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10/12/25

Conto corrente condominiale: come deve essere intestato e chi può operare

conto corrente condominiale
Un dubbio comune nei condomìni riguarda l’intestazione e la gestione del conto corrente condominiale.
Deve essere aperto a nome dell’amministratore o del condominio? Chi può effettuare versamenti e prelievi?
Un chiarimento utile arriva da Il Sole 24 Ore – L’Esperto Risponde del 10 novembre 2025, a cura di Massimo Negro, che riprende i principi normativi dell’articolo 1129 del Codice civile e delle prassi bancarie.

 

Il caso: il conto è intestato solo all’amministratore. È corretto?

Un lettore segnala che, nel proprio condominio, il conto corrente condominiale è intestato unicamente all’amministratore, senza menzione del condominio.
Sul conto transitano le quote versate dai condomini e le spese comuni.
La domanda è: l’intestazione esclusiva all’amministratore è legittima oppure rischiosa?

 

La risposta dell’esperto: il conto deve essere intestato al condominio

Secondo Il Sole 24 Ore, l’intestazione corretta è al “Condominio di via…”, con indicazione dell’amministratore come delegato ad operare.
Questo principio discende dall’articolo 1129, comma 7, del Codice civile, che stabilisce:

“L’amministratore è tenuto ad aprire un conto corrente, bancario o postale, intestato al condominio, sul quale far transitare le somme ricevute e quelle erogate per conto dello stesso.”

L’amministratore, quindi, non può utilizzare un conto personale o a lui intestato, anche se dedicato alle spese condominiali.
L’intestazione al solo amministratore comporta un rischio di confusione patrimoniale e può esporlo a responsabilità personali.

 

Perché il conto va intestato al condominio

L’intestazione diretta al condominio garantisce:

  • la trasparenza dei movimenti finanziari;

  • la tracciabilità dei versamenti e dei pagamenti relativi alla gestione comune;

  • la separazione patrimoniale tra i fondi condominiali e quelli dell’amministratore;

  • la possibilità, per i condomini, di consultare l’estratto conto e verificare le spese (art. 1129, comma 9 c.c.).

In caso contrario, se il conto è intestato solo all’amministratore, si rischia che i flussi finanziari non siano chiaramente attribuibili al condominio, con conseguenze civilistiche, contabili e anche fiscali.

 

Operatività: chi può accedere e come gestire le deleghe

Il titolare giuridico del conto è il condominio, rappresentato dall’amministratore pro tempore.
L’amministratore può:

  • operare come delegato unico (firma singola);

  • richiedere co-intestazioni o deleghe ad altri soggetti (ad esempio il consiglio di condominio), se previsto dal regolamento.

Le banche devono identificare il condominio come ente di gestione non riconosciuto, dotato di codice fiscale proprio.
Il conto va aperto indicando:

“Condominio di via [indirizzo], rappresentato dall’amministratore [nome e cognome]”.

 

Aspetti fiscali e di trasparenza

Sul piano fiscale, l’apertura del conto a nome del condominio è necessaria anche per:

  • effettuare bonifici tracciabili ai fini delle detrazioni fiscali (bonus edilizi, ristrutturazioni, superbonus, ecc.);

  • ricevere correttamente eventuali rimborsi o crediti spettanti al condominio;

  • adempiere agli obblighi di sostituto d’imposta per i compensi a fornitori o dipendenti (modelli 770 e CU).

Senza un conto intestato al condominio, tali operazioni non sarebbero fiscalmente valide o verificabili dall’Agenzia delle Entrate.

 

In sintesi

🔹 Il conto corrente condominiale deve essere intestato al condominio, non all’amministratore.
🔹 L’amministratore opera come delegato per i movimenti bancari.
🔹 L’intestazione errata può creare problemi di trasparenza e responsabilità.
🔹 Il conto è obbligatorio per tutti i condomìni, anche con pochi proprietari.

 

BOX APPROFONDIMENTO

🔸 Quando il conto condominiale è obbligatorio

Il conto è sempre obbligatorio, a prescindere dal numero dei condomini o dall’entità delle spese.
Solo nei condomini minimi (due partecipanti) è possibile evitare l’amministratore, ma non appena si nomina un rappresentante, il conto dedicato diventa necessario.

🔸 Come comportarsi se il conto è intestato all’amministratore

In tal caso, i condomini possono chiedere all’amministratore di regolarizzare la posizione, aprendo un nuovo conto intestato al condominio e trasferendo i fondi.
Se l’amministratore rifiuta, è possibile revocarlo per giusta causa ai sensi dell’art. 1129, comma 11, c.c.

🔸 Chi può visionare gli estratti conto

Ogni condomino ha diritto, su richiesta, a consultare l’estratto conto o riceverne copia.
L’amministratore non può opporre il segreto bancario, poiché gestisce fondi altrui

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