Per fronteggiare questo scenario esistono le polizze Long Term Care (LTC), assicurazioni che garantiscono un supporto economico all’assicurato nel momento in cui perde la capacità di essere autonomo.
Le diverse tipologie di polizza
Le polizze LTC possono essere di due tipi:
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A vita intera: coprono l’intero arco della vita. I premi possono essere pagati per un periodo limitato (es. 20 anni) oppure per sempre.
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Temporanee: valide per un periodo determinato (ad esempio 10 o 20 anni).
Questa distinzione incide molto sul premio annuo e sulle condizioni di uscita dal contratto.
La “riduzione” dei premi
Un aspetto importante è la cosiddetta riduzione. Significa che il contraente può interrompere (o sospendere) il pagamento dei premi negli anni precedenti alla scadenza finale. In tal caso la rendita rimane garantita, ma in misura proporzionale ai premi effettivamente versati rispetto a quelli inizialmente previsti.
Come sottolinea Claudio Raimondi, attuario ed esperto di assicurazioni, «più alto è il premio annuo e più lunga la durata dei versamenti, più rilevante diventa valutare attentamente le condizioni della riduzione».
Il periodo di carenza
Le compagnie prevedono in genere un periodo di carenza (cioè un lasso di tempo iniziale in cui la copertura non è attiva). Può variare da 3 a 6 mesi. Alcune assicurazioni consentono di eliminarlo sottoponendo l’assicurato a una visita medica accurata, spesso a pagamento. Se il check-up è serio e accessibile nei costi, può essere una buona soluzione per ridurre i tempi di attesa.
Certezza delle condizioni
Un punto rassicurante per chi valuta una LTC è che la condizione di non autosufficienza è facilmente diagnosticabile da un medico ed è ben definita nei contratti venduti in Italia. Per questo motivo i rischi di controversie o lunghi contenziosi sono molto bassi.
LTC e fondi pensione: due strumenti diversi
A volte si paragona la polizza LTC al fondo pensione, perché entrambi hanno a che fare con la longevità . In realtà i due strumenti sono profondamente diversi:
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il fondo pensione funziona secondo il principio della capitalizzazione individuale dei contributi;
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la LTC si basa invece sulla ripartizione del rischio tra tutti gli assicurati.
Si tratta quindi di due soluzioni complementari: il fondo pensione serve a garantirsi un reddito aggiuntivo nella vecchiaia, la LTC a proteggere la famiglia dai costi dell’assistenza in caso di perdita di autosufficienza.
Cosa valutare prima di sottoscrivere una LTC
Oltre al premio, è importante verificare con attenzione:
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importo della rendita mensile garantita;
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se sono coperte le patologie già note all’assicurato;
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la presenza della copertura per malattie neurodegenerative;
le condizioni e tempistiche di accertamento del sinistro.
Polizze LTC: Pro & Contro
✅ Pro
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Garantisce una rendita vitalizia in caso di perdita di autosufficienza
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Protegge il patrimonio familiare da spese sanitarie impreviste
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Offre serenità e pianificazione di lungo periodo
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Possibili benefici fiscali sulle detrazioni
❌ Contro
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Premi spesso elevati, soprattutto se sottoscritte in età avanzata
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Coperture variabili a seconda della compagnia e delle clausole
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Necessità di valutare attentamente esclusioni e limiti contrattuali
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Possibile percezione di “prodotto di nicchia” poco diffuso
Una polizza Long Term Care non è una spesa da affrontare a cuor leggero: richiede valutazioni precise e spesso l’assistenza di un consulente. Ma può rappresentare un tassello fondamentale per tutelare il proprio futuro e quello dei propri cari, soprattutto in un Paese in cui la spesa sanitaria e assistenziale grava ancora in larga parte sulle famiglie.
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