1. Cosa sono i BTP a lungo termine
I BTP (Buoni del Tesoro Poliennali) sono titoli di Stato: in pratica, prestiamo soldi allo Stato italiano, che in cambio ci restituisce:
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interessi (cedole) ogni 6 mesi,
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il capitale alla scadenza.
Quando si parla di lungo termine si intendono titoli che scadono tra 20 e 50 anni. Sono investimenti che durano quindi decenni.
2. Perché alcuni li definiscono “interessanti”
I BTP lunghi di solito offrono cedole più alte rispetto ai titoli a breve scadenza.
Il motivo è semplice: se vincoli i tuoi soldi per tanto tempo, lo Stato ti “premia” con un interesse più generoso.
In più:
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possono servire per pianificare obiettivi lontani, come lasciare un capitale ai figli;
in alcuni periodi, quando i tassi scendono, i BTP lunghi possono aumentare molto di valore.
3. Il rovescio della medaglia: il rischio dei tassi
I BTP lunghi hanno un rischio principale: sono molto sensibili ai cambiamenti dei tassi di interesse.
La regola è semplice:
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se i tassi salgono → il valore dei BTP lunghi scende anche tanto;
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se i tassi scendono → il valore sale in modo significativo.
Questo significa che, se vuoi venderlo prima della scadenza, potresti ritrovarti a farlo a un prezzo molto più basso del previsto.
Ecco perché si dice che i BTP a 30 o 50 anni non sono adatti a chi potrebbe aver bisogno dei soldi prima.
4. Sono sicuri? Dipende da cosa intendiamo per “sicuri”
Dal punto di vista del rischio di credito, lo Stato italiano è considerato abbastanza affidabile: storicamente ha sempre rimborsato i suoi debiti.
Ma questo non significa che il prezzo del BTP resterà stabile.
I titoli lunghi possono subire oscillazioni enormi, anche del 20–30–40%, senza che succeda nulla di grave all’economia. È semplicemente l’effetto della loro durata.
Per questo:
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sono considerati sicuri se li tieni fino alla scadenza,
molto volatili se pensi di venderli prima.
5. Quando possono avere senso
Un BTP a lungo termine può essere una scelta ragionevole se:
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hai un orizzonte davvero lungo (20–30 anni o più);
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vuoi una cedola costante e prevedibile per molti anni;
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non ti interessa rivendere il titolo in anticipo;
stai diversificando il tuo portafoglio, non investendo tutto lì.
6. Quando è meglio evitarli
Meglio non scegliere BTP lunghi se:
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pensi di aver bisogno del capitale prima della scadenza;
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non sopporti le oscillazioni di prezzo;
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hai un orizzonte breve o medio;
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devi investire soldi destinati a emergenze, studi dei figli, lavoro, ecc.
In questi casi sono più adatti BTP a scadenza breve o strumenti più flessibili.
In sintesi
I BTP a lunga scadenza possono essere uno strumento utile, ma solo per chi:
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ha un obiettivo molto lontano,
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accetta la variabilità dei prezzi,
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può mantenere l’investimento fino alla fine.
Per tutti gli altri, possono essere rischiosi e poco adatti. Per saperne di più su come investire i tuoi soldi, ti consiglio la lettura di Impara a Investire come i Guru.

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