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Utili consigli per risparmiare in banca

27/11/25

Investire nelle Banche Italiane: Restano Solide, Redditività che Potrebbe Calare nel Prossimo Biennio

Il sistema bancario italiano si conferma in una solida condizione, con una stabilità certificata dalla Banca d’Italia nel suo recente rapporto sulla Stabilità finanziaria. Tuttavia, sebbene il primo semestre abbia registrato risultati positivi, gli analisti di Via Nazionale prevedono un potenziale calo della redditività nel prossimo biennio, un elemento che richiede attenzione da parte degli investitori.

 

Redditività nel Primo Semestre: I Dati di Bankitalia

Nel primo semestre, la redditività delle banche italiane è lievemente aumentata. Il ROE (Return on Equity), al netto delle componenti straordinarie, è salito dal 14,3% al 14,8%.

Nonostante questo miglioramento del ROE, la Banca d'Italia evidenzia una dinamica complessa nei ricavi dell'attività caratteristica:

  • Margine di Interesse in Flessione: La riduzione del margine di interesse non è stata completamente compensata dall'incremento delle commissioni, in particolare nel comparto del risparmio gestito.

  • Costo del Rischio ai Minimi Storici: Il miglioramento della redditività ha tratto grande beneficio dal calo delle rettifiche nette su crediti. Il costo del rischio ha raggiunto il valore più basso dal 2008, attestandosi a soli 26 punti base.

Un fattore che ha contribuito alla riduzione dei costi operativi è il raggiungimento, da parte delle banche, dell'obiettivo di contribuzione allo Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi (FITD) (pari allo 0,8% dei depositi protetti), eliminando così la necessità di ulteriori versamenti.

 

Le Prospettive Future: Attenzione al Biennio 2026-2027

Le stime della Banca d'Italia indicano che la fase di massima redditività potrebbe essere alle spalle. Si prevede un calo della redditività nel prossimo biennio, principalmente a causa dell'atteso aumento delle rettifiche sui crediti previste per il 2026 e il 2027, dopo la diminuzione registrata nell'anno in corso.

Questo trend segnala un potenziale rallentamento della performance finanziaria, nonostante l'attuale solidità.

 

Stabilità Macroecononomica: Rischi Contenuti ma Fattori Esterni

In generale, il quadro macrofinanziario italiano non registra variazioni tali da aumentare i rischi per la stabilità finanziaria, che restano "contenuti".

Il sistema beneficia di diversi fattori interni di sostegno:

  • Moderata ripresa del credito.

  • Tenuta dei redditi da lavoro e bassa disoccupazione.

  • Prudente impostazione della politica di bilancio.

  • Contenuto debito privato.

Tuttavia, Bankitalia avverte che i rischi non trascurabili provengono soprattutto da fattori esterni, come l'incertezza legata alle prospettive di crescita globale e alle tensioni geopolitiche.

 

Imprese e Famiglie Resilienti 

  • Famiglie: I rischi finanziari si mantengono bassi grazie alla crescita del reddito e della ricchezza finanziaria, accompagnata da un'ulteriore riduzione dell'indebitamento in rapporto al reddito disponibile.

  • Imprese: Le condizioni rimangono buone, sostenute dalla redditività e da un indebitamento contenuto. Resta però la vulnerabilità all'incertezza economica e alle possibili ripercussioni legate all'aumento dei dazi USA e ai conflitti geopolitici, che stanno ridefinendo gli scambi commerciali globali.

     

Scenario Globale: Volatilità Bassa, Ma Incertezza Elevata

 Sui mercati finanziari globali, dopo il rientro delle tensioni, i prezzi delle attività finanziarie più rischiose sono saliti e la volatilità è tornata su livelli molto bassi.


Nonostante la politica monetaria delle principali banche centrali si mantenga moderatamente accomodante, rimane significativa l'incertezza macrofinanziaria. In un contesto di inflazione ancora relativamente alta negli Stati Uniti e di disavanzi dei bilanci pubblici in crescita in alcune economie avanzate, il prezzo dell'oro ha toccato i massimi storici, fungendo da bene rifugio in un ambiente di persistente incertezza.

 

In conclusione, l'investimento nel settore bancario italiano si basa attualmente su una base di solida capitalizzazione e bassi rischi creditizi, ma gli investitori dovrebbero monitorare attentamente il potenziale calo della redditività e il rialzo del costo del rischio attesi nel prossimo biennio, oltre ai fattori di instabilità geopolitica ed economica globale.

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