Si tratta di una modalità in cui privati e imprese possono ottenere prestiti direttamente da una “folla” di investitori, senza passare dalle banche. In pratica, piattaforme digitali mettono in contatto chi ha bisogno di capitali con chi è disposto a prestarli in cambio di un interesse.
Come funziona
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Lato investitore: si versa una somma sulla piattaforma e la si destina a uno o più progetti (aziendali, immobiliari o personali). In cambio, si ricevono rimborsi periodici con capitale e interessi.
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Lato richiedente: imprese o privati accedono a un finanziamento senza le rigidità tipiche dei canali bancari, accettando condizioni di trasparenza e un tasso spesso competitivo.
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La piattaforma: fa da intermediario, valuta l’affidabilità dei richiedenti e gestisce i flussi di pagamento.
I vantaggi
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Diversificazione: con piccoli importi è possibile investire in decine di progetti diversi, riducendo il rischio.
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Accessibilità: si parte anche con somme contenute (in alcuni casi bastano 50 o 100 euro).
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Rendimenti potenzialmente interessanti: spesso superiori a quelli di strumenti tradizionali a basso rischio.
I rischi
Naturalmente non è un investimento privo di pericoli. I principali rischi sono:
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Insolvenza del debitore, che può non rimborsare capitale e interessi.
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Rischio di piattaforma, legato alla solidità e alla trasparenza del portale scelto.
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Liquidità limitata, perché il capitale rimane vincolato per la durata del prestito.
Per questo motivo è fondamentale approcciarsi al lending crowdfunding con prudenza, distribuendo i propri investimenti su più progetti e scegliendo piattaforme affidabili e regolamentate.
Una nuova frontiera per gli investitori consapevoli
Il lending crowdfunding non è un sostituto degli investimenti tradizionali, ma può essere una componente interessante e innovativa in un portafoglio ben diversificato. L’importante è affrontarlo con la giusta mentalità: studio, conoscenza dei rischi e obiettivi chiari.
Se vuoi approfondire i principi che guidano i grandi investitori – da Warren Buffett a John Bogle, da Peter Lynch a Benjamin Graham – e capire come applicarli anche alle nuove forme di investimento, ti consiglio il libro Impara a Investire come i Guru, una guida pratica che unisce teoria e strumenti concreti.
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