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18/12/25

Una Bussola per Scegliere il Mutuo: Tasso Fisso o Variabile e l'Anatomia degli Interessi

mutuo casa

Mutuo Tasso Fisso o Variabile? La Guida per non Pagare il "Mutuo Pigro"

Scopri la differenza tra tasso fisso e variabile, come sono composti gli interessi (spread ed Euribor/Eurirs) e quali conoscenze devi avere per evitare di spendere oltre 50.000 euro in più sul tuo finanziamento immobiliare.

Nel libro "Il mutuo per la tua casa" trovi tutto quanto ti serve per scegliere o cambiare il tuo mutuo casa, incluse tante domande FAQ con le risposte ai principali dubbi e casistiche.

 

Il Contratto Finanziario 

Il mutuo ipotecario rappresenta, per la maggior parte delle famiglie italiane, il contratto finanziario più importante della vita. Non è un caso: l'importo medio erogato supera spesso i 120mila euro e la durata media del rimborso si attesta tra i 20 e i 25 anni. Per sua natura, essendo un contratto a leva finanziaria e di lungo periodo, ogni errore o scelta poco oculata può subire un "effetto moltiplicatore" che si traduce in costi molto elevati. Al contrario, informarsi in anticipo sulle opzioni e sui potenziali problemi può abbattere sensibilmente il costo totale dell'operazione.

 

Il Costo Nascosto: Cos'è il "Mutuo Pigro"

La mancanza di un'attenta analisi preliminare può portare alla stipula del cosiddetto "mutuo pigro". Questo tipo di mutuo, non ottimizzato sul profilo del cliente e sugli oneri, può arrivare a costare al mutuatario oltre 50mila euro in più (tra interessi e costi accessori) rispetto a un finanziamento "tagliato su misura". Per prevenire tale scenario, è fondamentale compiere un "doppio salto informativo": comprendere la formazione dei tassi (fissi e variabili) e conoscere gli oneri accessori e le assicurazioni obbligatorie.

 

Tasso Fisso vs. Variabile: Il Dilemma Amletico

Il primo grande nodo da sciogliere riguarda la scelta del tasso. Optare per il tasso fisso significa "congelare" il livello di interesse concordato con la banca per l'intero piano di ammortamento. Questo offre stabilità e prevedibilità della rata. Il tasso variabile, invece, espone il mutuatario alle fluttuazioni degli indici di mercato: la rata può quindi scendere o salire nel tempo.

 

L'Anatomia del Tasso: Spread e Indici

Indipendentemente dalla scelta (fisso o variabile), è cruciale sapere che il tasso finale del mutuo si compone di due elementi distinti:

  1. Lo Spread: Questo è il margine di guadagno applicato dalla banca per coprire i costi dell'operazione e assicurarsi un profitto. Lo spread può variare in base alla durata del prestito e al livello di rischiosità percepito del cliente (ad esempio, un dipendente a tempo indeterminato è visto come più affidabile di un precario).
  2. L'Indice di Riferimento (Benchmark): Questa componente non dipende dalla singola banca, ma dall'andamento del costo del denaro e dell'inflazione sui mercati finanziari.


Nel caso del mutuo variabile, l'indice di riferimento è solitamente l'Euribor (a uno o tre mesi) o il tasso di riferimento della BCE, che misurano il costo del denaro all'ingrosso per brevi scadenze. Per il mutuo a tasso fisso, si usa l'indice Eurirs (relativo alla durata del mutuo), che stima il costo del denaro nel lungo periodo. È importante notare che, nel tasso fisso, l'Eurirs rilevato il giorno della stipula viene "fissato" e sommato allo spread per determinare il TAN (Tasso Annuo Nominale).

Acquisire una forte consapevolezza su come si muovono i tassi e come sono composti è il primo passo per colmare il divario di conoscenza con l'intermediario e assicurarsi il mutuo migliore possibile. Leggi "Il mutuo per la tua casa" per tutte le informazioni. 

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