Trade Republic, è una banca tedesca che ha catturato l'attenzione di molti investitori, in particolare in Italia, grazie ad alcune novità significative e a una massiccia campagna promozionale. Ma è davvero la "rivoluzione" che alcuni youtuber hanno descritto, o ci sono aspetti meno convenienti che vengono sottovalutati?
In questo articolo, basandoci su test reali, confronti e testimonianze dirette, analizzeremo a fondo Trade Republic, evidenziando i suoi punti di forza e, soprattutto, le criticità che ogni investitore dovrebbe conoscere prima di affidargli i propri capitali. L'obiettivo è fare chiarezza sui costi reali e sulla qualità dei servizi, andando oltre la superficie delle promozioni.
Cos'è Trade Republic? Una Banca, ma con un Focus Specifico
Trade Republic si presenta come la più grande piattaforma di risparmio in Europa, con l'obiettivo di facilitare la creazione di ricchezza attraverso un accesso facile, sicuro e gratuito al sistema finanziario. È una banca tedesca con licenza completa, che fornisce servizi di custodia e amministrazione di strumenti finanziari e la raccolta di depositi. La sua succursale italiana opera sotto la vigilanza della Banca d'Italia.
Il denaro dei clienti è conservato in conti fiduciari omnibus presso banche autorizzate, il che significa che i fondi di più clienti confluiscono in un unico conto gestito da Trade Republic, che si occupa delle registrazioni contabili. Sebbene sia una banca, il suo focus è chiaramente sugli investimenti, e chi si aspetta i classici servizi bancari come pagamenti F24, bollettini o bonifici ricorrenti, rimarrà deluso.
I "Pro": Perché Trade Republic Attira Tanti Investitori
Trade Republic è diventata popolare per una serie di vantaggi molto allettanti, in particolare per gli investitori italiani.
- Regime Amministrato in Italia: A fine gennaio 2024, Trade Republic ha annunciato la possibilità per gli investitori italiani di operare in regime amministrato. Questo significa che l'intermediario (Trade Republic) agisce come sostituto d'imposta, calcolando, applicando e versando direttamente le imposte legate all'investimento all'erario. È il regime più comodo per l'investitore, che viene sollevato da tutti gli adempimenti fiscali. Nonostante gli annunci però solo da quest'anno dovrebbe esser operativo il regime amministrato sui vari strumenti (cripto ancora da valutare).
- Costi di Transazione Super Competitivi: Le operazioni di acquisto e vendita costano soltanto 1€ per transazione. Inoltre, l'attivazione di piani di accumulo (PAC) su ETF è completamente gratuita. Questo abbatte notevolmente i costi fissi per chi investe regolarmente piccole somme.
- Interessi sulla Liquidità e Saveback:
- Remunerazione del saldo: Trade Republic offre interessi sulla liquidità disponibile sul conto, parametrati al tasso deposit facility della BCE, attualmente 2%. Questo si applica senza limiti di importo.
- Saveback: Permette di ricevere l'equivalente dell'1% delle transazioni effettuate con la carta di Trade Republic direttamente in un piano di accumulo precedentemente attivato, purché di almeno 50€ al mese.
- Interfaccia Intuitiva e User-Friendly: L'applicazione e il sito web di Trade Republic sono descritti come essenziali, puliti e ordinati. La maggior parte delle operazioni sono sintetizzate in due azioni: investire o trasferire denaro. Nonostante l'ampia offerta di titoli, l'utente non viene sommerso da funzionalità superflue, rendendo la piattaforma adatta a chi ha le idee chiare sugli investimenti.
- Sicurezza e Regolamentazione: Essendo una banca tedesca supervisionata dalla BaFin (l'autorità federale di vigilanza finanziaria) e ora con IBAN italiano, offre un buon livello di sicurezza. La liquidità è garantita fino a 100.000€, e la custodia dei titoli è separata, il che significa che l'investitore rimane proprietario dei titoli anche in caso di fallimento della banca.
I "Contro": Le Ombre Sulla Piattaforma
Nonostante i vantaggi, Trade Republic presenta diverse criticità che, secondo alcuni, la rendono meno ideale, soprattutto per investimenti a lungo termine o per chi cerca un servizio bancario completo.
- Assistenza Clienti Limitata e Scarsa Qualità : Una delle critiche più frequenti riguarda la qualità del customer care. L'assistenza è principalmente gestita tramite un centro assistenza in-app con risposte precaricate, e può essere difficile o impossibile avviare una chat o parlare direttamente con un operatore. Esperienze dirette hanno mostrato problemi nel risolvere blocchi operativi o ritardi nei bonifici.
- Servizi Bancari Tradizionali Assenti: Come accennato, Trade Republic non offre i servizi tipici di una banca tradizionale, come pagamenti F24, bollettini, attivazione di RID per utenze o bonifici ricorrenti. È una soluzione orientata esclusivamente agli investimenti.
- Offerta Limitata di Alcuni Titoli: Nonostante un'ampia gamma di strumenti, l'offerta di alcuni titoli può essere limitata. Ad esempio, è disponibile solo una selezione di obbligazioni di stato italiane.
- L'Esecuzione degli Ordini su LS Exchange: Un Costo Nascosto?
- Borsa Secondaria e Meno Liquida: Trade Republic esegue gli ordini (azioni, ETF, obbligazioni) principalmente sulla piattaforma elettronica LS Exchange, gestita dalla borsa di Amburgo. Questa è descritta come una borsa secondaria, molto più piccola e meno liquida rispetto a borse principali come Borsa Italiana, Xetra, London Exchange o Nasdaq.
- Potenziali Spread più Ampi: Una borsa meno liquida significa che i titoli sono meno scambiati, rendendo più difficile chiudere il gap tra prezzo denaro (bid) e prezzo lettera (ask), noto come bid-ask spread. Questo spread rappresenta un costo nascosto per l'investitore, non immediatamente percepibile come una commissione. Sebbene i test diretti non abbiano evidenziato differenze macroscopiche rispetto ad altri intermediari per titoli comuni, per strumenti meno liquidi (come Lumen Technologies, citato nell'esempio), lo spread può essere significativamente più ampio, fino all'1,77%-1,78% del valore del titolo.
- Problemi di Esecuzione degli Ordini e Liquidità : Su borse piccole, inserire ordini di grandi dimensioni può comportare il rischio che l'ordine non venga eseguito immediatamente o per intero. Inoltre, in scenari futuri, un titolo o un ETF meno scambiato potrebbe essere difficile da vendere al prezzo desiderato, costringendo l'investitore ad abbassare il prezzo per trovare un acquirente.
- Difficoltà nel Trasferimento Titoli: Un problema significativo legato all'operatività su LS Exchange è la difficoltà di trasferire il proprio portafoglio titoli ad altri broker. Molti broker non supportano LS Exchange come borsa di provenienza per i trasferimenti. Questo costringe l'investitore a vendere i titoli, pagare le tasse su eventuali plusvalenze (o rischiar di perder le minusvalenze), e poi ricomprarli sul nuovo broker, un'operazione che si vorrebbe evitare.
- Payment for Order Flow (PFOF): Una Pratica Controversa che Sta per Essere Vietata
- Cos'è il PFOF: Trade Republic guadagna anche dal "payment for order flow" (PFOF), una pratica in cui il broker vende gli ordini dei propri clienti a un market maker. Teoricamente, il market maker dovrebbe eseguire gli ordini sulla borsa migliore per il cliente (con lo spread minore), ma nella pratica, i contratti possono portare a esecuzioni su borse dove il market maker può applicare uno spread leggermente più alto, intascando la differenza. Questo è un ulteriore costo occulto per l'investitore.
- Imminente Illegalità : La pratica del PFOF sarà vietata nell'Unione Europea a partire dal 2026. Questo è un punto cruciale, poiché, sebbene Trade Republic abbia comunicato di non ricorrere più al PFOF in Italia da inizio 2024, a livello generale, il divieto avrà un impatto significativo sul modello di business di Trade Republic e di altri broker che ne fanno uso.
- Riflessi sulle Commissioni Future: Si ipotizza che, per compensare la perdita di questa fonte di ricavo, Trade Republic potrebbe essere costretta ad alzare le commissioni di transazione in futuro, ad esempio da 1€ a 2€ o più. Questo metterebbe il cliente in una situazione scomoda, dovendo scegliere tra accettare commissioni più alte o vendere e ricomprare i titoli su un altro broker, affrontando nuovamente i problemi di trasferimento.
- Problemi di Liquidazione Dopo la Vendita: alcune testimonianze riportano esperienze di liquidità non immediata dopo la vendita di alcuni prodotti come l'ETC sull'oro. Nonostante l'ordine fosse stato eseguito, la disponibilità dei fondi sul conto ha richiesto 6 giorni, un tempo insolitamente lungo per un'operazione che dovrebbe essere quasi istantanea dalla vendita alla liquidità sul conto del broker.
Conclusioni: È la Soluzione Ideale?
Trade Republic è senza dubbio una soluzione molto interessante per chi cerca una piattaforma esclusivamente per investire, con un'interfaccia pulita, costi super competitivi per le transazioni e funzionalità aggiuntive come gli interessi sulla liquidità e il saveback. La possibilità di operare in regime amministrato è un enorme vantaggio per molti investitori italiani.
Tuttavia, è fondamentale essere consapevoli dei suoi limiti. Non è la soluzione ideale per chi cerca servizi bancari tradizionali. Le criticità maggiori emergono sul fronte dell'assistenza clienti, della liquidità del mercato di esecuzione (LS Exchange), delle difficoltà nei trasferimenti titoli e, in prospettiva, dell'impatto del divieto del Payment for Order Flow sul suo modello di business.
Personalmente preferisco consigliare Fineco per chi vuole un servizio a tutto tondo o Directa Sim per chi vuole solo far trading o comunque negoziazione di titoli demandando a altro conto online i servizi bancari e nel caso un conto deposito se si vuole una remunerazione del saldo.
Come sempre poi la morale è la stessa: documentatevi, fate le vostre ricerche e selezionate bene i contenuti sui quali basare le vostre scelte. Ogni piattaforma ha i suoi pro e contro, e la scelta migliore dipende sempre dalle vostre esigenze e dal vostro livello di esperienza. Non lasciatevi però influenzare solo dalle promozioni e soprattutto dai tanti influencer su Youtuber e social vari che promuovono Trade Repubblic solo perché ricevono un compenso per farlo.
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