I certificati di investimento stanno guadagnando popolarità tra gli investitori grazie alla loro capacità di offrire un certo grado di protezione del capitale, una caratteristica particolarmente apprezzata in tempi di volatilità economica. Tuttavia, sebbene questi strumenti possano fornire una copertura contro le perdite, presentano anche rischi crescenti che gli investitori devono considerare attentamente.
Come Funziona la Protezione del Capitale nei Certificati
Uno dei principali vantaggi dei certificati è la possibilità di proteggere parzialmente o totalmente il capitale investito. I certificati a capitale protetto garantiscono una percentuale minima di rimborso a scadenza, indipendentemente dall'andamento del sottostante. Questa protezione può arrivare fino al 100%, rendendo questi strumenti simili alle obbligazioni.
Tuttavia, la protezione del capitale è legata alla solvibilità dell'emittente, esponendo l'investitore al rischio di credito. I certificati Credit Linked rappresentano una variante di questo concetto, offrendo una struttura simile alle obbligazioni, ma con una doppia esposizione creditizia: una verso l'emittente del certificato e l'altra verso un'entità terza definita all'emissione. Anche in questo caso, la protezione del capitale è garantita solo se non si verifica un "evento di credito" sull'entità di riferimento.
I Rischi dei Certificati a Capitale Condizionatamente Protetto
Esistono certificati che offrono una protezione del capitale solo in determinate condizioni. Questi strumenti definiscono una soglia di rimborso minimo vincolata al rispetto di una barriera prestabilita dal sottostante. Finché il sottostante non supera questa barriera, il capitale è protetto. Tuttavia, se la barriera viene infranta, il certificato diventa vulnerabile alle fluttuazioni negative del mercato. La protezione offerta da questi strumenti dipende dal tipo di barriera:- Barriera Continua: Se la barriera è continua, il rischio è più elevato, poiché basta che il sottostante superi la soglia una sola volta durante la vita del certificato per far decadere la protezione.
- Barriera Discreta: Con una barriera discreta, valida solo alla scadenza del certificato, il rischio è inferiore. La protezione decade solo se la barriera viene infranta alla data di valutazione finale.
Il Ritorno dell’Opzione Airbag
Negli ultimi tempi, alcuni emittenti hanno reintrodotto l'opzione "Airbag", una sorta di ammortizzatore che limita l'impatto di un mercato avverso. Questo meccanismo non riduce la probabilità di perdita, ma ne limita l'entità , circoscrivendo l'effetto negativo del ribasso del sottostante solo alla parte eccedente la barriera. In pratica, la perdita potenziale viene drasticamente ridotta, offrendo una protezione aggiuntiva.I Rischi Crescenti da Considerare
Nonostante la protezione del capitale offerta dai certificati, gli investitori devono essere consapevoli dei rischi associati. Il rischio principale è legato all’emittente: se l’emittente non è in grado di onorare i propri impegni, l’investitore potrebbe subire perdite significative, indipendentemente dalle condizioni di mercato. Inoltre, i certificati a capitale condizionatamente protetto e quelli con barriere continue comportano un rischio di perdita maggiore rispetto ai certificati a capitale garantito. Un altro aspetto da considerare è la complessità di questi strumenti. La comprensione delle condizioni che regolano la protezione del capitale e i meccanismi di rischio richiede un certo grado di competenza finanziaria. Gli investitori meno esperti potrebbero sottovalutare i rischi o sopravvalutare il livello di protezione offerto.
I certificati di investimento possono rappresentare un’opzione interessante per chi cerca di bilanciare rischio e rendimento, soprattutto in un contesto di mercato volatile. Tuttavia, è fondamentale valutare attentamente i rischi associati, in particolare quelli legati alla solvibilità dell’emittente e alla struttura specifica del certificato. La protezione del capitale è un vantaggio significativo, ma non elimina completamente il rischio, rendendo necessaria una strategia di investimento consapevole e informata.
Lo dico soprattutto a chi sottoscrive certificati in banca in fase di collocamento. Banche come Intesa San Paolo e Unicredit spingono molto su questi prodotti e sfruttano la protezione del capitale come strumento di marketing per proporli al risparmiatore medio e avverso al rischio che non vuole perdere ma non è consapevole dei rischi e soprattutto dei costi dei certificati. Ripeto il consiglio dato più volte: non sottoscrivete mai un certificates in fase di collocamento allo sportello, al massimo se lo trovate interessante monitoratelo quando verrà quotato in Borsa, almeno 9 volte su 10 lo acquisterete sotto il valore di collocamento perché vengono tolte le commissioni di ingresso.
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