvalenze).
Questo vale per tutti i tipi di investimento in strumenti finanziari come azioni, obbligazioni, derivati (inclusi derivati su valute e CFD).
Ma le operazioni spot sul Forex rientrano in questa fattispecie?
Nella seconda parte vedremo quale tipo d’imposta si paga sui guadagni nel Forex. e le differenze nel caso utilizzi broker stranieri.
Nella terza e ultima parte invece analizzerò l'operazione del rollover (è legale?) e le lacune della normativa italiana in merito agli scambi sul Forex.
Aggiornamento: leggi l'intervento dell'Agenzia delle Entrate in merito alle tasse sul Forex e il libro Evitare errori nella dichiarazione dei guadagni Forex
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Vediamo, per quanto possibile, di fare un po’ di chiarezza.
Attenzione, il discorso riguarda solo la tassazione delle operazioni spot sul Forex (a pronti). Le operazioni a termine o tramite derivati rientrano in operazione finanziarie e quindi soggette alla normativa sui capital gain (D. Lgs. 461/97).
Non si pagano le tasse sul Forex?
Un’idea molto diffusa fra gli investitori del Forex è che sul mercato delle valute non si paghino imposte. Ma è proprio così?In merito alle plusvalenze dovute ad operazioni in cambi spot sulla base del DPR 22/12/1986 n.917 art.67,comma 1 lett. c-ter e comma1-ter, queste vengono tassate se:
- nell'anno solare, la giacenza complessiva di tutti i depositi e conti correnti in valuta intrattenuti sia superiore a 51.645,69 euro (i vecchi 100 milioni di lire)
- per almeno 7 giorni lavorativi continui.
Il termine LIFO (Last In First Out, vale a dire le ultime acquisite sono le prime ad essere vendute) significa appunto che sono da considerarsi cedute per prime le valute acquisite in data più recente.
I presupposti giuridici
Sono quindi due i presupposti affinché i guadagni derivanti dai cambi sul Forex vengano tassati: di ammontare e di durata della posizione.Ma attenzione ai dettagli.
In merito all’importo non devi valutare il tuo investimento ma il controvalore della tua posizione. Se agisci in leva 100 investendo 1.000 euro, acquisisci una posizione di 100.000 € per cui superi l’importo previsto dalla legge.
Anche se superi l’importo, parrebbe impossibile superare anche l’altro criterio, vale a dire la continuità per 7 giorni, visto che le operazioni spot dovrebbero chiudersi in teoria in giornata (ma nella pratica non è detto grazie all’operazione di rollover).
Ma anche in questo caso i dettagli fanno la differenza. La legge non parla di singola operazione ma di giacenza complessiva di tutti i conti intrattenuti dal contribuente. Quindi se fai un’operazione oltre l’importo di legge e la chiudi in 4 giorni ma nel frattempo nei hai aperta un’altra dello stesso importo che chiudi sempre dopo 4 giorni, complessivamente hai superato entrambi i limiti di legge per cui i tuoi eventuali guadagni da Forex sono soggetti a tassazione.
Sulle operazioni spot aperte per più giorni inoltre si inserisce la questione tecnica del rollover che approfondisco in seguito dopo aver chiarito altri aspetti.
Chi versa l’imposta?
Chi opera in mercati finanziari sa che solitamente è il suo intermediario a trattenere l’imposta dovuta sui guadagni. Questo è il meccanismo del sostituto d’imposta che agisce quando l’investitore ha scelto di operare in regime di risparmio gestito o amministrato (se invece si sceglie il regime dichiarativo spetta all’investitore denunciare i propri guadagni con la normale dichiarazione dei redditi).Ma nel caso del Forex le cose si complicano. Sono infatti sostituti d’imposta solo gli intermediari bancari mentre non lo sono gli intermediari finanziari individuati dall’art.106-107 del TUB (Testo Unico Bancario). Quindi se operi con una banca, come Fineco, queste agiscono da sostituti d’imposta e trattengono per te le imposte. Ma se operi con altri intermediari (sia quelli autorizzati in Italia che quelli esteri) dovrai provvedere nel modello UNICO a dichiarare i tuoi guadagni sugli investimenti (anche se gli intermediari autorizzati come da art.106-107 del TUB ti devono fornire un prospetto delle tue plusvalenze-minusvalenze).
Questo vale per tutti i tipi di investimento in strumenti finanziari come azioni, obbligazioni, derivati (inclusi derivati su valute e CFD).
Ma le operazioni spot sul Forex rientrano in questa fattispecie?
Nella seconda parte vedremo quale tipo d’imposta si paga sui guadagni nel Forex. e le differenze nel caso utilizzi broker stranieri.
Nella terza e ultima parte invece analizzerò l'operazione del rollover (è legale?) e le lacune della normativa italiana in merito agli scambi sul Forex.
Aggiornamento: leggi l'intervento dell'Agenzia delle Entrate in merito alle tasse sul Forex e il libro Evitare errori nella dichiarazione dei guadagni Forex
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