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26/11/25

Berkshire Hathaway: utili in crescita, mercato in attesa

berkshire hathaway buffett
Il business assicurativo continua a trainare i conti del gruppo, mentre il mercato osserva con attenzione la transizione da Warren Buffett al suo successore. Intanto la liquidità record apre interrogativi sulle prossime mosse.

Il passaggio di testimone e l’effetto sul titolo

Il terzo trimestre 2025 segna una fase di discontinuità per Berkshire Hathaway. Warren Buffett ha confermato che dall’inizio del 2026 Greg Abel diventerà il nuovo CEO, presiederà l’assemblea annuale e firmerà la celebre Lettera agli azionisti.

Il 95enne “Oracolo di Omaha” resterà comunque una presenza rilevante all’interno del gruppo, mantenendo una quota significativa di azioni di classe A fino a quando gli azionisti non avranno piena fiducia nel nuovo corso.

Nonostante la continuità annunciata, il mercato ha reagito con cautela: secondo i dati Bloomberg, sia le azioni A (oltre 750mila dollari l’una) sia le più accessibili B hanno avviato un trend ribassista in coincidenza con l’assemblea dei soci.

Gli analisti spiegano questo raffreddamento con diversi fattori:

  • la discesa dei tassi, che ha indebolito i rendimenti degli investimenti del Float assicurativo;

  • la guerra commerciale USA–Cina, che ha frenato il traffico ferroviario di BNSF;

  • il venir meno del cosiddetto “premio Buffett”, ovvero la fiducia storica che molti investitori retail riponevano nella sua leadership.

Il ridimensionamento del rapporto Prezzo/Valore di libro, sceso da 1,7× verso valori più vicini alla media storica decennale (1,3×), indica inoltre che il titolo era diventato costoso e soggetto a fisiologiche prese di profitto.

 

I conti del terzo trimestre: assicurazioni sugli scudi

Il trimestre chiuso al 30 settembre 2025 mostra un quadro operativo robusto.

 

Risultati principali (in miliardi di dollari)

  • Ricavi: 94,9 (2024) → 92,9 (2025)

  • Utile operativo: 38,1 (2024) → 32,5 (2025)

  • Utile netto: 30,8 (2024) → 26,5 (2025)

Nonostante il calo dei ricavi e dell’utile netto rispetto al 2024, il gruppo conferma buone performance in alcune aree chiave.

 

Assicurazioni: il vero motore

Il segmento underwriting ha registrato un utile attribuibile agli azionisti di 2,37 miliardi, contro i 0,75 miliardi del 2024.
Il balzo è dovuto a:

  • quasi totale assenza di eventi catastrofici,

  • recuperi da sinistri degli anni precedenti,

  • confronto favorevole con il 2024, quando erano stati effettuati accantonamenti straordinari per una causa legale.

In frenata invece la redditività degli investimenti assicurativi, penalizzati dal contesto di tassi in calo.

 

Ferrovie ed Energia in raffreddamento

  • BNSF Railway mostra utili stabili ma senza slancio.

  • Il segmento Energy segna un rallentamento dei profitti per la riduzione dei margini nelle utility USA e nel trasporto gas.

     

Manufacturing, servizi e retail in recupero

Il comparto industriale-commerciale cresce dell’8%, grazie a:

  • ripresa della domanda,

  • forte efficientamento dei costi.


Il peso del portafoglio investimenti

La vera zavorra sui risultati dei primi nove mesi arriva dall’area Investing.
Il confronto è netto:

  • Utile Investing 2025 (9 mesi): 17,2 miliardi

  • Utile Investing 2024 (9 mesi): 36,39 miliardi

Il calo riflette la minore spinta dei mercati rispetto allo scorso anno, con effetti visibili sulla redditività complessiva.

 

La liquidità record: prudenza o mancanza di opportunità?

Al 30 settembre 2025 Berkshire Hathaway disponeva di 358 miliardi di dollari di liquidità e equivalenti: un livello mai visto nella storia del gruppo.

Secondo alcuni analisti, questa montagna di cassa indica difficoltà nell’individuare asset capaci di garantire il tradizionale binomio “basso rischio – alto rendimento”.

Buffett conferma questa lettura:

“Ci piacerebbe spendere, ma non lo faremo a meno che non vediamo opportunità con pochissimo rischio e grandi potenziali ritorni”.

Intanto il gruppo ha mosso due pedine:

  • acquisizione da 9,7 miliardi di Occidental Petroleum,

  • nuova partecipazione da 4,3 miliardi in Alphabet (Google).

La prudenza resta comunque elevata: l’esposizione in Apple è stata ridotta dai massimi, complici valutazioni ritenute molto più elevate rispetto al passato (oggi oltre 36× gli utili).

 

Valutazioni di mercato e metriche chiave

Per una holding diversificata come Berkshire il principale riferimento resta il NAV – Net Asset Value, ovvero:

somma del valore di mercato delle partecipazioni, al netto dei debiti.

Il mercato spesso applica uno sconto sul NAV per riflettere costi, rischi e minore trasparenza operativa di un conglomerato con tante anime.

Oltre al NAV gli investitori osservano:

  • i flussi di cassa,

  • la capacità di generare dividendi,

  • multipli come P/E o EV/Ebitda dove applicabili.

Secondo Seeking Alpha, il Price/Book Value attuale è circa 1,5×, ancora superiore alla media del settore.
La profittabilità resta comunque solida:

  • ROA (Ritorno sugli asset): 5,5%, migliore dei peer.

     

La sfida del nuovo CEO

Le prossime mosse di Greg Abel saranno decisive per capire:

  1. come verrà impiegata la liquidità record,

  2. come evolverà la strategia di investimento nell’era post-Buffett,

  3. quale peso avranno i business operativi rispetto al grande portafoglio finanziario.

Il mercato resta in attesa: la prudenza domina, la valutazione è alta e l’era che si apre sarà inevitabilmente confrontata con quella del suo leggendario fondatore.

Il vero banco di prova sarà la capacità di Abel di mantenere l’equilibrio tra tradizione e innovazione, utilizzando la cassa per sostenere la crescita senza tradire l’impronta che ha reso Berkshire Hathaway una delle società più osservate al mondo.

Per conoscere il metodo Buffett ti consiglio la lettura di   Impara a Investire come i Guru

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