Ogni tanto poi approfondisco, anche per curiosità , alcuni di questi personaggi. Recentemente, visto che ho avuto numerose richieste in proposito, ho speso un po' di tempo a analizzare il metodo di Marco Casario che si autodefinisce a volte youtuber, a volte trader e a quanto sembra fa anche molto altro.
Il libro di Casario
La prima fonte di informazione è stato il suo libro "Investire nel breve e lungo termine". La parola investire, insieme ai termini "analisi quantitativa" e "macroeconomia", mi avevano fatto pensare a un libro destinato appunto agli investitori. Invece il percorso del libro è davvero strano e tortuoso. Si parte infatti con il trading, il Forex e strumenti di nicchia come opzioni e futures per arrivar persino alle commodity e allo spread trading. E' un po' come se insegnandoti la storia partissero dal 900.
Si arriva poi all'onnipresente analisi tecnica e alla macroeconomia per finalmente arrivar al dunque "Gli investimenti di medio e lungo termine". Potremmo dirci arrivati invece si torna nel percorso tortuoso per trattare il "Quant Investing" e i sistemi automatici. Altro capitolo più normale dedicato al money management, un po' di psicologia e finanza comportamentale per concludere quindi con l'applicazione del suo processo, con alcuni casi studio del passato che francamente lasciano il tempo che trovano nel senso che sono buoni tutti a dar spiegazioni di quanto è successo, basta appunto farlo dopo.
Troppe cose, troppi concetti butttati lì senza approfondimento. La sensazione è che Casario sia bravo a comunicare, ma dica un po' di tutto e un po' di niente. Un libro di dubbia utilità , nonostante la mia laurea in finanza e conoscenza multi-decennale dei mercati, il libro mi ha lasciato disorientato e del metodo Casario ci ho capito gran poco.
Lo youtuber
Da quanto ho visto Casario non ha una formazione economica ma informatica e tecnica. Fino ad alcuni anni fa si definiva semplicemente youtuber. E sul suo canale abbondano i video per lo più in ambito economico e finanziario. Già i titoli mi lasciano interdetto, ok il clickbait, ma sembra il solito metodo per attirare view facendo perno su paure e "complottismo" come dimostranzo titoli come "Il potere segreto ...", "Allarme economia Usa", "La BCE mente", "Crisi di liquidità in vista", "Svendita di obbligazioni USA", "La più grande manipolazione finanziaria della storia". Il classico "#noncelodicono".
Sui contenuti dei video stendo un velo pietoso. Non che ci sia nulla di sorprendente per chi come il sottoscritto segue come è trattata la finanza in questo paese. Spesso anche i giornali in tema di economia e finanza peccano di incompetenza e superficialità cercando con termini forti (crollo, persi 1000 miliardi, scoppio bolla ...") di attirare l'attenzione o di spiegar quello che nemmeno loro capiscono, spesso con un retroscopo di trasmettere le loro idee e i loro bias ideologici. Il problema di questi video, un po' come l'informazione finanziaria, è mischiare fatti veri con spiegazioni che sono in realtà idee di chi le pubblica. Fin qui non sarebbe nemmeno male, peccato che poi queste idee spesso mancano di basi teoriche e persino di logica.
Il problema è che in tempi di social e informazione veloce, per il risparmiatore medio questo tipo di contenuto può esser più accattivante di una spiegazione logica e ragionata che richiede senso critico, impegno e qualche competenza in materia.
Il Corso di Trading
Non ho invece avuto accesso e non mi interessa averlo al corso di trading. Per analizzare questo prenderò quindi fonti esterne.
Faccio una premessa doverosa. Le promesse di rendimenti facili e metodi segreti nel mondo del trading online sono un richiamo per molti e la fortuna di pochi. I numeri dicono che nel trading la maggioranza delle persone perde, si stima il 90%. Per esperienza posso dire che sono di più, a maggior ragione se non contiamo solo la perdita effettiva ma quando banalmente si guadagna meno del mercato.
Ma soprattutto sono pochissimi quelli che riescono a vivere di trading. Ci sono, alcuni li ho conosciuti direttamente o indirettamente, specie in Usa ma anche qualcuno tra Italia e Svizzera. E con qualcuno ho avuto modo di confrontarmi. Quando dico che vivono di trading è da intendere letteralmente: non fanno tanti soldi da campar di rendita, se smettono di operare non guadagnano per vivere come ogni padre di famiglia che va quotidianamente a lavorare. E chi vive di trading non vende corsi, non ha tempo per questo. Al massimo arrotonda con un libro che spiega i concetti di base e soprattutto con qualche apparizione a eventi o sponsorizzazione di società di trading o simili (soprattutto chi si è fatto un nome vincendo i campionati di trading). Già da qui capirete la mia opinione: diffidate di chi vi vende corsi di trading, a maggior ragione quando promette risultati favolosi e magari pure con poco impegno e partendo da zero.
Veniamo quindi all'analisi dei corsi, prendo spunto da due discussioni online, la prima sul noto sito di Reddit e la seconda su Fuffapedia, forum di Fufflix dove si analizzano le tecniche dei fuffaguru di varia tipologia.
1. Il Costo Esagerato e il Contenuto Elementare
La critica più immediata riguarda il prezzo del corso, riportato in modo diffuso tra i 2.000 e i 3.000 euro. Questa cifra è ritenuta sproporzionata se confrontata con il valore intrinseco dei contenuti:
Costo Non Giustificato: Diversi utenti hanno messo in evidenza come 2.000 o 3.000 euro rappresentino un investimento equivalente a un anno di retta universitaria (spesso con ISEE bassi o medi) o a una vasta offerta di risorse e-learning accademiche e professionali di altissima qualità (ad esempio, anni di abbonamenti a piattaforme specializzate o master universitari).
Elementarietà dei Contenuti: Nonostante la presenza di "molte ore" di lezione, gli acquirenti hanno riportato che gran parte del materiale è di una "elementarità devastante", coprendo concetti basilari del trading (come la definizione di un pip o come aprire una posizione long), informazioni già ampiamente disponibili gratuitamente.
2. Vaghezza Strategica e Contenuti Riciclati
Il nucleo dell'insoddisfazione è legato alla scarsa qualità metodologica e all'originalità dei contenuti presentati:
Strategie Generiche: Le "tante strategie" promesse al momento della vendita sono risultate essere "di una vaghezza al limite del parossistico". Vengono citati concetti generici di analisi tecnica come "doppio minimo", "medie mobili" o "testa e spalle", che sono i capisaldi di ogni manuale introduttivo, e non metodi proprietari o avanzati che giustifichino un costo così elevato.
Contenuti Duplicati: Alcuni acquirenti hanno notato che molti dei video inclusi nel corso a pagamento sono, di fatto, già presenti sul canale YouTube di Casario, semplicemente riorganizzati. In aggiunta, una parte significativa delle ore totali del corso è costituita da vecchi webinar e sessioni di Domande e Risposte (Q&A), riducendo ulteriormente il valore del materiale inedito e strutturato.
3. Il Conflitto di Interessi: Il Vero Business è la Formazione
Un tema centrale nella critica a Casario (e ad altri "guru" simili) è il modello di business, che sposta l'attenzione dal trading stesso alla vendita di corsi:
"Se un trader ti fa pagare 3K un corso, il suo business non è il trading, è il corso."
Se l'individuo fosse costantemente e altamente profittevole grazie al trading sui mercati, non avrebbe la necessità economica o la convenienza in termini di tempo di dedicarsi alla creazione, vendita e gestione di corsi costosi. Per i critici, la fonte primaria di guadagno risiede nella vendita massiva di pacchetti formativi, alimentando la speranza di "rendita passiva" o arricchimento rapido da parte degli acquirenti.
4. Limiti Strutturali e Tattiche di Marketing Criticate
Oltre ai contenuti, il metodo di Casario è stato criticato per aspetti relativi al supporto e alle strategie promozionali:
Community Inutile: La community di supporto, spesso promessa come elemento di valore aggiunto, è stata definita "praticamente inutile", con scarsa partecipazione degli iscritti e, soprattutto, Casario quasi mai attivo.
Marketing Inquietante: La strategia comunicativa recente sul canale YouTube di Casario è stata criticata per l'uso di tecniche che sfruttano la paura. È stato notato come molti titoli dei video recenti abbiano un taglio "inquietante" o allarmistico (sfruttando il concetto che "la paura vende") nel tentativo di massimizzare le visualizzazioni e potenzialmente indirizzare gli utenti verso l'acquisto dei corsi come soluzione a crisi imminenti.


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