La risposta è no: i beni ereditati o ricevuti per donazione restano personali, anche all’interno del matrimonio in comunione.
Lo chiarisce Il Sole 24 Ore – L’Esperto Risponde del 10 novembre 2025, a cura di Giovanna Boggio Robutti, con un utile riepilogo delle regole del Codice civile.
Il caso: un’eredità ricevuta dopo il matrimonio
Un lettore racconta di essere sposato in regime di comunione dei beni e di aver ricevuto, a seguito della morte del padre, un appartamento e una somma di denaro.
Il dubbio: tali beni devono essere condivisi con la moglie o restano di sua esclusiva proprietà ?
La risposta dell’esperto: l’eredità resta un bene personale
L’articolo 179, comma 1, lettera b) del Codice civile è chiarissimo:
“Non costituiscono oggetto della comunione legale i beni acquisiti per effetto di successione o donazione, salvo che nell’atto di liberalità il donante o il testatore non disponga diversamente.”
Questo significa che i beni ricevuti in eredità o donazione non entrano automaticamente nella comunione legale, a meno che l’atto non specifichi espressamente il contrario.
In altre parole, l’erede resta unico proprietario, anche se è sposato in comunione dei beni.
E se l’eredità riguarda un immobile?
L’immobile ereditato resta personale, ma occorre prestare attenzione a come viene gestito dopo.
Se il coniuge erede:
-
vende l’immobile e reinveste il ricavato in un nuovo bene intestato a sé, deve dichiarare nell’atto di acquisto che i fondi provengono da bene personale;
-
utilizza denaro comune per ristrutturarlo o migliorarlo, l’altro coniuge può vantare un diritto di credito per la metà della spesa sostenuta (art. 192 c.c.).
Senza tale dichiarazione di provenienza, il nuovo bene potrebbe essere considerato in comunione.
Eredità in denaro: attenzione ai conti correnti
Lo stesso principio vale per le somme di denaro.
Se il coniuge eredita del denaro e lo versa su un conto cointestato o usato per spese familiari, quel denaro perde il carattere personale e si confonde con il patrimonio comune.
Per mantenerlo personale, è consigliabile depositarlo su un conto intestato solo all’erede e tenerne traccia documentale.
Riepilogo delle regole
| Tipo di bene ereditato | Rientra in comunione? | Note pratiche |
|---|---|---|
| Immobile ereditato | ❌ No | Resta personale dell’erede |
| Somma di denaro | ❌ No, se resta separata | Diventa comune se mescolata con conti condivisi |
| Bene acquistato con soldi ereditati | ❌ No, se dichiarato nell’atto | Serve dichiarazione di provenienza |
| Beni migliorati con spese comuni | ⚠️ No, ma dà diritto di credito al coniuge | Art. 192 c.c. |
In sintesi
I beni ricevuti per eredità o donazione restano personali, anche nel matrimonio in comunione legale.
Solo se il testatore dispone espressamente che entrino nella comunione o se vengono mischiati ai beni comuni, diventano condivisi.
BOX APPROFONDIMENTO
🔸 Quando l’eredità può entrare nella comunione
Può accadere solo se il testatore o il donante lo prevede esplicitamente nel testamento o nell’atto di donazione (ad esempio: “lascio questo immobile a mio figlio e a sua moglie in comunione dei beni”).
In assenza di tale clausola, resta personale.
🔸 Come dichiarare la provenienza dei fondi
Nel caso di acquisto con denaro ereditato, il notaio inserisce una clausola di esclusione dalla comunione.
Esempio: “Il prezzo è corrisposto con denaro proveniente da eredità paterna, come da documentazione allegata”.
🔸 Separazione e divisione dei beni ereditati
In caso di separazione o divorzio, i beni ereditati non rientrano nel calcolo della comunione da sciogliere.
Restano nella piena disponibilità del coniuge erede.


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